Anche se piuttosto approssimativo questo video rende l'idea di quanto negli anni siano cambiati gli assetti europei.
L'ultima tornata elettorale arriva in un momento critico della politica comunitaria, incapace di reagire con la giusta forza ad una crisi che corrode le già fragili fondamenta su cui si posa il progetto UE.
Così il malcontento del popolo sfocia nell'euroscetticismo, gli stati si scontrano su temi che prima potevano essere aggirati ed emergono gli effetti causati da decisioni troppo premature e mal ponderate.
A guardare la storia però pare chiara una cosa: se ad ogni cambiamento corrisponde una guerra, da qualche anno godiamo di una stabilità invidiabile dai nostri avi.
Le tensioni resistono tutt'ora, ma i fuochi che sporadicamente infiammano alcune zone del vecchio continente, difficilmente riescono a scatenare incendi e di questo, alla UE, va riconosciuta un certo merito.
Come in tutte le cose, la mia visione mi impone un certo rifiuto al disfattismo, quantomeno per non arrendersi al pensiero che se una cosa non la si riesce a gestire correttamente va abbandonata.
Guardando scorrere le immagini di questo video penso a quante persone hanno dato la vita per difendere una terra che magari non sentivano nemmeno propria, a quanti innocenti sono stati travolti da battaglie di cui nemmeno conoscevano lo scopo.
L'augurio è che la crisi restituisca a tutti il giusto equilibrio per poter giudicare l'importanza dell' Europa Unita, e che lo scetticismo sacrosanto che scuote oggi tutti i suoi membri, dia l'impulso necessario a superare gli egoismi nazionali (economici), nel rispetto delle personalità (culturali) che vanno tutelate e protette.
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