La denuncia che Franco Battiato fece al Parlamento Europeo (in toni piuttosto coloriti) suscitò sdegno e conseguenze politiche.
La frase «Ci sono tr**e in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino» costò al cantautore l'incarico politico da assessore Siciliano, oltre ad una sfilza di condanne e rimproveri da tutto il mondo politico (o quasi), in primis dalla neo presidente della camera Boldrini.
Di certo i toni erano fuori luogo probabilmente Battiato, eccellente nel campo musicale, ha dimostrato di non avere la stessa eleganza nella politica.
Seguirono giustificazioni, prese di posizione, citazioni e paragoni, che hanno portato lo stesso artista a districarsi tra sostenitori e detrattori, pronti a strumentalizzare la situazione per dimostrare tutto e il contrario di tutto.
Oggi quello che succede a Palermo e a Firenze ha il gusto di una rivincita per Battiato, anche se in fondo si tratta solo dell'ennesimo fallimento morale dei nostri amministratori.
In attesa dell'Era del Cinghiale Bianco, ci affidiamo alla speranza di una politica con una morale forte e di una società che si scandalizzi più per i fatti che per le parole.
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