mercoledì 25 febbraio 2015

Big Bang Big Boom sui muri

Un "non"scientifico punto di vista sull'inizio e l'evoluzione della vita.
Così recita la spiegazione di questo bellissimo clip realizzato grazie ad una speciale grafica sui muri!


BIG BANG BIG BOOM - the new wall-painted animation by BLU from blu on Vimeo.

martedì 24 febbraio 2015

Tonalità di metal

Seguendo le ramificazioni della musica, si percorrono percorsi contorti, che collegano generi e sottogeneri, in un viaggio davvero interessanti per chi ama il settore.
Quando ci si appassiona si tende a scoprirne ogni sfumatura, spesso facendo il percorso inverso, partendo dalla band che ci ha conquistato per risalire a chi, tra ispirazione e storia, ha contribuito ad influenzare e quindi a stimolare quel settore.
Il metal è una ramificazione estremamente frastagliata, generata dal tronco del rock, ma evolutasi negli anni in una complessa e fitta selva di sottogeneri, caratterizzati da suoni, tecniche, tematiche ed attitudini.
Per i non appassionati, come in ogni campo, è difficile cogliere le differenze più tenue ma è senz'altro molto interessante provare ad approfondire le origini e cercare i collegamenti che determinano l'evoluzioni dei grandi generi.
Dall'Heavy fino al Post Metal si sono sviluppate in ogni parte del mondo decine di correnti, ognuna delle quali vanta esponenti di indubbie capacità, venerati da schiere di fans e riconosciuti per le loro doti e la loro inventiva, spesso figlia di aperture e contaminazioni.
Senza prendersi troppo sul serio è altrettanto divertente vedere queste differenze in chiave ironica, magari accentuando gli aspetti più estremi che alla fine caratterizzano il genere stesso.
Jared Dines è un musicista youtuber con oltre i centomila seguaci, specialista nell'ironizzare sulla musica che ama, creatore di questi video davvero divertenti!

venerdì 20 febbraio 2015

L'ignoranza brucia

A sentire gli esperti, quelli che non cedono all'allarmismo, le intenzioni del Califfato nero è piuttosto chiara. La loro è una battaglia votata alla provocazione, le loro armi sono una violenza smisurata sbandierata attraverso i media, supportata da proclami e da una continua demonizzazione di tutto ciò che è occidentale.
La cosa si palesa con Boko Haram, letteralmente "proibizione dell'istruzione occidentale", ma è altrettanto evidente nelle dichiarazioni dei vari portavoce dell'IS, nelle battaglie contro i nostri valori, la nostra cultura e nelle sempre meno velate minacce a Roma cuore del Cristianesimo.
E' chiaro che non si può credere "all'invasione Islamica" intesa come marcia su Roma; questi gruppi, se pur pericolosissimi, non hanno ne i mezzi ne le capacità per affrontare un tale attacco, ma godono di una fortissima motivazione che diventa un'arma micidiale nel reclutamento di nuovi volontari, soprattutto in territorio straniero.
Il vero rischio per noi è quello degli attacchi trerroristici, delle cellule sparse per il mondo e pronte ad agire anche senza schemi precisi, alimentando un odio e un terrore che è il primo obiettivo dell'Isis.
Paura, demonizzazione e provocazione mirano a cercare uno scontro diretto, tale da giustificare e rendere palese una guerra tra civiltà, in cui ci si deve schierare per forza e da cui il Califfato può reperire linfa vitale per il suo sviluppo.
Per questo credo sia giusto rispondere alle provocazioni con quello che temono di più: la nostra libertà culturale, temuta come un virus, perché capace di sminare le radicalizzazioni e favorire il libero arbitrio, vero cancro di ogni regime.
Se pare impossibile farlo davanti alle decapitazioni e alle crudeltà che continuano a mostrarci soddisfatti attraverso i nostri stessi canali (a cui dovremmo rispondere solo smettendo di diffonderli), possiamo farlo con meno sdegno davanti alle manifestazini meno cruente, come quelle di ieri, in cui bruciano gli strumenti musicali in segno di disprezzo.
Ecco, a questo vorrei rispondere con la musica, dimostrando insindacabilmente quanto questi strumenti generino meraviglie, magie che non hanno bisogno di traduzione che superano i vincoli culturali, dimostrando la stupidità di chi bruciandoli dimostra una violenza a senso unico e un'ignoranza disarmante.

mercoledì 18 febbraio 2015

Lilyhammer

Nella valanga di serie tv che hanno invaso il mondo, mi ha piacevolmente colpito Lilyhammer.
Si tratta di una serie Norvegese\Statunitense (e già solo per questo suscita una certa curiosità), prodotta ed interpretata dal grandissimo Steven Van Zandt, noto alle cronache tv come interprete brillante nei SOPRANO, e nel mondo musicale come Little Steven, chitarrista degli E STREET BAND, dove milita 'un certo Bruce Springsteen!'
La serie è esilarante, almeno quanto il protagonista, Van Zandt appunto!
Se si pensa che per i Soprano era stato scelto senza mai aver recitato, ingaggiato quasi esclusivamente per il suo volto e per la sua personalità, sorprende l'incredibile attitudine del chitarrista ad interpretare ruoli legati al mondo della malavita!
Lilyhammer infatti è una commedia dal sapore drammatico che narra le vicende di Frank Tagliano, boss della malavita italoamericana che, dopo un pentimento piuttosto forzato, decide di rifugiarsi in Norvegia, a Lillehammer, località conosciuta seguendo le Olimpiadi invernali.
Si tratta di una produzione frizzante e ricca di personaggi improbabili, in primis proprio Frank Tagliano, mafioso pentito tra le nevi norvegesi, con la faccia da boss anche nella realtà, un passato da attore e una carriera musicale strepitosa, proprio nella band del Boss!
Provare per credere!

sabato 14 febbraio 2015

Buon Ammore!

Eccolo "l'ammore" di S.Valentino, una meravigliosa caricatura del tutto, come questa canzone e questo video, talmente pomposi da sembrare bislacchi, meravigliosi nella loro essenza!

martedì 10 febbraio 2015

Cyber war

Per alcuni le terza guerra mondiale è in pieno svolgimento, da anni, e riguarda tutto il pianeta, ben più estesa delle prime due ma spalmata in centinaia di focolai più o meno conosciuti.
Secondo un'indagine di qualche mese fa sono oltre un centinaio i Paesi coinvolti in vario titolo in conflitti interni ed esterni e sono milioni le persone che ne fanno le spese.
Per altri la terza guerra mondiale è si in atto, ma si sviluppa nel mondo della finanza, attraverso battaglie meno cruente ma forse più pericolose, capaci di coinvolgere gran parte dell'umanità, causando danni che nessun bombardamento potrebbe eguagliare. I conflitti militari sarebbero solo una conseguenza di questa guerra, battaglie che si generano sulle macerie di paesi destabilizzati, combattute da popolazioni asfissiate da un'economia che concretizza le speculazioni finanziarie e le ingustizie sociali, capaci di affamare parti del mondo a favore di pochi ma potentissimi grumi di potere.
Per altri ancora la terza guerra mondiale è alle porte e tutto ciò che accade nel mondo è solo il sintomo di una deriva violenta che sfocerà presto nell'ennesimo conflitto mondiale che coinvolgerà bandiere religiose, economiche, politiche e sociali.
Quel che è certo è che di qualsiasi cosa si tratti, il terreno su cui i conflitti si abbatteranno si sono arricchiti di un nuovo spazio che va oltre al militarismo e oltre alla finanza: il web.
Internet è, volente o nolente, la nuova dimensione della nostra umanità, ne dipendono molti aspetti della nostra vita ma soprattutto è considerato come la maggior finestra sul mondo, accessibile a tutti e dalla potenza straordinara.
Mentre l'Isis e altre sigle terroristiche hanno fatto della propaganda mediatica un loro punto di forza, migliaia di persone hanno accesso ad informazioni e canali più o meno legali per raggiungerle.
Inoltre è palese quanto i social riescano ad influenzare l'opinione pubblica e questo pur considerando i limiti di un sistema tutt'altro che rodato.
Stiamo parlando di una tecnologia ancora in fasce, dove regna l'anarchia e dove tutto può significare il contrario di tutto. Un terreno dove la libertà viene sbandierata in ogni sua forma, nel paradosso di garantire allo stesso tempo verità e menzonia, pace e violenza, soluzioni e problemi.
In questa situazioni si muovono gruppi organizzati, pirati di un mare in cui non esistono regole e le cui azioni possono essere devastanti più di quelle fatte nel mondo reale.
Da qualche settimana il gruppo Anonymous ha dichiarato guerra all'Isis ed i primi frutti, piuttosto abbondanti, sono stati presentati alla società.
Questo gruppo potente e oscuro, opera senza regole e ha già aggredito migliaia di nemici, facendo spesso emergere realtà orrende, come fu il caso di Nazileaks o quello ancor più odioso di
Lolita City, pubblicando gli orrori pedo-satanisti di oltre 1500 utenti!
Pur parlando comunque di guerra e pur parlando comunque di un gruppo anonimo che raccoglie quasi certamente anche pezzi di apparati istituzionali più o meno governativi anche legati alle varie intelligence internazionali, non si può negare un grande senso di speranza ed esaltazione, nel veder contrapposte agli orribili video di violenza e crudeltà, le parole minacciose con cui Anonymous attacca l'Is:
"Siamo ebrei, cattolici e musulmani, gay ed etero, spie e attivisti: Voi siete il virus, noi siamo la cura".

venerdì 6 febbraio 2015

Jose Pasillas'

La sua è la storia di tantissimi ragazzi che amano la musica, ci provano e ne fanno una passione. Il fatto è che a Jose Pasillas' le cose sono andate un po' meglio che ad altri.
Nonostante un evidente ritmo nel sangue Jose approccia alla batteria solo verso i 15 anni e lo fa su uno strumento piuttosto sgangherato e senza alcuna nozione tecnica.
Suona sulle basi di Metallica e Megadeath che in quegli anni sono le cose più abbordabili e "cazzute" per un adolescente "hard rock" molto aperto ad altri generi ed influenze.
Fin qui un classico che però diventa meno scontato quando il suo vicino irrompe in casa sua e si presenta: tale Steven Adler, professione batterista. Nasce un'amicizia, Adler gli regala anche un nuovo sgabello in sostituzione di un vecchia sedia utilizzata come seduta e suonano spesso insieme.
Sarebbe ancora un classico se questo Steven Adler non fosse stato il batterista dei Gun's n' Roses, con i  quali in quegli anni era in causa per varie motivazioni che si possono bene immaginare quando si uniscono nello stesso cocktail: musica, droga, successo, Axl Rose e milioni di dollari!
Ora di classico resta poco, specie se tra i suoi amici d'infanzia troviamo un tale di nome Brandon Boyd con il quale fondò una band chiamata Incubus.
Di li la strada è tornata un "classico dal sapore mitologico", dal primo demo registrato grazie a un cento dollari 'trovato', all'incontro con Jim Wirt che produsse il loro primo EP e li mise in contatto con i Korn che se li portarono in giro per il mondo come spalla.
Jose Pasillas' non è uno di quei batteristi che fanno della tecnica la loro forza, Pasillas' investe tutto nel groove e nello stile in cui mischia tutto quello che ascolta e assorbe.
Se gli Incubus hanno sfornato in successione due capolavori come S.C.I.E.N.C.E. e Make Yourself lo devono anche al suo stile inconfondibile, a partire da quel drumset pieno di accessori e al suo posizionamento fronte "lato" che caratterizzava non poco i live dalla band.

mercoledì 4 febbraio 2015

Super Champions

Il Super Bowl riserva ogni anno grandi sorprese, emblema di una nazione che fa di ogni celebrazione un evento unico, capace di coinvolgere talenti provenienti da ogni ambito artistico, muovendo milioni di  dollari e attingendo ad ogni risorsa che possa rendere uno show eccezionale.
Spesso si sconfina nell'eccesso, esaltando le grandi contraddizioni che il marchio USA porta con se, cedendo alla retorica e ad un patriottismo che non manca mai di essere esaltato ma... paese che vai...
Evento sportivo a parte, di cui non conosco quasi nulla, il mondo si affaccia su questa vetrina anche per il grande show della pausa nella partita, evento che negli anni ha assunto un importanza mondiale ben superiore a quello sportivo che ogni anno tiene incollati al televisore gran parte degli americani.
Così l'artista designato a questa impresa si trova ad avere di fronte uno dei palchi più prestigiosi del pianeta, per un'esibizione che si condensa in meno di di 15 minuti, un'impresa ardua che poche volte ha deluso le aspettative.
Inoltre, per l'occasione, si muove tutto il mondo pubblicitario americano, con spot inediti, realizzati appositamente e venduti a cifre spropositate, giustificate dall'enorme platea a cui si rivolgono.
Ogni anno non mancano le polemiche ma soprattutto non mancano le perle frutto di un sistema che pretende il massimo da chiunque voglia farne parte.
Quest'anno è toccato a Katy Perry intrattenere il pubblico nella pausa dell'incontro sportivo e lo ha fatto senza risparmiarsi, con il contributo di Lenny Kravitz, Missy Eliot, un leone dorato alto quattro metri, una cometa da cavalcare tra i fuochi artificiali ed effetti scenici che condensano tutto quello che la tecnologia ha da offrire in questo momento (vedere per credere!).
Naturalmente ogni evento mediatico ha dedicato spazio al Super Bowl e tra tutti voglio citare quanto realizzato da Jimmy Fallon, abile convogliatore di artisti e mago dello spettacolo.