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martedì 1 aprile 2014

Enter Night

Sono decine le biografie più o meno ufficiali della band, ma questa, scritta da Mick Wall, giornalista musicale che ha passato la sua vita on the road con le più importanti formazioni della storia del rock, scava profondamente nella vita di chi ha fatto parte dei Metallica.
Non si limita a ripercorrerne la storia, a svelarne gli eccessi o a celebrarne il mito, ma racconta da tanti punti di vista quella che per certi versi è la più straordinaria storia di una metal band.
Passo dopo passo, con la sorte sempre in bilico tra buona e cattiva, trainati dall'infinita volontà di Lars Ulrich e dal talento smisurato di James Hatfield, si compie un percorso che lega personalità differenti, spesso in contrasto, spesso fragili e affascinanti.
Wall pubblica un libro fedele ai fatti, mai eccessivamente lusinghiero, spesso critico con le scelte dei protagonisti ed onesto nelle riflessioni.
Traspare la profonda conoscenza del periodo che riguarda gli anni '80, su cui si concentra gran parte della pubblicazione, per affrontare gli anni successivi con le basi necessarie a comprendere i tanti aspetti di un mercato in continua evoluzione, proprio nel momento più ricco di stravolgimenti, dalla globalizzazione della distribuzione all'avvento di Internet.
Enter Night è un ottimo libro per conoscere meglio la storia del thrash metal ma lo è altrettanto per appassionarsi alla storia personale di uomini travolti dalla vita e dalle sue sfide, scandita da album che hanno fatto la storia, nel bene e nel male, spesso influenzati dalle personalità di chi ha firmato i brani.
Grazie a Liz per questo regalo, decisamente apprezzato!

sabato 17 novembre 2012

Il manuale del perfetto stronzo/a!

Durante una cena in bilico tra raffinatezza (pollo al curry e uova al tartufo) e "cinghialinità" (4 uomini con molte più bottiglie vuote sul tavolo) è venuta fuori questa citazione.
Si tratta di un monologo tratto dal libro "30 anni e più di adolescenza selvaggia" dell'artista multiforme 4TU, una riflessione tagliente e a tratti ironica sul mondo dei rapporti sentimentali e delle loro evoluzioni.

martedì 27 settembre 2011

Addio Sergio Bonelli


Nell'era di internet e del film in 3D il fumetto mantiente, seppur con fatica, un fascino inossidabile.
Dai supereroi Usa ai manga orientali, dai cartoon della Disney ai gialli d'autore i fumetti hanno toccato ogni genere di storia, passando dall'horror all'erotico, dal grottesco all'impegnato, spesso mescolando i vari elementi e regalando personaggi indimenticabili.
In Italia Sergio Bonelli è un'istituzione del fumetto, come tutta la sua famiglia e la sua azienda, la Bonelli Editore.
Ieri si è spento un personaggio importantissimo per questo settore, un visionario che ha investito su un sogno e fatto scelte coraggiose. Oggi lo ricordano in tanti, con l'affetto di chi gli è riconoscente per le emozioni provate ad ogni storia e per quegli attimi di svago che solo un fumetto sa regalare in quel modo.
Chissà se nella penombra di un salotto ingombro da ogni genere di suppellettile esoteriche, seduto sul suo "trono di legno" con una tazza di the caldo e il clarinetto appoggiato in grembo, anche Dylan Dog assieme agli atri eroi di carta, si sente un po' più triste.

martedì 14 settembre 2010

’999. L’ultimo custode’ di Carlo Adolfo Martigli


Davvero sorprendente questo bel libro. Una storia affascinante con tantissimi riferimenti storici tangibili e dimostrati, una cura dei dettagli che sazia sapientemente anche le curiosità più frivole, per conoscere usi e costumi di un periodo (quello intorno al 1400 - 1500) che continua a regalare misteri e leggende. Personaggi storici del calibro di Cristoforo Colombo (e forse Cybo), Lorenzo il Magnifico, Papa Innocenzo VIII e chiri paralleli con autorità più moderne, intrecciano rapporti che svelano una trama ricca di riferimenti ed eventi più o meno noti. Tutto gira attorno alla figura affascinante e mai dimenticata di Giovanni Pico conte di Mirandola, noto per le sue tesi che scatenarono l'ira della Chiesa tanto da portarlo alla scomunica, bollato come eretico e salvato all'ultimo dal potere dell'amico Lorenzo de' Medici. Pico è creduto tuttora custode di importanti segreti, tanto da spingere alcuni storici, non meno di 3 anni fa, alla richiesta di esumazione del suo corpo. Con l'aiuto dei Ris e di alcuni esperti, ingaggiati per far luce sulla sua morte, l'operazione, ripresa per altro da molti giornali e tv, ha accertato l'effettivo avvelenamento del Conte rafforzando le voci di chi sostiene una vera e propria caccia al tesoro tra chi vuole svelare e chi vuole celare per sempre le rivelazione di Pico. Dopotutto questi era uno scenziato e filosofo capace di far tremare l'impero Vaticano in un momento decisamente delicato per gli avversari della Chiesa, impegnata in quel periodo ad accendere centinaia di roghi antistregoneria che stavano bruciando l'Europa dell'epoca. Insomma, sarebbe lunga da sintetizzare, ma se amate il genere che Dan Brown ha portato alla ribalta, questo libro Italianissimo di Martigli, non vi deluderà, sopratutto perchè è davvero difficile separare la realtà dei fatti dalla fantasia dell'autore!

Per saperne di più CLICCA QUI!

mercoledì 26 maggio 2010

"Il problema non è quanto aspetti,ma chi aspetti"

...287 pagine lette in meno di cinque ore...non so se rappresenta un record, ma forse per me lo è... le 287 pagine sono quelle del libro "IL GIORNO IN PIU' " di Fabio Volo, penultimo lavoro di un piccolo grande talento narrativo (piccolo solo per il numero di libri fin'ora scritti!!!)... le meno di cinque ore sono quelle ritagliate da un lunedì di ferie, trascorso tra un tuffo, una corsa sulla spiaggia con mio figlioccio, un sonnellino sulla sdraio e un viaggio di due ore in treno per tornare a casa (si, perchè anche nel 2010 si può ancora viaggiare in treno...del resto leggere in macchina sarebbe stato molto più scomodo!!!).

La storia narrata è di quelle che un po' ci fanno sognare, quelle in cui accendi il cervello sulla modalità "FILM" e provi a pensare alle storie che hai vissuto o stai vivendo e a vedere se mai avresti potuto o potresti vivere anche tu una storia simile...i protagonisti sono Giacomo e Michela,i due si incontrano, si guardano, si vivono e si sognano senza mai conoscersi per davvero, fanno solo lo stesso tragitto in tram...ogni giorno...poi il destino mescola le carte, la loro vita insieme diventa reale, attraverso le pagine di una città, New York, descritta minuziosamente ed in ogni sua sfumatura, ma a questa storia, quasi per gioco, viene imposta una scadenza, come per il latte fresco...così i due ragazzi decidono di provare a viversi ed amarsi incondizionatamente, senza dubbi, incertezze e domande da porsi, senza la paura di esagerare e senza domande sul futuro...ma solo fino all'ultimo giorno prestabilito...purtroppo, per un evento brusco e improvviso, la loro storia e la loro magia devono terminare con un giorno d'anticipo...Michela e Giacomo si lasciano, come d'accordo, e si perdono ognuno nella vecchia vita, ma il desiderio di quel giorno perso, di quel giorno in più ancora da vivere, li riavvicina...poi, di nuovo una lunga pausa...e poi per sempre...
...di certo i due protagonisti non potevano sapere d'essersi sempre aspettati, ma hanno sicuramente capito d'essersi trovati.

Il libro è romantico, appassionato, semplice, lineare, divertente e spiritoso, come Fabio Volo sa essere...forse per alcuni sarà scontato o troppo sdolcinato??? ...ci aiuta a volare con la fantasia e a pensare che a volte i sogni possono diventare reali...certo,è solo un libro, ma cosa ci costa chiudere gli occhi e provare a crederlo?!?!?

venerdì 8 gennaio 2010

TRA LIBRI E CINEMA

Buongiorno a tutti è da qualche tempo che non scrivo, anche se passo giornalmente a leggere cosa avete da scrivere...ci sono state un bel po' di cose curiose che mi hanno fatto venir voglia di postarle, ma erano già tutte un po' troppo sentite...ma su questa non ho potuto far finta di niente!!
Capita sempre più spesso che al cinema ci siano film tratti da libri, di vario genere, non si sa bene se per mancanza di idee o per semplice tendenza, ma questo poco ci interessa. Mi è capitato, anche se raramente, di andare al cinema a vedere il film perchè il libro mi aveva colpito in particolar modo e tutte le volte uscivo con un po' di amaro in bocca...si, perchè quando leggi un libro puoi dare libero sfogo alla fantasia, che spesso non corrisponde alle immagini riportate sulla pellicola o magari vengono tolti particolari per metterne di altri, per dare più senso al film...sta volta, la prima a lamentarsi di questa cosa è direttamente l'autrice del libro. Ebbene si, Muriel Barbery, autrice di "L'eleganza del riccio" (che personalmente non ho letto) ha dichiarato di non essere d'accordo che sulle locandine del film "Il riccio", nelle sale italiane in questo periodo, apparisse la dicitura "liberamente ispirato a" perchè sostiene che sia troppo diverso dal libro. Ora, bisogna vedere se questa sia una mossa commerciale, sia per il libro che per il film, ma se così non fosse sarebbe veramente uno spettacolo!!! Finalmente non solo gli spettatori, ma anche l'autore avrebbero dichiarato il loro dissenso!!!
Tutto questo suscita curiosità, come tutto, non è importante che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli...
Allora, buona lettura o buona visione!!!

martedì 5 gennaio 2010

Glenn Cooper - La biblioteca dei morti




Anno nuovo e nuovo invito a chi volesse diventare autore di questo blog: contattatemi!
Grazie a tutti quelli che hanno scritto e postato qualcosa, ogni post è una piccola storia che resta, ed è bello anche ripercorrerli.
Questa volta vorrei segnalarvi un libro che mi ha davvero coinvolto e piacevolmente sorpreso: La Biblioteca dei Morti.
Il titolo dice tutto e niente, ma fidatevi il libro è peggio! Come mettere insieme la vita in una piccola abbazia sull’isola di Vectis nel 782 e quella in New York nel 2009, passando per Winston Churchill e arrivando ad un certo Doomsdaym, imprendibile killer capace di omicidi a dir poco impossibili? E perché non farcire tutto con profezie medioevali, segreti nascosti che se svelati scatenerebbero il caos in tutto il mondo, prese di posizione di personaggi del calibro di Herry Truman (presidente USA ai tempi della bomba atomica), passando per i casinò di Las Vagas, i “contacarte”, le vite travagliate di amici che non si vedono dal college, cartoline con su indicato la tua “scadenza” e l’ennesimo intrallazzo tra servizi segreti ed FBI! Ciliegina sulla torta? L’ennesima verità sull’Area 51 che incredibilmente non riguarda alieni e complotti galattici!
Il fatto è che tutto sta insieme per bene: mai troppo “esagerato”, fin troppo “plausibile”, merito dell’autore Cooper Glenn al suo primo romanzo.
Glenn è amante dei dettagli e ben poco viene lasciato al caso, inoltre è capace di inondare il lettore con citazioni storiche (dopotutto è archeologo) e descrizioni accurata (dopotutto è anche medico), dimostrando ottime capacità di intrattenimento e credibilità.
Si parla già di un seguito, in fondo, in questo gomitolo di mistero e storie che si intrecciano per secoli, alcuni punti vengono lasciati volontariamente oscuri e non mi stupirei di vederci presto anche un film! Per gli amanti dei thriller farciti di storie e mistero è un libro che consiglio caldamente visto che mi ha molto affascinato, anche se il protagonista che cerca di mettere insieme le cose seguendo sempre la pista sbagliata, è un po’ troppo inflazionato in quanto personaggio da thriller (agente donnaiolo e mezzo alcolizzato, dalle qualità intuitive eccellenti, pieno di problemi personali, più interessato alla pensione che al proprio lavoro...), ma dopotutto, in questo caso, anche il protagonista è secondo alla trama!

mercoledì 29 luglio 2009

Out of Africa

Quando, dopo lunghi mesi di comprensibile insistenza e opera di convincimento, Fabio mi fece iscrivere a questo blog come collaboratrice, la mia prima e più insistente obbiezione è stata “ma non so cosa scrivere…”, nonostante chi mi conosce bene continuasse a confutare la mia tesi con argomentazioni più che ovvie, del tipo “tu che vedi il mondo avresti un mondo da raccontare…”
Ebbene, mi avete convinta, cercherò con i miei prossimi post di far viaggiare un po’ anche voi nel meraviglioso mondo di Elisa, che, anche se un po' diversamente da quello di Amelie, è fatto anch'esso di luoghi, persone e culture vissute sulla propria pelle e assaporate in molte delle loro sfumature.
Per cui vi invito ad accompagnarmi, in tempo reale o nei ricordi di viaggi passati, ne "La mia Africa”.

Prima però di raccontarvi un continente a modo mio, prendo spunto dalla mia citazione per spendere due parole su chi molto prima e in ben altre condizioni decise di intraprendere un avventura in un mondo da scoprire, allora ben più ostile e pericoloso, e che lo tramandò poi agli atrofizzati occhi europei attraverso un libro carico di emozionionalità, passione, colori, suoni...
Sicuramente molti conoscono la sua successiva trasposizione cinematografica realizzata dal grande regista scomparso l'anno scorso, Sideney Pollack, che vinse tre Golden Globes nonchè innumerevoli Accademy Awards.
Senza nulla togliere al capolavoro cinematografico, solo dopo aver letto il libro di Karen Blixen sono stata profondamente toccata da come le immagini che descrive siano così cariche di impressività che nel momento in cui ti trovi per la prima volta davvero davanti a quelle colline ("I had a farm in Africa, at the foot of the Ngong Hills") ti sembra di non aver visto nulla di più bello e di non volerle lasciare e quando entri a contatto con chi a queste terre appartiene capisci subito quale fascino già un secolo fa rapì una donna per certi versi fragile e sensibile ma altrettanto forte e coraggiosa da dedicare tuta la sua vita alla sua Africa.
E non mi sono più stupita di quella fitta al cuore che ho sentito ogni volta che, risalendo in aereo per tornare in Europa, me ne allontanavo...

venerdì 19 giugno 2009

Fatti non foste a viver come bruti...

Ieri mio fratello (il solo, unico ed inimitabile Ciaky - n.d.r.) mi ha mandato, su quello strumento del demonio chiamato faccialibro, un articolo, che comunemente chiameremmo tutti una catena di S.Antonio, una delle tante che invadono ogni giorno le caselle di posta e che puntualmente (io per lo meno) si cestinano senza nemmeno leggerle.
Questa però ha attirato la mia attenzione facendomi sorridere e infine decidere di condividerla, in quanto credo sia un buono spunto di riflessione per chi come me ama la letteratura e spesso rivive o crea nei libri che legge un pezzo di storia personale.

Lo si veda come una sorta di analisi della propria persona attraverso pezzi di letteratura o semplicemente come una simpatica rivisitazione di titoli a noi conosciuti (purché letti, questa è la regola!) in chiave ironica, in un modo o nell’altro ho preso la palla al balzo per raccontare a voi, purtroppo così lontani, un po’ di me in prosa, con la speranza di poter leggere di più anche su di voi e magari stimolarvi ed essere stimolata a nuove letture.

Per cui buona analisi...e LEGGETE GENTE, LEGGETE!

Rispondete usando i titoli di libri che avete letto..

1. Sei maschio o femmina?

La donna mancina (Peter Handke)

2. Descriviti:
Caterina a modo suo (Sveva Casati Modignani)

3. Cosa provano le persone quando stanno con te?
Ballando nudi nel campo della mente (Kary Mullis)

4. Descrivi la tua relazione precedente:
La felicità domestica (Lev Tolstoj)

5. Descrivi la tua relazione corrente:
Ma non è una cosa seria (Luigi Pirandello)

6. Dove vorresti trovarti?
La mia Africa (Karen Blixen)

7. Come ti senti nei riguardi dell'amore?
Alta Fedeltà (Nick Hornby)

8. Com'è la tua vita?
I viaggi di Gulliver (Jonathan Swift)

9. Che cosa chiederesti se avessi a disposizione un solo desiderio?
Il cielo, la terra e quel che sta nel mezzo (Marlo Morgan)

10. Di' qualcosa di saggio...
Il grande Boh! (Lorenzo Jovanotti)

11. Una musica:
Il Pianista (Wladyslaw Szpilman)

12. Chi o cosa temi?
La macchia umana (“The human stain” – Philip Roth)

13.Un rimpianto:
Paesi tuoi (Cesare Pavese)

14. Un consiglio per chi è più giovane:
La Lentezza (Milan Kundera)

15 Da evitare accuratamente:
La montagna incantata (Thomas Mann)

venerdì 24 aprile 2009

Ieri in un programma di radio 24 ''il cacciatore di libri'' ponevano agli ascoltatori una domanda!
Quale personaggio della letteratura vi somiglia di più?
La domanda mi ha stuzzicato particolarmente e nel mio cervellino ho cercato una risposta...
A questa domanda non so rispondere con fermezza, come potrei identificarmi con un personaggio in particolare quando nei miei ricordi di lettore sono a decine quelli con cui ho condiviso le mie emozioni. Sarebbe riduttivo ed ingiusto eliminare ''Margherita'' o ''Grenouille'' oppure ''Rent Casey'' per eleggere chichessia come specchio indiscusso del mio io. Sarebbe in contrapposizione con le mie idee, credo che il bello della lettura sia quello di avere la possibilità di vivere una vita diversa ogni qualvolta si apre una nuova copertina, avere l'occasione di evadere con i cinque sensi dalla monotonia quotidiana, avere la fortuna di aprire una finestra su esperienze che altrimenti non sarebbero mai state mie.... Non sarebbe così difficile il ritorno di libri prestati se così non fosse, credo che ogni lettore renda sua la storia che sta scoprendo costruendo con la fantasia i personaggi, gli ambienti, i colori, i suoni, gli odori, un nuovo mondo che si crea pagina dopo pagina diventando alla fine un pezzetto del suo mondo. Quale personaggio della letteratura mi somiglia di più? Bè, ritengo di avere dentro di me una porzione di tutti i personaggi che ho avuto modo di scoprire, buoni, cattivi, simpatici, scorretti, benevoli, strampalati, egoisti, fascinosi, rozzi, eroici o codardi che siano, perchè fondamentalmente ho contribuito con lo scrittore alla loro creazione, anche se solo nella mia mente!
Ciao ragazzi, Matteo.

venerdì 7 novembre 2008

La terza Verità

Se vi piacciono i thriller storici, un po' noir e controversi, questo libro fa per voi. Onestamente non conoscevo l'autore Andrew Pepper, per cui ammetto di averlo scelto dalla copertina che mi ha subito conquistato.
E' un libro scorrevole e veloce, con tantissima carne al fuoco e personaggi molto pittoreschi e pragmatici.
Il libro parla del Regno Unito dei primi dell'Ottocento e le vicende narrate, hanno come teatro le cupe cittadine e le campagne Inglesi, impoverite dal clima e dalle lotte politiche.
La trama è fitta di colpi di scena, di intrighi politici e di riferimenti sociali, in cui Pike, il protagonista, si ritrova ad essere vittima e carnefice contemporaneamente, sempre in bilico tra "buono" e "cattivo" in modo estremamente intrigante.
Efferati delitti, vendette e molte curiosità sui modi di vivere, anzi , sopravvivere in un mondo immerso nella nebbia, dove le lotte tra protestanti e cattolici si mescolano ai problemi politici di un Paese in ascesa, descritto da Pepper senza tralasciare torbidi particolari e comportamenti che oggi sembrano impensabili.
Ve lo consiglio sia per la trama che per le tante curiosità che vengono raccontate, in particolare un gioco davvero sinistro: Il Ratting!! Ma non vi svelo altro....

martedì 14 ottobre 2008

LIBRI-Cuori in Atlantide


Lancio una nuova rubrica con la speranza che sia ripresa da molti di voi e che può essere anche utile!
Ieri ho visto in tv la pubblicità dei canali sky per bambini e mi è tornato alla mente un libro di qualche anno fa. Si tratta di Cuori in Atlantide di S.King, un romanzo, più che un horror, che di spaventoso non ha nulla se non un atmosfera ai limiti del reale condita da attimi di tensione. La vera forza di questo romanzo, per me, è l'altmosfera romantica legata al passato, ai ricordi e alla vita, un po' cinica e un po' malinconica. Il carattere del libro (che racchiude 5 racconti non legati tra loro se non tramite la vita di alcuni personaggi) ricorda un po' "Il corpo" (novella sempre di S.King presente nel libro "Stagioni Diverse") da cui fu tratto il bellissimo film "Stand By Me - Ricordo di un Estate", il cui tema principale, proprio come in questo libro, è l'amicizia. Nel 2001 fu anche tratto un film con A. Hopkins (dal titolo Cuori in Atlantide) ispirato al primo capitolo del libro. Se vi piace il King romanziere, le atmosfere un po' malinconiche ma sempre incalzanti con qualche brivido ogni tanto ve lo consiglio!