Ho letto, e condivido, che questa storia della fine del mondo ha, nella sua inutilità, raggiunto un'obiettivo altrettanto azzardato nelle previsioni. Tutto il mondo ne stà parlando, tutti ci hanno fatto almeno una battuata e ancora oggi si sprecheranno migliaia di parole sull'evento.
Alla fine una piccola riflessione me la sono fatta anch'io, non tanto nella domanda "e se finisse davvero?", che proprio non riesco a prendere in cosiderazione, quanto piuttosto, nel significato di Fine del mondo.
E' stato piuttosto interessante, infatti, imbattersi nei tanti concetti di Fine del mondo, osservando quanti riferimenti (spessi sarcastici) venissero condotti alla fantomatica profezia Maya.
A seconda del punto di vista questo presagio trovava allusioni in ogni tipo di tragedia naturale, civile, umanitaria, sportiva, politica ecc...
A livello personale invece, il tutto si riduce necessariamente al rapporto con la propra vita, con una corrispondenza diretta tra fine del pianeta e fine della propria esistenza.
Tra i quintali di ca**ate realizzate sul niente, è capitato quindi di leggere alcune meravigliose considerazioni sugli argomenti più disparati, permettendo riflessioni anche piuttosto ardite sulle pagine più nere degli ultimi mesi, concedendo una critica distaccata che esulasse una volta tanto dal solito e retorico perbenismo.
In fondo in tutto si può cercare un lato positivo, anche nella Fine di un mondo che non finisce, lasciandosi alle spalle una manciata di pensieri più o meno validi, tra cui ci butto anche il mio:
E comunque dovesse andare, speriamo che ci sia sempre della bella musica!
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