Quando mi abituai al fatto che la musica non sarebbe più stata incisa su nastro e con un certo sospetto mi imposi di rivalutare il CD, per il quale ancora non esisteva il 'walkman', credevo di aver assistito alla rivoluzione musicale del secolo.
Poi nacquero i formati digitali, così gettai al vento le mie credenze e mi abbandonai all' "Audio-El Dorado", dell'mp3, fatto di Dvd che contenevano intere discografie, lettori di ogni genere che nel giro di 6 mesi si auto-divoravano tra modelli e capacità di memoria, trasformando ogni tuo acquisto nell'investimento peggiore che potessi fare...
Dopo poco arrivò Napster e nuovamente dovetti rivedere i miei dogmi musicali, a favore di un luogo virtuale dove trovare la più vasta biblioteca audio di tutti i tempi... una cosa fino ad allora nemmeno immaginabile: il vero El Dorado musicale!
Purtroppo Napster ebbe qualche problema con la legge, ma poco importava perché Internet che all'epoca, per me, era solo il mezzo per arrivare su Napster, era diventato il nuovo El Dorado, con migliaia di informazioni e siti specializzati su generi e musica.
Webzine, Blog e poi Myspace, che unti ai primi passi di YouTube, avevano sdoganato la musica in rete a tutti i livelli, facendo intravedere un futuro che leniva in toto le sofferenze per la tragica fine del diavoletto con le cuffie tanto odiato dalle major discografiche.
Insomma, anche se ancora non propio trasparente, Internet offriva tutto quello di cui avevo bisogno.. il vero El Dorado.
Con lo stesso sospetto con cui da nastro passai al policarbonato ho infine provato negli ultimi tempi ad affacciarmi a questo Spotify, senza più sensi di colpa, benedetto dalla trasparenza e dall'indulgenza plenaria da parte del mercato discografico (T.Swift, Beatles e a parte...), che sembra aver trovato un accordo con "Internet" trasformando le piattaforme streaming come Spotify nell'ultimo indiscutibile ed impareggiabile El Dorado. Quello vero!
Certo bisogna avere una connessione continua oppure pagare, ma il prezzo a confronto dei contenuti offerti è davvero irrisorio! (pur considerando che i contenuti non saranno mai veramente tuoi).
Nel frattempo anche altre passioni si sono affacciate all'orizzonte e una storia molto simile a quella per "l'audio" la si può trovare nel mondo del "video", dal VHS a Netflix, passando per i Dvd, i Blu-Ray, i file compattati (in decine di formati) e i loro opposti cresciuti con le specificità tecniche degli schermi che li visualizzano: HD, Full-HD, 3D, 4K ecc...
Non dimentichiamo poi le offerte più o meno legali, dal buon vecchio E-Mule ai Torrent, dai siti streaming alle offerte tv (Telepiù - Sky - i vari ..Premium, Infinity, TimVision ecc..), decine di El Dorado nati e morti nel giro di qualche mese o anno, sorpassati o agguerriti competitori, pronti a contendersi il primato tanto ambito di "offerta perfetta": il vero El Dorado!
Infine (solo per ora) arriva YouTube, colosso 'pappato' da Google che decide di presentare il suo progetto più ambizioso: YouTubeRed, la piattaforma a pagamento che unisce video e musica, alla faccia di Spotify e Netflix, proponendosi come nuovo vero El Dorado e comunque minando con le proprie esclusive quello degli altri...
La storia si ripete morbosamente e l'unica cosa che mi sembra certa è che l'El Dorado non esiste, almeno non quello vero!
Ne esiste uno un po' farlocco che sta nel godersi quello che davvero ci piace, sorridendo per quanto sia più facile oggi accedervi rispetto a pochi anni fa, riconoscendo però, con onestà, il suo bassissimo grado d'indispensabilità, come si confà ad un qualunque El Dorado che si rispetti!
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