martedì 6 luglio 2010

ROCK WERCHTER 2010 - DAY 1: Il Belgio in Festival

Presi da attacchi di sindrome di Peter Pan, il duetto lussemburghese noto ai locali sotto lo pseudonimo di Trip&Trip (non chiedetevi il perché, la spiegazione sarebbe troppo lunga) ha deciso di intraprendere ancora una volta, dopo un paio d’anni d’astinenza, l’adrenalinica esperienza dei noti festival musicali estivi nordeuropei.
Dopo l’affermato successo del Rock am Ring che ha segnato due freddi ma indimenticabili inizi di estati lontane, quest’anno è toccato al molto meno freddo ma altrettanto vibrante Rock Werchter, che ha animato per quattro giorni di sana musica un ridente villaggio alle porte di Bruxelles. Meno noto forse del leggendario Glastonbury, o dell’affollatissimo Sziget Festival di Budapest, Rock Werchter accoglie ogni anno (da oltre 40 anni!) circa 300.000 persone di ogni nazionalità, provenienza ed età con quasi 60 bands che si susseguono su due palchi allestiti in mezzo al verde della campagna belga.
E se le aspettative erano alte, sono state pienamente battute dalla realtà dei fatti: una line up da mettere a dura prova anche il più allenato dei fisici!
Apertosi giovedì pomeriggio con due gruppi autoctoni che abbiamo purtroppo perso (ma vi garantisco che lo scenario musicale belga sta diventando sempre più interessante e considerevole su scala europea, orecchie aperte!), non ci siamo fatti scappare una Skin in piena forma, che dopo una parentesi da solista si è riunita nel 2008 ai suoi Skunk Anansie. Se con l’ultimo album non hanno avuto forte impatto sul grande pubblico, hanno sicuramente fatto fare agli astanti un tuffo nel passato con i pezzi migliori di Stoosh e Post Orgasmic Chill.
Al rock inglese è seguito il più alternativo made in France dei parigini Phoenix, in tour europeo di lancio del nuovo album Wolfgang Amadeus Phoenix, che sicuramente mostra una band più matura e musicalmente delineata rispetto ai precedenti, seppur belli, album, a mio avviso un po’ troppo “commerciali” (per il popolo di drummers, ditemi se non è bravo questo fenomeno?!).
E mentre sul main stage il rock incalzava, la Pyramid Marquee ha offerto una giornata di apertura all’insegna dell’elettronica, di cui solo La Roux, purtroppo non all’altezza delle aspettative, ha trovato posto nel pomeriggio per me già sufficientemente impegnativo, soprattutto in previsione di una lotta all’ultimo sangue per la pole position davanti ai Muse. (TO BE CONTINUED…)



2 commenti:

ElisaF ha detto...

e mo' ti becchi giorno per giorno la recensione di TUTTO il festival, caro il mio amministratore!!!
ho già un po' di post caldi caldi per i prossimi giorni, attendo tuoi commenti!!
comunque festival grandioso !

Fabio T. ha detto...

Pensavo ti fossi dimenticata!! Così vi godete i concerti pure in Belgio! E io che pensavo che non ci fosse nemmeno lo spazio! ;) Ma che figata, a quanto pare un festival decisamente pieno! Ho perso gli Skunk all'Heineken, ma non avevo dubbi che avrebbero spaccato!! attendo il seguito!! A presto!