sabato 30 gennaio 2010

Ancora Freddo.. Pazienza!

Patisco decisamente meno il freddo del caldo, ma a tutto c'è un limite, e questo lungo inverno gelido si stà avvicinando a questo limite.
Così ogni mattina quando faccio i conti con i "meno gradi", mi canticchio questa vecchia meraviglia scritta da Izzy Stradlin, chitarrista dei Guns 'n Roses assieme a Slash fino al 1991. Patience è stata pubblicata nel 1988 e fa parte delle traccie inedite che vennero inserite nella raccolta G'nR Lies. Completamente acustica (a tre chitarre) divenne famosa anche per il suo videoclip, pieno di riferimenti ed interamente prodotto dalla stessa band. Celebre la parte di Slash (perennemente "fumante!") sul letto con le donne che si alternano mentre lui continua a giocare col serpente.. Leggenda vuole che la scena finale in cui Axl Rose (lo sapevate che è l'anagramma di Oral Sex?)resta seduto da solo a rivedere i vecchi video della band, sia stata profetica del suo futuro. Inoltre è stato l'ultimo video in cui compare il leggendario batterista Steven Adler, già infognato nel mondo dell'eroina, che lo porterà a continui contrasti con la band che ne sanciranno l'allontanamento.
Poi l'Hotel scelto per questo clip, abbandonato da tempo e demolito pochi giorni dopo le riprese e si potrebbe continuare per ore. Resta il fatto che in me i Guns hanno lasciato una traccia così profonda, che basta davvero poco per far girare nella mia testa il nastro con le loro canzoni.
Ah, dimenticavo.. il freddo.. Pazienza!

martedì 26 gennaio 2010

Mai dire… Concetta Mobili!

Un’altra icona della mitica trasmissione della Gialappa’s! Molta della comicità attuale si ispira a questi miti ormai dimenticati! Bellissimo Gino Davinci!


giovedì 21 gennaio 2010

DREDG - The Pariah, The Parrot, The Delusion (2009)

DREDG - The Pariah, The Parrot, The Delusion (2009)

I Dradg sono una band USA che vede all’attivo 4 dischi dal 1998, nonostante siano insieme dal 1993.
Partiti come un gruppo crossover vecchio stampo, disco dopo disco stanno cambiando pelle ad ogni uscita, senza mai stravolgere le caratteristiche che li contraddistinguono. Melodia e musicalità sono stati sempre due dominanti nei loro dischi, i primi più aggressivi, gli ultimi più visionari, ma tutti degni di nota.
Era dunque prevedibile che ci fosse una certa aspettativa per l’ultimo “The Pariah, The Parrot, The Delusion “ che dopo anni di travaglio, ha visto la luce nel 2009.
A primo ascolto può sembrare un disco relativamente facile, molto melodioso, grazie alla splendida voce di Gavin Heyes, e senza grandi stravolgimenti di direzione, ma dentro le sue numerose tracce (ben 18) si annidano tantissime finezze e arrangiamenti da scoprire un poco alla volta. Inoltre non tutto è scontato come può apparire.
The pariah, … è realizzato come un concept, le canzoni sono legate tra loro secondo un percorso sonoro, spesso introdotto da intramezzi musicali che in alcuni casi stanno in piedi da soli .
Questo percorso riesce con semplicità ad avvicinare sonorità altrimenti lontanissime, ma che i Dradg fossero campaci di simili giochetti lo sapevamo già! Multistrumentisti, amanti della contaminazione e mai ingabbiati da un unico genere riescono ad apportare sempre una certa originalità, senza aver paura di sperimentare.
Ecco i due singoli estratti dal disco, ma vi consiglio caldamente anche la bellissima Quotes (per i romantici) e l’energica e solare Saviourm, passando per la strumentale Long Days and Vague Clues, antipasto misto per un disco saziante!



mercoledì 20 gennaio 2010

SHii WOMEN

Ed ecco ciò che stavamo aspettando da anni!
La Wii Mania ha colpito anche l'universo femminile.

Ecco a voi la SHii!! La Wii al femminile!!
Con un ricco catalogo di giochi...a tema.

martedì 19 gennaio 2010

Forza Dexter!

I nuovi serial americani hanno il potere di rapirti, grandi produzioni, autori geniali e grande voglia di sperimentare e sorprendere. Lost, Dott. House, Desperate Housewives, Heroes, Grey's Anatomy C.S.I. ecc.. sono solo alcuni degli esempi che spopolano in tutto il mondo e stanno spostando illustri nomi Hollywoodiani (attori, registi, sceneggiatori ecc..) dal cinema alla tv. Tra queste nuove serie è giunta alla quarta stagione, DEXTER, ennesima ed intrigante trama di mano USA, ispirata (almeno per la prima stagione) al romanzo di Jeff Lindsay “La mano sinistra di Dio.
Nel trailer di presentazione ricordo che mi aveva incuriosito il tormentone “Il Serial Killer dei Serial Killers”, condensata descrizione del protagonista Dexter Morgan.
Per chi volesse saperne di più sulla trama vi Linko a Wikipedia. http://it.wikipedia.org/wiki/Dexter
Dexter è interpretato da Michael C.Hall (già tra i protagonisti di Six Feet Under) promettente divo del piccolo schermo, spesso nominato agli Emmy Awards, ai Golden Globe e ai S.A.G.A., come migliore attore.
Purtroppo la scorsa settimana ha rivelato di essere affetto dal Linfoma di Hodgkin, una forma di cancro, molto pericolosa, fortunatamente diagnosticata nel suo stadio iniziale e quindi, con buone probabilità curabile.
Hall, 39, ha però dichiarato di non voler abbandonare, di voler combattere la sua malattia, supportato dalla moglie Jennifer Leann Carpenter (che interpreta la sorella di Dexter, Debra Morgan, nella serie) e di voler partecipare ai prossimi Golden Globe.
Speriamo che questa volte Dexer riesca ad uccidere il più pericoloso dei killer.

PS: Per chi fosse interessato, vi consiglio la colonna sonora della serie in parte scritta dal grande Daniel Licht, (vi lascio l’ultima canzone della raccolta in collaborazione con John Licht) in parte composta da vere e proprie perle sudamericane.



domenica 17 gennaio 2010

Sii onesto, lavora sodo e salirai di livello

Ha dell’incredibile ma e’ vero: un tassista ha ripercorso ben 80 miglia in auto per restituire 13milaeuro contenuti in una borsa dimenticata da una cliente nel suo taxi.
Questo miracolo di Natale e’ avvenuto nella Grande Mela, ed ha visto protagonista una turista italiana di nome Felicia Lettieri, di 72 anni, che aveva dimenticato inavvertitamente la sua borsa contenente i soldi dopo una corsa a Manhattan per la vigilia di Natale. Questo denaro doveva servire per pagare il viaggio suo e dei suoi sei parenti. Quando Felicia ha denunciato lo smarrimento del denaro alla Polizia locale non nutriva alcuna speranza circa il suo ritrovamento: anche perche’ le era stato detto chiaramente di non farsi illusioni.

E invece l’illusione è diventata realtà grazie a Mukul Asaduzzaman che ha guidato per 80 miglia per restituire il denaro, Mukul ha trovato nella borsa l’indirizzo di Long Island e lo ha raggiunto. Putroppo in casa non c’era nessuno, così ha pensato bene di lasciare un biglietto con il suo numero di telefono e con il messaggio «Non preoccuparti, Felicia, li terrò al sicuro».
Asadduzzaman dopo un po’ di attesa e’ ritornato all’abitazione, ha finalmente trovato Felicia e le hariconsegnato la borsa smarrita.

Dulcis in fundo: Il tassista ha rifiutato pure la ricompensa, precisando poi ai giornalisti che lo intervistavano che “Quando avevo cinque anni mia mamma mi disse,«Sii onesto, lavora sodo e salirai di livello“. Per la cronaca, Mukul Asaduzzaman ha 28 anni, è originario del Bangladesh ed è anche uno studente di medicina. Siamo sicuri che diventera’ un buon medico: ce ne fossero come le madri di Mukul.

Ecco i veri eroi...

venerdì 15 gennaio 2010

Haiti



da Catastrofe innaturale di Mario Tozzi (La Stampa.it)

...
Non è cosa nuova: negli ultimi mille anni i terremoti hanno ucciso otto milioni di persone e tutto lascia intendere che le cose potrebbero andare peggio nel prossimo futuro. Lo stesso sisma provocherà una strage epocale nel mondo povero, centinaia di morti dalle nostre parti (come dimostra quello aquilano, pur trentacinque volte meno distruttivo di quello haitiano) e solo qualche cornicione abbattuto in California. La storia è sempre quella: le catastrofi naturali non esistono, esiste solo la nostra nota incapacità di tenere conto del rischio naturale ovvero la possibilità di conoscerlo molto bene e fare comunque finta di nulla per avidità o per incapacità. O per l'assoluta mancanza di risorse e di memoria.

lunedì 11 gennaio 2010

Rulli di neve!!

Quando gli abitanti delle campagne del Somerset (GB) si sono svegliati da un giorno all’altro davanti a una distesa di balle di neve, tutte disposte in fila, e modellate come sculture sul ghiaccio, hanno pensato ai misteriosi cerchi di grano che ogni tanto vengono fotografati in giro per il mondo. In realtà, la combinazione di neve, ghiaccio e vento, che in questi giorni ha messo in ginocchio la Gran Bretagna, ha prodotto questo fenomeno, conosciuto più che altro in Nord America e in Nord Europa. Sono chiamate «snowrollers» (rulli di neve) e hanno il fascino del mistero, ma con una spiegazione scientifica molto precisa.
Queste balle di neve si formano solo grazie a condizioni precise e molto inconsuete. Si comincia con sottili strati di neve, coperti di soffici fiocchi leggeri a causa della temperatura o del sole. Lo strato di neve diventa appiccicoso e a quel punto una folata di vento forte stacca come pelle la parte più fredda e soffice facendola rotolare. A questo punto si formano all’unisono decine di cilindri perfetti.
Dopo essersi formati, i rulli sono troppo grandi e pesanti per essere trasportati ancora dal vento e si fermano (sempre contemporaneamente) in un punto. I cilindri sono scavati all’interno, perché la parte più interna è anche la più sottile e debole e viene spazzata via dal vento. Rimane la parte esterna. Il fenomeno, assolutamente nuovo nel Regno Unito, è più frequente in Utah, o in Islanda. I rulli possono essere piccoli come palle da tennis o grandi oltre mezzo metro, come sculture di ghiaccio.
Ancora una volta la natura ha fatto vedere di cosa è capace.

venerdì 8 gennaio 2010

TRA LIBRI E CINEMA

Buongiorno a tutti è da qualche tempo che non scrivo, anche se passo giornalmente a leggere cosa avete da scrivere...ci sono state un bel po' di cose curiose che mi hanno fatto venir voglia di postarle, ma erano già tutte un po' troppo sentite...ma su questa non ho potuto far finta di niente!!
Capita sempre più spesso che al cinema ci siano film tratti da libri, di vario genere, non si sa bene se per mancanza di idee o per semplice tendenza, ma questo poco ci interessa. Mi è capitato, anche se raramente, di andare al cinema a vedere il film perchè il libro mi aveva colpito in particolar modo e tutte le volte uscivo con un po' di amaro in bocca...si, perchè quando leggi un libro puoi dare libero sfogo alla fantasia, che spesso non corrisponde alle immagini riportate sulla pellicola o magari vengono tolti particolari per metterne di altri, per dare più senso al film...sta volta, la prima a lamentarsi di questa cosa è direttamente l'autrice del libro. Ebbene si, Muriel Barbery, autrice di "L'eleganza del riccio" (che personalmente non ho letto) ha dichiarato di non essere d'accordo che sulle locandine del film "Il riccio", nelle sale italiane in questo periodo, apparisse la dicitura "liberamente ispirato a" perchè sostiene che sia troppo diverso dal libro. Ora, bisogna vedere se questa sia una mossa commerciale, sia per il libro che per il film, ma se così non fosse sarebbe veramente uno spettacolo!!! Finalmente non solo gli spettatori, ma anche l'autore avrebbero dichiarato il loro dissenso!!!
Tutto questo suscita curiosità, come tutto, non è importante che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli...
Allora, buona lettura o buona visione!!!

martedì 5 gennaio 2010

Glenn Cooper - La biblioteca dei morti




Anno nuovo e nuovo invito a chi volesse diventare autore di questo blog: contattatemi!
Grazie a tutti quelli che hanno scritto e postato qualcosa, ogni post è una piccola storia che resta, ed è bello anche ripercorrerli.
Questa volta vorrei segnalarvi un libro che mi ha davvero coinvolto e piacevolmente sorpreso: La Biblioteca dei Morti.
Il titolo dice tutto e niente, ma fidatevi il libro è peggio! Come mettere insieme la vita in una piccola abbazia sull’isola di Vectis nel 782 e quella in New York nel 2009, passando per Winston Churchill e arrivando ad un certo Doomsdaym, imprendibile killer capace di omicidi a dir poco impossibili? E perché non farcire tutto con profezie medioevali, segreti nascosti che se svelati scatenerebbero il caos in tutto il mondo, prese di posizione di personaggi del calibro di Herry Truman (presidente USA ai tempi della bomba atomica), passando per i casinò di Las Vagas, i “contacarte”, le vite travagliate di amici che non si vedono dal college, cartoline con su indicato la tua “scadenza” e l’ennesimo intrallazzo tra servizi segreti ed FBI! Ciliegina sulla torta? L’ennesima verità sull’Area 51 che incredibilmente non riguarda alieni e complotti galattici!
Il fatto è che tutto sta insieme per bene: mai troppo “esagerato”, fin troppo “plausibile”, merito dell’autore Cooper Glenn al suo primo romanzo.
Glenn è amante dei dettagli e ben poco viene lasciato al caso, inoltre è capace di inondare il lettore con citazioni storiche (dopotutto è archeologo) e descrizioni accurata (dopotutto è anche medico), dimostrando ottime capacità di intrattenimento e credibilità.
Si parla già di un seguito, in fondo, in questo gomitolo di mistero e storie che si intrecciano per secoli, alcuni punti vengono lasciati volontariamente oscuri e non mi stupirei di vederci presto anche un film! Per gli amanti dei thriller farciti di storie e mistero è un libro che consiglio caldamente visto che mi ha molto affascinato, anche se il protagonista che cerca di mettere insieme le cose seguendo sempre la pista sbagliata, è un po’ troppo inflazionato in quanto personaggio da thriller (agente donnaiolo e mezzo alcolizzato, dalle qualità intuitive eccellenti, pieno di problemi personali, più interessato alla pensione che al proprio lavoro...), ma dopotutto, in questo caso, anche il protagonista è secondo alla trama!