lunedì 6 giugno 2011

Domande

Arriva il referendum.
Si parla di Nucleare come risoluzione del problema energetico del nostro paese, problema attualissimo che ci porta ad avere bollette salatissime, ma che comporta rischi alti e una non ben definita convenienza (costo dell'impianto, smaltimento delle scorie, disponibilità dell'uranio piuttosto scarsa..).

Come in tutte le cose le soluzioni ai problemi possono avere molte facce, più o meno realizzabili che potrebbero portare all'abbassamento della dipendenza energetica e dei prezzi..
Quello che mi chiedo da ignorante è:
1) non si possono abbassare i consumi, sfruttare le nuove tecnologie di risparmio energetico, di ediliza compatibile, di modernizzazione degli impianti obsoleti e di controllo degli sprechi, specie nel pubblico ed incentivare questa politca nel privato?
2) non è possibile abbassare le accise che sono pazzesche su tutte le fonti di energia e che servono per risanare un bilacio pubblico che è pieno di sprechi e ladrate?
3) non è possibile investire in ricerca e sfruttare al meglio le fonti rinnovabili, evitando magari incentivi dati a c***o?
4) non è possibile organizzare trasporti e vita pubblica in modo da ottimizzare i consumi?
5) siamo sicuri che non ci siano alternative a petrolio e carbone abbastanza valide da garantire una soluzione plausibile e che si faccia tutto il possibile per trovarle?
6) La scelta della Germania di abbandonare il nucleare è una pazzia o è forse la strada che in futuro si adotterà a livello globale? Non è il colmo cominciare quando gli altri finiscono?
7) Nel Paese dove non si riesce a costruire una strada, dove gli appalti sono viziati dalla corruzione e dove il sistema pubblico ha dimostrato di non saper ne gestire ne controllare i propri investimenti, è plausibile un investimento di questo tipo?





Questa rubrica vuole essre ignorante, populista, provocatoria, banale, ipocrita, stupida, giustizialista, fascista, comunista, centrista, leghista, responsabilista, democratica ... diciamo con tutte le etichette o meglio senza esse.
Ha il piccolo obiettivo di porre domande in un mondo dove chiunque si sente il dovere di dare risposte e giudizi prima ancore che le questioni vengano poste. Forse perchè così si evitano le domande le cui risposte sono piuttosto scomode o forse per mantenere i discorsi su livelli facilmente gestibili, ma questa è solo un opinione.
Chi vuole può rispondere, fare domande, dire il proprio pensiero o restare del tutto indefferente, magari contemplando l'inutilità o la stupidità delle domande.

Lo scopo è quello di provare a darsi una risposta da soli, per una volta senza riceverla gratuitamente e già confezionata, magari senza l'ingombro della domanda.

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