venerdì 25 gennaio 2013

I Senza Vergogna

Me lo chiesi qualche mese fa "vorrei vedere con che faccia si presenteranno in video a candidarsi" e ora, nauseato e saturo, posso finalmente arrendermi all'evidenza, non esiste più la vergogna.
Penso che Italia abbia alcuni problemi radicati nel proprio carattere: non ha memoria storica, tende a vendersi facilmente ed è un'inguaribile avventata.
Questo ha portato spesso loschi personaggi a prendersi gioco del nostro Bel Paese, ma ben peggio, ha portato una bella fetta di Impuniti, a considerasi ingiudicabili.
Per questo motivo con tanta sfrontatezza, oggi, ci troviamo davanti le stesse persone che parlano di rinnovamento, pulizia e cambiamento.
Quando vedete quei volti in TV, vi invito ad abbassare il volume e ripensare a quanto, negli ultimi 12 mesi, nessuno si sia adoperato per avviare un solo provvedimento a favore del nostro Paese, votando ogni genere di tassa e ostacolando ogni genere di riforma, dall'amministrazione pubblica a quella elettorale.
Rileggete i giornali di 3 -5 -10 anni fa (li trovate su tutti i siti dei quotidiani) e vi renderete conto che hanno sempre detto tutto e il contrario di tutto e che ad ogni campagna elettorale la colpa è stata SEMPRE di qualcun altro (.. e naturalmente le stesse persone!).
Ho imparato a mie spese che chi non sa chiedere scusa, non sa riconoscere o non sa ammettere un errore non può permettersi di farne.
Così vedo i senza vergogna e cerco di sopportarli, ma non mi si chieda di credere al rinnovamento quando le dirigenze sono le stesse, non mi esalterò per le liste pulite quand'è il partito ad essere marcio.
La rinascita non è nemmeno contemplata quando i 3 maggiori pretendenti al governo hanno al loro interno personaggi responsabili del fallimento del nostro Paese.
Basta a chi in 10 anni non ha combinato niente.
Basta a chi si riempie la bocca di paroloni come giustizia (e poi sia appella all'immunità per salvare i propri deputati e non far scoperchiare pentole pericolose), primarie (e poi blocca un centinaio di poltrone per i soliti noti), sinistra (e poi fa affari con le banche che nemmeno i capitalisti più convinti...), responsabilità (quando i clientelismi con sindacati, cooperative, aziende e (ancora) banche hanno per anni indicato le politiche da seguire a discapito delle ideologie e delle necessità)
Basta a chi per un anno ha giocato la carta dell'autorevolezza per chiedere sacrifici al popolo e poi si allea con la brigata più affarista e opportunista che ci sia in circolazione.
Infine Basta con le alleanze politiche che in tanti anni hanno dimostrato unicamente che vincere le elezioni è una perdita di tempo se poi non si può o non si vuole governare.
Insomma, queste tribune elettorali non mi hanno fatto cambiare idea e quindi credo che a votare ci andrò (felice come mangiassi vetro!) ma darò il mio voto a chi in parlamento non si è mai seduto, fosse di destra, sinistra, populista o rivoluzionario. Fosse anche un visionario, una formazione che aspira all'1% o magari la vera soluzione ai nostri problemi.
Voterò chi ancora non deve vergognarsi, così che facendolo non debba farlo io!


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