venerdì 13 aprile 2012

Jeremy compie 20 anni

Sono passati 20 anni dalla pubblicazione di Jeremy, il singolo dei Pearl Jam contenuto nel disco Ten del 1991, il primo di questa meravigliosa band.
Jeremy è direttamente ispirata alla triste vicenda di Jeremy Wade Delle di Richardson, sedicenne morto suicida davanti alla propria classe.
Prima che la TV decidesse che la cronaca fosse un onda da cavalcare attraverso inchieste pubbliche, discussioni e programmi di dubbio gusto, le notizie di questo genere venivano relegate in piccoli ritagli di giornale, come una sorta di doverosa comunicazione spoglia di particolari, in una pudica forma di rispetto nei confronti dei coinvolti e della società, che specie negli USA non doveva scandalizzarsi troppo.

La cronaca era come la mela marcia nel cesto di frutta, una cosa da scovare, gettare e dimenticare. Riguardava sempre persone difficili, sfortunate e comunque ben lontante dalla "nostra vita per bene".
Certo non tutti la pensavano così, e casi come questo venivano raccolti dagli animi più sensibili, specie dagli artisti, con il conseguente incupirsi delle loro opere. Schiere di scrittori, poeti, musicisti, registi e pittori hanno rielaborato fatti di cronaca facendone personaggi, canzoni e ritratti. Storie nere che non lasciavano indifferenti chi parlava del mondo e delle sue debolezze attraverso il proprio estro.
Così è stato da sempre, è vero, ma nei primi anni '90, proprio nel nord america, nella fredda città di Seattle, debolezza e interiorità venivano sviscerate e sbandierate come mai prima nella storia della musica, attraverso al Grunge, che tramite le sue band portava sui palchi canzoni crude, che parlavano di depressione, mal di vivere, ribellione e rabbia.
Eddie Vedder è solo l'ennesimo artista colpito da queste storie di straordinario disagio, capace però di scriverne un brano meraviglioso come Jeremy, di cui in un'intervista parlava così:
« [L'idea] viene da un paragrafo su un giornale il cui senso era: ti uccidi e fai un grande vecchio sacrificio cercando di ottenere la tua vendetta. Questo è ciò che finisci per ottenere, un paragrafo su un giornale. Diciassette gradi e nuvole in un quartiere suburbano. Questo è l'inizio del video e questa è la stessa cosa che si vede alla fine, non fa differenza... niente cambia. Il mondo continua e tu non ci sei più. La miglior vendetta è vivere e mettere alla prova te stesso. Sii più forte di quelle persone. Così puoi fargliela vedere... non rispondo loro. » (cit.Wikipedia)Ecco perchè tengo in maniera speciale a questa canzone.

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