Il compleanno non è mai un giorno come gli altri, se non altro perché, salvo dimenticanze, nasce già come giorno diverso.
Nonostante non sia mai stato un accanito cultore delle ricorrenze, siano feste programmate o anniversari personali, mi trovo spesso a scontrarmi col fantasma più o meno ingombrante della celebrazione, che arriva, volente o nolente, col suo polveroso bagaglio di riflessioni.
Il mio compleanno cade oggi, il 6 di settembre, data che per molti anni ha conciso con la settimana del concerto, periodo piuttosto travagliato per potersi permettere il classico "trasporto spirituale".
Eppure, come tutti gli anniversari, si presenta con quel faldone di sentimenti ed emozioni e resta li ad aspettarti per tutta la giornata, in attesa che tu gli conceda quei cinque minuti di considerazione, tanto per adempiere al tuo dovere da festeggiato.
Così capita di ritrovarsi a tirare le somme di un bilancio provvisorio, di farsi qualche domanda sul presente, di rinfrescare qualche proposito per il futuro o di definire qualche monito raccolto nel passato e non ancora considerato.
Ricordo che una volta qualcuno mi disse che gli anni tra i venti e cinquanta passano con una tale velocità da non accorgersene.
Dubitai fortemente di questa affermazione, in piena adolescenza, dove le giornate portavano con se ore pesanti ed estati infinite, dove le stagioni erano stabilite dai calendari scolastici, dove le ore erano di 50 minuti e la campanella le scandiva con pastosa lentezza.
Oggi purtroppo mi rendo conto di quanto fosse vera quella saggia e banale considerazione.
Gli anni passano veloci quando sono intensi ed ancorati da appuntamenti e scadenze.
Così capita di svegliarsi e fare 32 anni, chiedendosi se davvero sono passati tutti quei giorni da quando hai fatto il militare, o da quando hai guidato per la prima volta o da quando, vedendo i tuoi genitori festeggiare i quarant'anni, ti sembravano dei vecchietti imparagonabili alla tua giovinezza.
Ma quel pensiero va scacciato, non c'è bisogno del "momento tristezza" nel giorno del tuo compleanno, quindi spazio al futuro, ai progetti o piuttosto all'indifferenza verso un'appuntamento che ha la stessa valenza che tu stesso gli concedergli. Tanto più che 32 è un numero piuttosto anonimo, nessuno ha mai fatto progetti per il proprio 32esimo anno di vita, almeno si attende il 33, ultimo compleanno di Gesù, che tutti in cuor proprio sperano di superare e magari triplicare!
Alla fine ci si rende conto che è un giorno come un'altro, solo con qualche augurio in più, alcuni inaspettati, alcuni attesi, altri semplicemente regalati, ma tutti graditi e benaccetti, dopotutto anche solo per un secondo quelle persone ti hanno dedicato un pensiero, cosa non da poco in un mondo affamato di considerazione.
Così sia, dunque, buon compleanno a me e a chi come me nella giornata odierna, anni fa, ha respirato per la prima volta l'aria di questo mondo, senza sapere il perché della propria esistenza e ignari di cosa il futuro gli riservi.
Auguri per il futuro e congratulazioni per il passato, dopotutto, se il compleanno è un traguardo, già il fatto di averlo raggiunto è un successo!
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