mercoledì 4 febbraio 2015

Super Champions

Il Super Bowl riserva ogni anno grandi sorprese, emblema di una nazione che fa di ogni celebrazione un evento unico, capace di coinvolgere talenti provenienti da ogni ambito artistico, muovendo milioni di  dollari e attingendo ad ogni risorsa che possa rendere uno show eccezionale.
Spesso si sconfina nell'eccesso, esaltando le grandi contraddizioni che il marchio USA porta con se, cedendo alla retorica e ad un patriottismo che non manca mai di essere esaltato ma... paese che vai...
Evento sportivo a parte, di cui non conosco quasi nulla, il mondo si affaccia su questa vetrina anche per il grande show della pausa nella partita, evento che negli anni ha assunto un importanza mondiale ben superiore a quello sportivo che ogni anno tiene incollati al televisore gran parte degli americani.
Così l'artista designato a questa impresa si trova ad avere di fronte uno dei palchi più prestigiosi del pianeta, per un'esibizione che si condensa in meno di di 15 minuti, un'impresa ardua che poche volte ha deluso le aspettative.
Inoltre, per l'occasione, si muove tutto il mondo pubblicitario americano, con spot inediti, realizzati appositamente e venduti a cifre spropositate, giustificate dall'enorme platea a cui si rivolgono.
Ogni anno non mancano le polemiche ma soprattutto non mancano le perle frutto di un sistema che pretende il massimo da chiunque voglia farne parte.
Quest'anno è toccato a Katy Perry intrattenere il pubblico nella pausa dell'incontro sportivo e lo ha fatto senza risparmiarsi, con il contributo di Lenny Kravitz, Missy Eliot, un leone dorato alto quattro metri, una cometa da cavalcare tra i fuochi artificiali ed effetti scenici che condensano tutto quello che la tecnologia ha da offrire in questo momento (vedere per credere!).
Naturalmente ogni evento mediatico ha dedicato spazio al Super Bowl e tra tutti voglio citare quanto realizzato da Jimmy Fallon, abile convogliatore di artisti e mago dello spettacolo.


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