“Restiamo umani” ha sempre ripetuto Vittorio Arrigoni.
Già, umano,"mammifero superiore caratterizzato dalla posizione eretta, dal linguaggio articolato, dallo sviluppo relativamente grande del cervello e dalle elevate attività psichiche".
Vittorio Arrigoni era arrivato a Gaza nell'agosto del 2008, come inviato de 'Il Manifesto'.
Nelle interviste che si udirono in Italia parlava delle iniziative dell'International Solidarity Movement a Gaza, delle sue esperienze in quella terra martoriata, dell'attacco israeliano alle navi della Freedom Flotilla e del massacro di civili, della necessità di boicottare le attività economiche israeliane. Ma espresse anche le sue speranze di mantenere vivo un progetto per ridare diritti e dignità al popolo palestinese.
Scrisse anche un libro "Gaza, restiamo umani" che parla dei suoi giorni vissuti all'intero dell'operazione "Piombo Fuso" (credo ancora reperibile nelle librerie) e lo presentava così: "racconto di tre settimane di massacro,scritto al meglio delle mie possibilità, in situazioni di assoluta precarietà, spesso trascrivendo l'inferno circostante su un taccuino sgualcito piegato sopra un'ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all'interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt'attorno.Vi avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare pericoloso, sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge d'esplosivo. Se letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri delle nostre urla di terrore,e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore."
Tutti i proventi di questo libro vengono devoluti alla causa dei bambini palestinesi sopravvissuti alla strage e alle associazioni che se ne occupano, in particolare il Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution
Vittorio Arrigoni è stato ucciso venerdì scorso da un gruppo salafita locale perché accusato di portare i vizi occidentali nella loro terra.
Non conoscevo quella persona, ne ho mai sentito parlare di lui, ma questa persona ha rinunciato ai vizi occidentali e ha sacrificato parte della sua vita per aiutare suoi simili in una terra martoriata dalla guerra.
Restare Umani davanti a questo è davvero difficile.
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
Già, umano,"mammifero superiore caratterizzato dalla posizione eretta, dal linguaggio articolato, dallo sviluppo relativamente grande del cervello e dalle elevate attività psichiche".
Vittorio Arrigoni era arrivato a Gaza nell'agosto del 2008, come inviato de 'Il Manifesto'.
Nelle interviste che si udirono in Italia parlava delle iniziative dell'International Solidarity Movement a Gaza, delle sue esperienze in quella terra martoriata, dell'attacco israeliano alle navi della Freedom Flotilla e del massacro di civili, della necessità di boicottare le attività economiche israeliane. Ma espresse anche le sue speranze di mantenere vivo un progetto per ridare diritti e dignità al popolo palestinese.
Scrisse anche un libro "Gaza, restiamo umani" che parla dei suoi giorni vissuti all'intero dell'operazione "Piombo Fuso" (credo ancora reperibile nelle librerie) e lo presentava così: "racconto di tre settimane di massacro,scritto al meglio delle mie possibilità, in situazioni di assoluta precarietà, spesso trascrivendo l'inferno circostante su un taccuino sgualcito piegato sopra un'ambulanza in corsa a sirene spiegate, o battendo ebefrenico i tasti su di un computer di fortuna all'interno di palazzi scossi come pendoli impazziti da esplosioni tutt'attorno.Vi avverto che solo sfogliare questo libro potrebbe risultare pericoloso, sono infatti pagine nocive, imbrattate di sangue,impregnate di fosforo bianco, taglienti di schegge d'esplosivo. Se letto nella quiete delle vostre camere da letto rimbomberanno i muri delle nostre urla di terrore,e mi preoccupo per le pareti dei vostri cuori che conosco come non ancora insonorizzate dal dolore."
Tutti i proventi di questo libro vengono devoluti alla causa dei bambini palestinesi sopravvissuti alla strage e alle associazioni che se ne occupano, in particolare il Palestinian Center for Democracy and Conflict Resolution
Vittorio Arrigoni è stato ucciso venerdì scorso da un gruppo salafita locale perché accusato di portare i vizi occidentali nella loro terra.
Non conoscevo quella persona, ne ho mai sentito parlare di lui, ma questa persona ha rinunciato ai vizi occidentali e ha sacrificato parte della sua vita per aiutare suoi simili in una terra martoriata dalla guerra.
Restare Umani davanti a questo è davvero difficile.
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1 commento:
Che canzone meravigliosa!
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