Ci avevano detto di essere sull'orlo del baratro.
Ci avevano detto che servivano soluzioni urgenti.
Ci avevano detto che sarebbe finita male.
Oggi ci dicono che la luce si vede in fondo al tunnel.
Oggi ci dicono che passo dopo passo stiamo uscendo dalla crisi.
Oggi ci dicono che la tenuta del governo è sinonimo di sicurezza.
Tra le prime dichiarazioni e le ultime, il governo di Larghe Intese, forte dell'enorme senso di responsabilità sbandierato dai suoi esponenti ha:
realizzato una nuova legge elettorale, gettato le basi per la riforma costituzionale, stabilizzato i conti pubblici, abbattuto il cuneo fiscale, riformato la giustizia e trovato il tempo di occuparsi di sanità, scuola e favorire imprese e occupazione.
Per fare questo ha rinunciato a:
l'istituzioni di inutili commissioni, il rinvio di scelte importanti, il dibattito politico sulle leadership di partito, l'attenzione ai guai giudiziari di Berlusconi e il facile aumento della tassazione.
Purtroppo di fronte ad una spesa pubblica annua di soli 800mld di euro, trovarne 4 per evitare l'aumento dell'Iva e la trasformazione dell'Imu in Tares, Tarsu, Twareg, Tuc o Tic Tac era davvero impossibile.
Se qualcosa non vi torna siete irresponsabili e non capite l'esigenza di avere un governo così attivo.
Se invece tutto vi torna siate solo un po' più pazienti, le cose si sistemeranno un poco alla volta, tanto, abbiamo tutto il tempo del mondo!
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