La storia della musica è piena di band costruite a tavolino da produttori pronti a scalare il mercato con progetti ben pianificati.
Alcuni di questi esperimenti sono riusciti terribilmente bene (si pensi ai Sex Pistols), altri sono stati semplici meteore per batter cassa e cavalcare la moda del momento.
Spesso il confine tra verità e costruzione è davvero sottile, tanto da far fioccare accuse su artisti veri che sembrano costruiti o esaltare vere patacche che grazie a buoni autori, costumisti e qualche magia "tecnologica" sono riusciti a mantenere una discreta credibilità.
Tutto nasce dall'esponenziale aumento di valore che l'immagine ha acquisito nel mondo musicale dopo lo sdoganamento dai supporti audio a quelli cartacei (riviste, giornali) e video (dalla TV al web).
Così si è iniziato a cercare una bella presenza alla quale era più facile affidare un progetto musicale.
Fin qui nulla di strano, ma la strada verso il declino era stata tracciata e il baluardo della credibilità, negli anni, si fatto sempre più fragile.
Oggi si è toccato il fondo e l'esempio arriva dalla TV polacca, con la cantante Patty, che si esibisce in un penosissimo playback, reso ancor più triste dalla chitarrista seminuda che evidentemente non aveva mai visto una chitarra e che, altrettanto probabilmente, non si è minimamente preoccupata di mascherare la sua ignoranza.
Desolante la dichiarazione che avrebbe rilasciato il produttore: è molto più appagante guardare una modella spogliate che non sa suonare che un brutto musicista talentoso...
Tristezza a palate!
Nessun commento:
Posta un commento