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mercoledì 30 aprile 2014
domenica 27 aprile 2014
Message In A Bottle
Riascoltare i vecchi dischi è un'operazione che spesso riserva sorprese.
Abituato all'ascolto di selezionati e comodissimi mp3, estratti da dischi che ora prendono polvere sugli scaffali, ogni tanto mi trovo a metterne su qualcuno, tanto per non perdere l'abitudine.
Così, scorrendo la tracklist di The Burning Red (ultimo disco del XX Secolo dei Machine Head), eccomi a ristorgere il naso davanti al titolo dell'ottava traccia, déjà vu di quanto feci più o meno 15 anni fa... (brrr..)
"Message In A Bottle", titolo troppo ingombrante per un caso di omonimia, ma canzone decisamente ostica per chiunque la voglia reinterpretare.
Quest'inno dei Police è diventato un simbolo per la band e per lo stesso Sting che la compose, coverizzata migliaia di volte ma mai troppo "rivisitata", pena un quasi sicuro fallimento.
Mentre metto su il disco penso drastico: chissà che cagata, talmente brutta che l'ho rimossa! Per quanto sulla cresta della maggiore onda che la loro carriera abbia mai generato, i Machine Head hanno sfidato la fortuna inserendo un brano così ingombrante in un disco emblema della loro energia e modernità (naturalmente rapportata all'epoca).
Fortunatamente mi sono dovuto ricredere, esattamente come feci allora.
Non sarà di certo il capolavoro della metal band Americana, ma, nonostante i suoni non reggano gli anni passati, resta per me una bella versione, distante quanto basta da evitare il paragone con l'originale e capace di raccontare il testo con nuove intenzioni.
Abituato all'ascolto di selezionati e comodissimi mp3, estratti da dischi che ora prendono polvere sugli scaffali, ogni tanto mi trovo a metterne su qualcuno, tanto per non perdere l'abitudine.
Così, scorrendo la tracklist di The Burning Red (ultimo disco del XX Secolo dei Machine Head), eccomi a ristorgere il naso davanti al titolo dell'ottava traccia, déjà vu di quanto feci più o meno 15 anni fa... (brrr..)
"Message In A Bottle", titolo troppo ingombrante per un caso di omonimia, ma canzone decisamente ostica per chiunque la voglia reinterpretare.
Quest'inno dei Police è diventato un simbolo per la band e per lo stesso Sting che la compose, coverizzata migliaia di volte ma mai troppo "rivisitata", pena un quasi sicuro fallimento.
Mentre metto su il disco penso drastico: chissà che cagata, talmente brutta che l'ho rimossa! Per quanto sulla cresta della maggiore onda che la loro carriera abbia mai generato, i Machine Head hanno sfidato la fortuna inserendo un brano così ingombrante in un disco emblema della loro energia e modernità (naturalmente rapportata all'epoca).
Fortunatamente mi sono dovuto ricredere, esattamente come feci allora.
Non sarà di certo il capolavoro della metal band Americana, ma, nonostante i suoni non reggano gli anni passati, resta per me una bella versione, distante quanto basta da evitare il paragone con l'originale e capace di raccontare il testo con nuove intenzioni.
martedì 22 aprile 2014
Dolce Arte
Sono passati 450 anni dalla morte di Michelangelo, un'occasione per celebrarlo attraverso quella che di certo rimane la sua opera più imponente: La Creazione di Adamo.
L'artista pasticcera Michelle Wibowo ha deciso di cimentarsi nella difficile impresa di ricreare il capolavoro attraverso l'utilizzo esclusivo di marshmallow e decorazioni per torte.
La realizzazione ha richiesto quasi 170 ore di lavoro e l'impiego di ben 10000 marshmallow, riproducendo, non senza difficoltà, i colori il più possibile fedeli all'originale.
Ecco il video di presentazione dell'opera che finirà all'asta per ricavarne fondi per beneficenza.
La realizzazione ha richiesto quasi 170 ore di lavoro e l'impiego di ben 10000 marshmallow, riproducendo, non senza difficoltà, i colori il più possibile fedeli all'originale.
Ecco il video di presentazione dell'opera che finirà all'asta per ricavarne fondi per beneficenza.
giovedì 17 aprile 2014
Angus Schwarzenegger
La collaborazione tra AC\DC e David Mallet, celebre regista britannico noto per i suoi lavori musicali, ha sempre dato ottimi frutti.
Durante un'intervista i musicisti hanno espresso tutto il riconoscimento per i lavori realizzati con Mallet, capace da una parte di esaltare lo spirito rock della band e contemporaneamente esprimere le forti tinte ironiche che appartengono al loro stile.
Gli ingredienti, sono spesso ricorrenti: imponenti esibizioni live, pubblico in delirio, siparietti divertenti e l'immancabile galoppata di Angus Young con la sua Gibson diavoletto.
Young è certamente il personaggio più caratteristico degli AC\DC, con il suo fare indemoniato e la sua immancabile divisa da scolaretto è uno tra i chitarristi più celebri al mondo.
Nel 1993 il regista John McTiernan, presenta la commedia d'azione Last Action Hero, film che vanta come sottofondo ai tanti spettacolari effetti speciali, una colonna sonora degna di una compilation hard rock (Aerosmith, Ac\Dc, Def Leppard, Antrax, Megadeath, Alice in Chains e molti altri).
Tra questi compaiono appunto gli AC\DC, con il singolo Big Gun.
Il protagonista del film era Arnold Schwarzenegger, grande fan della band Australiana, che, coinvolto dallo stesso Mallet, si è messo a disposizione per la realizzazione del videoclip della canzone.
Durante le riprese, quasi per gioco, è nata l'idea di far interagire il piccolo Angus Young con il colosso Schwarzenegger, che alla fine ne ha addirittura vestito i panni, naturalmente di qualche taglia in più!
Ecco il risultato:
Durante un'intervista i musicisti hanno espresso tutto il riconoscimento per i lavori realizzati con Mallet, capace da una parte di esaltare lo spirito rock della band e contemporaneamente esprimere le forti tinte ironiche che appartengono al loro stile.
Gli ingredienti, sono spesso ricorrenti: imponenti esibizioni live, pubblico in delirio, siparietti divertenti e l'immancabile galoppata di Angus Young con la sua Gibson diavoletto.
Young è certamente il personaggio più caratteristico degli AC\DC, con il suo fare indemoniato e la sua immancabile divisa da scolaretto è uno tra i chitarristi più celebri al mondo.
Nel 1993 il regista John McTiernan, presenta la commedia d'azione Last Action Hero, film che vanta come sottofondo ai tanti spettacolari effetti speciali, una colonna sonora degna di una compilation hard rock (Aerosmith, Ac\Dc, Def Leppard, Antrax, Megadeath, Alice in Chains e molti altri).
Tra questi compaiono appunto gli AC\DC, con il singolo Big Gun.
Il protagonista del film era Arnold Schwarzenegger, grande fan della band Australiana, che, coinvolto dallo stesso Mallet, si è messo a disposizione per la realizzazione del videoclip della canzone.
Durante le riprese, quasi per gioco, è nata l'idea di far interagire il piccolo Angus Young con il colosso Schwarzenegger, che alla fine ne ha addirittura vestito i panni, naturalmente di qualche taglia in più!
Ecco il risultato:
lunedì 14 aprile 2014
Montreux Jazz Festival
Il Montreux Jazz Festival è uno degli appuntamenti musicali più importanti ed attesi d'Europa.
Fin dal 1967 ha ospitato i più grandi musicisti del pianeta, allargando i suoi orizzonti tanto da abbracciare altri generi, dal blues a rock, dal soul a pop.
Tra le tante curiosità che questo festival custodisce c'è anche il famoso concerto di Frank Zappa, durante il quale andò a fuoco il Casinò, ispirando tra l'altro quel monumento musicale di "Smoke on the water" ai Deep Purple.
Per chi volesse saperne di più ecco il sito ufficiale dell'evento, mentre tracce della sua storia sono disponibili sulla pagina dedicata di Wikipedia.
Per l'edizione 2014 è stata creata una particolare istallazione, dai designer francesi Cauboyz.
In questo video si vedono i passi principali della realizzazione e il bellissimo risultato ottenuto.
Light Installation for the Montreux Jazz Festival from Cauboyz on Vimeo.
Fin dal 1967 ha ospitato i più grandi musicisti del pianeta, allargando i suoi orizzonti tanto da abbracciare altri generi, dal blues a rock, dal soul a pop.
Tra le tante curiosità che questo festival custodisce c'è anche il famoso concerto di Frank Zappa, durante il quale andò a fuoco il Casinò, ispirando tra l'altro quel monumento musicale di "Smoke on the water" ai Deep Purple.
Per chi volesse saperne di più ecco il sito ufficiale dell'evento, mentre tracce della sua storia sono disponibili sulla pagina dedicata di Wikipedia.
Per l'edizione 2014 è stata creata una particolare istallazione, dai designer francesi Cauboyz.
In questo video si vedono i passi principali della realizzazione e il bellissimo risultato ottenuto.
Light Installation for the Montreux Jazz Festival from Cauboyz on Vimeo.
martedì 8 aprile 2014
Somiglianze
Che spesso la realtà superi la fantasia è risaputo e che spesso molti comici si ispirino a personaggi reali per crearne delle caricature è altrettanto scontato.
Quando ho visto questo video non ho potuto fare a meno di collegare questo assessore romagnolo al celebre personaggio portato alla ribalta da Cevoli, forse per l'intercalare, forse per la postura o semplicemente per una somiglianza fisica, ma trovo questo intervento esilarante quanto quello del noto comico!
http://youtu.be/0giRlkCC6PA
Quando ho visto questo video non ho potuto fare a meno di collegare questo assessore romagnolo al celebre personaggio portato alla ribalta da Cevoli, forse per l'intercalare, forse per la postura o semplicemente per una somiglianza fisica, ma trovo questo intervento esilarante quanto quello del noto comico!
http://youtu.be/0giRlkCC6PA
venerdì 4 aprile 2014
L'albero di spaghetti
Per alcuni il 1 di aprile è un'istituzione e sono centinaia gli scherzi che ogni anno mietono vittime tra i meno attenti al calendario.
Nel 1957 la BBC trasmise un servizio su alcune fantomatiche piante di spaghetti, da cui alcuni coltivatori, raccoglievano dell'ottima pasta pronta da cuocere.
Va detto che all'epoca il famoso piatto Italiano era considerato piuttosto esotico, che non vi era una così capillare diffusione di ricette e che la TV godeva di una credibilità maggiore di qualsiasi altra fonte di notizie.
Ciò non mitiga l'incredibile successo del servizio, che venne preso per buono da centinaia di inglesi, pronti a contattare l'emittente per conoscere i dettagli e approfondire l'argomento.
A tutti coloro che chiedevano come coltivare la pianta la BBC rispose con sarcasmo: 'Mettete un pugno di spagetti in un recipiente con della salsa di pomodoro e sperate'
Nel 1957 la BBC trasmise un servizio su alcune fantomatiche piante di spaghetti, da cui alcuni coltivatori, raccoglievano dell'ottima pasta pronta da cuocere.
Va detto che all'epoca il famoso piatto Italiano era considerato piuttosto esotico, che non vi era una così capillare diffusione di ricette e che la TV godeva di una credibilità maggiore di qualsiasi altra fonte di notizie.
Ciò non mitiga l'incredibile successo del servizio, che venne preso per buono da centinaia di inglesi, pronti a contattare l'emittente per conoscere i dettagli e approfondire l'argomento.
A tutti coloro che chiedevano come coltivare la pianta la BBC rispose con sarcasmo: 'Mettete un pugno di spagetti in un recipiente con della salsa di pomodoro e sperate'
martedì 1 aprile 2014
Enter Night
Sono decine le biografie più o meno ufficiali della band, ma questa, scritta da Mick Wall, giornalista musicale che ha passato la sua vita on the road con le più importanti formazioni della storia del rock, scava profondamente nella vita di chi ha fatto parte dei Metallica.
Non si limita a ripercorrerne la storia, a svelarne gli eccessi o a celebrarne il mito, ma racconta da tanti punti di vista quella che per certi versi è la più straordinaria storia di una metal band.
Passo dopo passo, con la sorte sempre in bilico tra buona e cattiva, trainati dall'infinita volontà di Lars Ulrich e dal talento smisurato di James Hatfield, si compie un percorso che lega personalità differenti, spesso in contrasto, spesso fragili e affascinanti.
Wall pubblica un libro fedele ai fatti, mai eccessivamente lusinghiero, spesso critico con le scelte dei protagonisti ed onesto nelle riflessioni.
Traspare la profonda conoscenza del periodo che riguarda gli anni '80, su cui si concentra gran parte della pubblicazione, per affrontare gli anni successivi con le basi necessarie a comprendere i tanti aspetti di un mercato in continua evoluzione, proprio nel momento più ricco di stravolgimenti, dalla globalizzazione della distribuzione all'avvento di Internet.
Enter Night è un ottimo libro per conoscere meglio la storia del thrash metal ma lo è altrettanto per appassionarsi alla storia personale di uomini travolti dalla vita e dalle sue sfide, scandita da album che hanno fatto la storia, nel bene e nel male, spesso influenzati dalle personalità di chi ha firmato i brani.
Grazie a Liz per questo regalo, decisamente apprezzato!
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