sabato 14 maggio 2011

Domande

Non so se sia solo una mia impressione, ma da qualche tempo sento bisogno di domande.
Mi riferisco al fatto che tutti, soprattutto in Italia, tendono a dare risposte, tutti hanno la soluzione, tutti indicano la strada, politici, giornalisti, esperti, gente comune e soprattutto quella inutile ed incomprensibile categoria degli opinionisti.
Se fossi un malizioso direi che questa è il miglior metodo per evitare le domande imbarazzanti, esattamente come quello di alzare i toni del dibattito, magari puntando su scandali, sparate, barzellette e ribaltoni per spingere la gente a prendere una posizine,
attirare l'attenzione sulla baruffa e distogliere lo sguardo dal quadro generale.
Ma se volessi essere malizioso dovrei anche accettare il fatto che a questo gioco partecipano tutti, perchè se si volesse buttare giù questo castello di carte (anzi cartaccia) basterebbe prendere un problema alla volta, fare proposte e dibattiti seri mirati all'argomento, votare pubblicamente rispondendo ai propri elettori delle proprie scelte e ritornare ad un sistema che funziona.
Fortunatamente non sono malizioso e ho piena fiducia in questa classe politica, sobria e competente, attenta al paese e concentrata sul proprio lavoro.
Proprio per questo mi viene da farmi delle domande, magari populiste, ignoranti, provocatorie o banali. Insomma vorrei aprire una sorta di rubrica che chiameremo DOMANDE, in cui chi vuole può postare le proprie, può rispondere nei commenti o restare del tutto indifferente.
Lo scopo è quello di provare a darsi una risposta e per una volta a non riceverla gratuitamente e già confezionata senza l'ingombro della domanda.
La prima che mi viene da farmi, in questa chiusura di campagna elettorale per le amministrative è questa:
Dove sono finite le ideologie politiche per cui tutti litigano?
Come fa la Lega a sopportare la proposta di condono edilizio a Napoli solo per prendere dei voti? Dov'è la sinistra che scendeva in piazza per i bombardamenti ora che si bombarta in tutta libertà la Libia? come fa la destra ad accettare un sistema di clientelato che tanto assomiglia a quello delle cooperative più capitaliste? Come mai il partito che fa del giustizialismo e del rigore la sua bandiera principale si trova a sinistra? Come mai il partito più cattolico e conservatore è zeppo di divorziati e frequenta ambienti che di religioso non hanno nemmeno la parvenza?
Bè, doveva essere una, ma visto che è il primo post di questa rubrica, mi sono lasciato un po' andare, naturalmente nelle mia infinita ignoranza e buonafede!

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