In un mondo in cui le produzioni discografiche non sorprendono più per la qualità del suono, in cui le band tendono a brillare di luce riflessa più che di luce propria, in cui la “copertina” è più importante del contenuto, l’unico banco di prova inconfutabile resta il palco.
Proprio per i live le produzioni si svenano, è li che emerge la differenza tra un gruppo e l’altro, è li che si valutano i paragoni con quello che ci si racconta attraverso dischi, videoclip e interviste.
I “The Killers” hanno convinto subito, fin dai loro primi passi nel 2003, prima con il bellissimo Hot Fuss e poi con i successivi dischi (Sam’s Town e l’ultimissimo Day and Age). In 6 anni hanno saputo mutare restando fedeli a loro stessi, non seguendo le mode ma tracciando una via tutta loro, ricca di cambiamenti e segnata da una forte maturazione.
Martedì, insieme ad un’allegra combriccola di amici ho potuto assistere ad un loro concerto che definirei semplicemente eccellente!
Teatro dell’evento il Mediolanum Forum di Milano, in apertura i Californiani LUIS XIV che con circa 40 minuti di scaletta senza troppi fronzoli, hanno ripercorso i loro tre album ricevendo un ottima risposta da parte del pubblico.
Verso le 22:00, tra palme e girasoli sparsi sul palco (che assieme alla strumentazione costituivano gli unici elementi scenografici a non emanare luci colorate!) i The Killers aprono il concerto con Human,, This is your Life e l’osannata Somebody told me, tripletta esplosiva interrotta solo dalle poche parole di Brandon Flowers (in tipica giacca piumata) “Siamo i killers e siamo al vostro servizio!”
Dalla nostra postazione frontale, anche se lontana dal palco, l’acustica era eccellente, e l’ottima panoramica sul palco ci ha garantito un godimento pieno di tutte le sfaccettature “visive” dello show.
Proprio come i Killers, nella loro carriera, hanno saputo vestire abiti diversi, anche lo spettacolo mutava da brano in brano. L’enorme tenda luminosa che costituiva lo sfondo, ha dato vita a scenari pazzeschi, si è passati dalle atmosfere più intime a quelle più accese, a giochi “infuocati”, a paesaggi desertici, bianco e nero, stralci di film, fotografie, testi ecc.. Bellissima la Tropicale atmosfera “da spiaggia” realizzata per i due brani I Can’t Stay e Joyride suonati con la partecipazione di un superbo sassofonista emerso tra le palme sulla sinistra della band.
Boati ed applausi per brani come Mr. Brightside,the World We Live In, Read My Mind, senza dimenticare l’intensissima Tranquilize orfana di Lou Reed e la intima versione acustica di Sam’s Town. Finale tra fuochi ed esplosioni con l’energica When You Were Young, che si chiude con la scritta Killers sulla bandiera Italiana, tributo agli undicimila e più presenti che con la loro presenza, gli hanno regalato l’ennesimo tutto esaurito!
Proprio per i live le produzioni si svenano, è li che emerge la differenza tra un gruppo e l’altro, è li che si valutano i paragoni con quello che ci si racconta attraverso dischi, videoclip e interviste.
I “The Killers” hanno convinto subito, fin dai loro primi passi nel 2003, prima con il bellissimo Hot Fuss e poi con i successivi dischi (Sam’s Town e l’ultimissimo Day and Age). In 6 anni hanno saputo mutare restando fedeli a loro stessi, non seguendo le mode ma tracciando una via tutta loro, ricca di cambiamenti e segnata da una forte maturazione.
Martedì, insieme ad un’allegra combriccola di amici ho potuto assistere ad un loro concerto che definirei semplicemente eccellente!
Teatro dell’evento il Mediolanum Forum di Milano, in apertura i Californiani LUIS XIV che con circa 40 minuti di scaletta senza troppi fronzoli, hanno ripercorso i loro tre album ricevendo un ottima risposta da parte del pubblico.
Verso le 22:00, tra palme e girasoli sparsi sul palco (che assieme alla strumentazione costituivano gli unici elementi scenografici a non emanare luci colorate!) i The Killers aprono il concerto con Human,, This is your Life e l’osannata Somebody told me, tripletta esplosiva interrotta solo dalle poche parole di Brandon Flowers (in tipica giacca piumata) “Siamo i killers e siamo al vostro servizio!”
Dalla nostra postazione frontale, anche se lontana dal palco, l’acustica era eccellente, e l’ottima panoramica sul palco ci ha garantito un godimento pieno di tutte le sfaccettature “visive” dello show.
Proprio come i Killers, nella loro carriera, hanno saputo vestire abiti diversi, anche lo spettacolo mutava da brano in brano. L’enorme tenda luminosa che costituiva lo sfondo, ha dato vita a scenari pazzeschi, si è passati dalle atmosfere più intime a quelle più accese, a giochi “infuocati”, a paesaggi desertici, bianco e nero, stralci di film, fotografie, testi ecc.. Bellissima la Tropicale atmosfera “da spiaggia” realizzata per i due brani I Can’t Stay e Joyride suonati con la partecipazione di un superbo sassofonista emerso tra le palme sulla sinistra della band.
Boati ed applausi per brani come Mr. Brightside,the World We Live In, Read My Mind, senza dimenticare l’intensissima Tranquilize orfana di Lou Reed e la intima versione acustica di Sam’s Town. Finale tra fuochi ed esplosioni con l’energica When You Were Young, che si chiude con la scritta Killers sulla bandiera Italiana, tributo agli undicimila e più presenti che con la loro presenza, gli hanno regalato l’ennesimo tutto esaurito!
2 commenti:
ma è possibile che mi chiamate solo quando c'è da lavorare!!!!!
scusa ma avevamo fatto il conto delle birre per il viaggio in bus, e se venivi su anche tu dovevamo prenderne un altro.. ah aha ahah!!
Posta un commento