venerdì 29 novembre 2013

Unwelcome

 .. Sono passati dodici anni dall'uscita di "Independent Worm Songs". Parecchio tempo, in effetti. Molte cose sono cambiate. Eppure noi siamo ancora/di nuovo insieme. Siamo sempre gli stessi: ANdREA + MaXIM + LIViO + CAsCI Non potrebbe essere altrimenti. Non potremmo essere altrimenti... 

Comincia così la comunicazione ufficiale con cui gli UNWELCOME presentano la loro iniziativa per  finanziare in parte la registrazione di un nuovo disco.
Ecco tutto quello che c'è da sapere e dove trovare i dettagli:

http://www.musicraiser.com/it/projects/1783





mercoledì 27 novembre 2013

Una mela al giorno... tra 30 anni!

Non si tratta di uno spot commerciale, bensì di un video realizzato da un gruppo di appassionati Apple, che si sono immaginati un "iFuture". Ecco cosa si proverebbe a svegliarsi in questo iMondo!

 

sabato 23 novembre 2013

L'uomo guarda il cielo e cielo guarda l'uomo

http://www.unionemonregalese.it/index.php?id_articolo=9843

Leggere di certi gesti mi induce a profondi ragionamenti filosofici.. (o reazioni fisiologiche?)
Posto che non ho idea su chi o cosa abbia scatenato un simile dispendio di inventive ed energie, non credo esistano motivazioni valide a giustificare un qualunque gesto vandalico atto a rovinare o distruggere.
Lo metto al pari di un furto, specie se nascosto dall'anonimato, comprensibile e non condivisibile, solo nei gesti di ragazzini guidati più dall'istinto che dalla testa.
Gli atti vandalici contro le forme d'arte, sono poi ancora più fastidiose, perché monumenti, istallazioni e opere pubbliche, appartengono al panorama del mondo e quindi a tutti noi.
La Grande Panchina rimane li, esposta al giudizio di chiunque, la si consideri un semplice spreco di risorse oppure una geniale opera poetica.
Così ho immaginato l'uomo, accomodato sulla sua seduta con gli occhi rivolti al cielo, a perdersi tra le stelle, a contemplare la sua grandezza e ad immergersi nelle domande ancestrali che questo infinito spettacolo suscita nella sua mente.
Poi ho immaginato il cielo, a guardare l'uomo, impegnato nel suo imbrattante intento vandalico, contemplare la sua stupidità, arida di domande e intasata di risposte, nel triste spettacolo che questi gesti suscitano.

Snoot - Stoopid

martedì 19 novembre 2013

Abbiamo Tempo!

Ci avevano detto di essere sull'orlo del baratro.
Ci avevano detto che servivano soluzioni urgenti.
Ci avevano detto che sarebbe finita male.
Oggi ci dicono che la luce si vede in fondo al tunnel.
Oggi ci dicono che passo dopo passo stiamo uscendo dalla crisi.
Oggi ci dicono che la tenuta del governo è sinonimo di sicurezza.
Tra le prime dichiarazioni e le ultime, il governo di Larghe Intese, forte dell'enorme senso di responsabilità sbandierato dai suoi esponenti ha:
realizzato una nuova legge elettorale, gettato le basi per la riforma costituzionale, stabilizzato i conti pubblici, abbattuto il cuneo fiscale, riformato la giustizia e trovato il tempo di occuparsi di sanità, scuola e favorire imprese e occupazione.
Per fare questo ha rinunciato a:
l'istituzioni di inutili commissioni, il rinvio di scelte importanti, il dibattito politico sulle leadership di partito, l'attenzione ai guai giudiziari di Berlusconi e il facile aumento della tassazione.
Purtroppo di fronte ad una spesa pubblica annua di soli 800mld di euro, trovarne 4 per evitare l'aumento dell'Iva e la trasformazione dell'Imu in Tares, Tarsu, Twareg, Tuc o Tic Tac era davvero impossibile.
Se qualcosa non vi torna siete irresponsabili e non capite l'esigenza di avere un governo così attivo.
Se invece tutto vi torna siate solo un po' più pazienti, le cose si sistemeranno un poco alla volta, tanto, abbiamo tutto il tempo del mondo!


venerdì 15 novembre 2013

Premi per il dramma!

La Tv Belga TNT si è inventata questo delirio per pubblicizzare il suo lancio su alta definizione. In una piccola cittadina tranquilla è stato istallata un grosso pulsante rosso con un cartello che invitava a premerlo per scatenare il dramma.. ecco il risultato:

martedì 12 novembre 2013

Was my life

La musica New Wave ha pagato il prezzo della sua esplosione.
E' stata un calderone eccezionale di idee, creatività e ha profondamente segnato gli anni '80 ma riascoltare oggi i grandi classici di allora fa emergere nitidamente un suono invecchiato male.
Se si esclude la sindrome di Proust (adattandola alla musica) per cui i "Suoni" aiutano la memoria, e quindi, anche se datati, danno un certo piacere, alcune canzoni degli anni '80 sono praticamente spacciate.
Mentre alcuni classici del rock, del pop e addirittura della dance hanno retto alla modernità, quasi tutto il mondo della New Wave ne è stata vittima.
Ciò non toglie nulla all'importanza di questo genere, ai sui illustri esponenti ed ai grandi capolavori che ci ha regalato.
Tutte le band che si sono sviluppate in questo movimento hanno avuto un percorso simile, accomunato da alcuni passaggi comuni: sperimentazione, evoluzione e, in troppi casi, lo scioglimento.
Dopo la rivoluzione Punk nell'Inghilterra degli ultimi anni '70, i pionieri dei sintetizzatori che amavano melodie più vicine al pop, diedero vita ad un filone parallelo al post-punk, talmente vasto da racchiudere formazioni come i Police e i Duran Duran.
I Talk Talk sono un'esempio piuttosto classico di questa corrente, nati delle ceneri di un gruppo punk (i Reaction) sono finiti in vetta alle classifiche con il singolo It's My Life nel 1983, esattamente quella riproposta 20 anni dopo dai No Doubt di Gwen Stefani.
Questa canzone divenne famosa anche per il video, arte che proprio in quegli anni iniziò a dilagare.
Il futuro della band seguì però il destino di molte altre formazioni, trasformandosi anno dopo anno, arricchendosi di contaminazioni che, in questo caso, li portarono a diventare tra i più grandi esponenti del post-rock, genere che loro stessi hanno contribuito a creare.
Purtroppo la loro storia si conclude piuttosto presto, poco più di 10 anni di carriera, 5 album pubblicati e tanti generi attraversati.
Come per i Talk Talk, La New Wave è stata un pezzo di vita di tantissime altre band, molte delle quali non sono sopravvissute al cambiamenti, come a gridare: was my life..


venerdì 8 novembre 2013

Bisogno di Beat

Il Beat è uno stile musicale nato in Inghilterra nei primi anni '60, figlio della sconfinata terra fertile di cui godeva la musica di quegli anni, innaffiata di nuovi suoni, grandi sogni e floride speranze.
Trai le band che fondarono questo genere e che lo esportarono nel mondo ci sono i Beatles, ma centinaia di musicisti si unirono in quel decennio diventando pionieri del rock e del pop che conosciamo.
L'Italia venne conquistata dal Beat, tanto da portare alcune formazioni, come i Rokes o i The Primitives, a stabilirsi nel nostro paese, per cavalcare un onda che alimentò la nascita di band come i Dik Dik, l'Equipe84, i Camaleonti, i Phoo, i Nomadi, i Giganti e così via.
Molte di queste formazioni arrivarono in classifica coverizzando i grandi successi angloamericani, ma furono poi capaci di svilupparsi, determinando ad un fermento che offuscò quella che era la musica italiana tradizionale, troppo legata alla territorialità e alla "Canzone popolare".
Si svilupparono in questi anni il mito dell'America e delle sue mode, la canzone di protesta, il cantautorato e venne sdoganata la formazione tipo "complesso" (chitarre, basso e batteria) che permetteva a tanti giovani di approcciare alla musica in un modo nuovo e più alla portata.
C'è una certa amarezza a leggere di quegli anni, dell'impatto che il Beat aveva sulle vite dei giovani, specie su quelli di provincia, sui loro sogni che si legavano ad un'Italia che cresceva, in pieno boom economico.
Quest'amarezza è figlia di questi ultimi anni, che hanno visto le speranze e i sogni accorciare i loro orizzonti,  vittime di un presente sempre più complicato che monopolizza il pensiero e limita i progetti.
Nella decadenza in cui viviamo, la malinconia non trova più spazio, soffocata dall'ansia per il futuro, e quelle storie, tipiche degli anni della musica Beat sembrano lontanissimi.
I gatti di Vicolo dei Miracoli, formazione musico-cabarettistica degli anni '70, incisero Verona Bit (titolo originale No-No-No-No-No) nel 1979, manifesto di una generazione che sentiva ancora la malinconia di quel periodo, non facile, certo, ma sicuramente più ricco di speranze.
Oggi un filo sottile ma concreto, mi lega a questa canzone, e mentre loro rimpiangevano gli anni del Beat, io ne sogno il ritorno, con quel carico di illusioni e fertilità che ha portato nel nostro Paese.


martedì 5 novembre 2013

bloCNotes

Vi segnalo un blog molto interessante per gli amanti della montagna, ma non solo!
Si tratta di bloCNotes "note di viaggi verticali e non", curato da due amici che la montagna la amano e la vivono.
Tra i post, le belle fotografie e gli importanti riferimenti musicali, vi segnalo una pubblicazione in particolare, che mi ha divertito e che offre una rappresentazione (anche se semplificata) chiara di come stanno le cose: SBORNIA BOND.