Scegliere Schettino come testimone (insegnante sarebbe tragico...) di una lezione sulla gestione del Panico, prima ancora della sentenza definitiva, che dovrà stabilire quanto i suoi comportamenti abbiano influito sulla morte di decine di persone, non mi sembra la cosa più ragionevole.
Che lo faccia un'Università come La Sapienza lo trovo quasi grottesco.
Esattamente come la scelta di sfruttare la sua immagine per lanciare la Codacons TV, baluardo catodico dei consumatori in generale, come le vittime del disastro della Concordia.
E' indubbio il clamore mediatico che suscita il comandante sotto inchiesta ed è scontato che molti cerchino di sfruttarne ogni eco.
Colpisce molto anche la grande disponibilità di Schettino, la cui spavalderia potrebbe essere frutto di una voglia di riscatto o semplice spregiudicatezza morale, discutibile, ma comunque riguardante scelte personali di una persona in attesa di giudizio.
Ben più grave è che questo venga sfruttato da Università e Associazioni che dovrebbero fare della morale un principio, strutture che dovrebbero indirizzare una società e non cavalcarne le deviazioni. Se infine pensiamo che tutto questo infierisce esclusivamente su chi ancora piange le proprie vittime e vede celebrare colui che ad oggi è uno dei principali probabili responsabili, la disapprovazione non può che aumentare.
Vabbè va... continuiamo così, tanto siamo nell'età d'oro del grottesco e pensare che sia la società a punire tali azzardi con l'oblio dell'indifferenza è semplice utopia.
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