lunedì 9 maggio 2011

DANIEL JOHNSTON - Story of an artist



Daniel Johnston è definito in tanti modi, tra questi spiccano "Il Van Gogh della musica", l'ultimo grande Outsider del cantautorato americano, un genio maledetto.
Lui potrebbe calzare tutte queste vesti, senza però mai trovarsi a proprio agio. Questo perchè Daniel Johnston non sembra trovarsi mai a proprio agio, o forse si, ma solo nelle sue tante arti.
Ascoltando un suo disco si resta spesso distratti dalle dissonanze, da alcune stonature, da un infantile tecnica musicale che trova nel suo stile minimale e mai troppo curato, la ricetta per rendere il tutto magico.
La storia di Daniel è costellata di vette e baratri (per chi volesse saperne di più basta guardare qui qui qui e qui), ma straordinario è vedere tra i suoi più grandi sostenitori artisti del calibro di Beck, Butthole Surfers, Sonic Youth, Rem, Yo La Tengo, David Bowie, Pastels, Pearl Jam, Afghan Whigs, Steven Spielberg e Matt Groening (creatore dei simpson).
Anche Kurt Cobain fu uno dei suoi fan più dovoti, era frequente vederlo in giro o alle interviste vestito con magliette che reaffiguravano i disegni di Johnston.
Daniel è infatti conosciuto anche per i suoi disegni, tanto che per lui far musica è quasi una casualità, definendosi lui stesso un'artista visivo.
In Italia nel 2008 ci fu una mostra dedicata alle sue opere, curata da Luca Beatrice presso la Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea.
Come i suoi disegni la sua musica corre sul filo della semplicità, di una maturità che sembra lontana pur essento viva nelle atmosfere che circondano le sue creazioni.
Danile vive con i suoi (il padre ed il fratello si occupano delle sue pubblicazioni) e convive con la sua bipolarità, il suo essere ipocondriaco, le sue debolezze mentali e il suo strano e disarmante talento.
Se volete ascoltare un disco vi consiglio "Fear Yourself" del 2003, perchè forse tra i più diretti e se vogliamo facili per avvicinarsi.
La storia di un artista diverso e per nulla scontata, la dimostrazione che la tecnica non è sinonimo di capacità, l'alchimia affascinante che emerge da questa canzone sono un ottimo riassunto di quello che è Daniel Johnston.


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