Tornano i Linea 77 dopo una serie di disavventure e lo fanno attraverso un non-video.
Il singolo che presenta il disco in uscita si chiama Presentat-Arm! e racchiude, come annunciano gli stessi dal loro sito ufficiale, tutte le caratteristiche del nuovo sentiero intrapreso dalla band.
La curiosità di questo clip è che si sviluppa in un gioco, con cui sfidano i loro fans a riconoscere le 77 band rappresentate da una serie di emoticon. Il premio è sfizioso: l'accesso gratuito a tutti i loro concerti, per sempre!
Sicuri dell'impossibilità dell'operazione o abili agenti di mercato... ai posteri l'ardua sentenza!
Spazio aperto per tutti! Un luogo dove condividere notizie, consigli, recensioni, pensieri, progetti e musica! Il Concerto per un Amico attivo tutto l'anno! Vuoi diventare autore del blog? contattaci!
giovedì 29 gennaio 2015
lunedì 26 gennaio 2015
Shake it off
E' di certo il colpaccio di Taylor Swift, il pezzo perfetto per spopolare ovunque, un mix di elementi sapientemente mescolati per quella che è diventata una hit del panorama pop mondiale.
Con una produzione del genere, un video affidato nientemeno che Mark Romanek e i numeri che il suo passato da reginetta del country le garantisce, era un successo annunciato, così come era annunciata un'invasione di video con cover, reinterpretazioni e parodie, tipiche di un pezzo dalla melodia semplice e geniale.
Meno annunciata era la diffusione incredibile del video che vede un agente di polizia improvvisare un karaoke spassoso sulle note della canzone, immagini rubate e messe on line dagli stessi colleghi dell'agente, che in pochi giorni ha riportato il pezzo al successo iniziale!
Con una produzione del genere, un video affidato nientemeno che Mark Romanek e i numeri che il suo passato da reginetta del country le garantisce, era un successo annunciato, così come era annunciata un'invasione di video con cover, reinterpretazioni e parodie, tipiche di un pezzo dalla melodia semplice e geniale.
Meno annunciata era la diffusione incredibile del video che vede un agente di polizia improvvisare un karaoke spassoso sulle note della canzone, immagini rubate e messe on line dagli stessi colleghi dell'agente, che in pochi giorni ha riportato il pezzo al successo iniziale!
venerdì 23 gennaio 2015
L'unico
Su Focus.it si trova un'interessante galleria fotografica che raccoglie alcuni scatti rari ed importanti della storia.
Tra queste mi ha colpito questa che ritrae il varo di una nave tedesca nel 1936 al cospetto di Hitler.
Lo scatto immortala la folla impegnata in un collettivo saluto romano, saluto non condiviso da una sola persona, dalle braccia incrociate e dallo sguardo perplesso.
Si tratta di August Landmesser, iscritto al partito nazista ma sposato con una ragazza ebrea, in chiaro disaccordo con la dottrina del Fuhrer. Questo suo matrimonio gli costò lo stesso anno l'espulsione del partito e negli anni successivi la deportazione in un campo di lavoro. Non si tratta di una storia a lieto fine, in quanto la moglie rimase vittima in un campo di sterminio e lui morì pochi anni dopo arruolato a forza in un battaglione di disciplina.
Questo scatto però immortala il suo essere unico, magra ma immortale consolazione.
Tra queste mi ha colpito questa che ritrae il varo di una nave tedesca nel 1936 al cospetto di Hitler.
Lo scatto immortala la folla impegnata in un collettivo saluto romano, saluto non condiviso da una sola persona, dalle braccia incrociate e dallo sguardo perplesso.
Si tratta di August Landmesser, iscritto al partito nazista ma sposato con una ragazza ebrea, in chiaro disaccordo con la dottrina del Fuhrer. Questo suo matrimonio gli costò lo stesso anno l'espulsione del partito e negli anni successivi la deportazione in un campo di lavoro. Non si tratta di una storia a lieto fine, in quanto la moglie rimase vittima in un campo di sterminio e lui morì pochi anni dopo arruolato a forza in un battaglione di disciplina.
Questo scatto però immortala il suo essere unico, magra ma immortale consolazione.
lunedì 19 gennaio 2015
Credere
Ho imparato in questi giorni che tutti credono in qualcosa.
Anche la convinzione di non credere in nulla, paradossalmente significa credere in qualcosa, aggrapparsi ad una convinzione che giustifichi il proprio pensiero.
Il passo successivo è volerlo imporre agli altri, per poter trovare un appiglio comune che rafforzi la propria sicurezza, alleggerendo il peso dei propri dubbi.
Siamo noi a tracciare la strada che porta alla soluzione o al fallimento e nel farlo, troppo spesso, ci dimentichiamo chi siamo e come siamo arrivati a questo punto.
Anche la convinzione di non credere in nulla, paradossalmente significa credere in qualcosa, aggrapparsi ad una convinzione che giustifichi il proprio pensiero.
Il passo successivo è volerlo imporre agli altri, per poter trovare un appiglio comune che rafforzi la propria sicurezza, alleggerendo il peso dei propri dubbi.
Siamo noi a tracciare la strada che porta alla soluzione o al fallimento e nel farlo, troppo spesso, ci dimentichiamo chi siamo e come siamo arrivati a questo punto.
sabato 10 gennaio 2015
Thebuckle
Se si ama la musica quel tanto che basta per seguirne le evoluzioni negli anni, spaziando tra generi e culture diverse, non si può non accorgersi della ciclicità delle cose.
Come nelle mode, nei gusti e nell'arte, si è soggetti ad una ritualità fatta di riscoperte, contaminazioni, esplosioni e derive che ruotano attorno alla società che cambia meno rapidamente ma più radicalmente.
Per capirci, se ritornano i pantaloni a vita alta, il gusto per il vinile e le sonorità anni '70, difficilmente ritorneremo alle infinite ferie estive al mare, al boom economico e ai valori hippy.
Per questo motivo è molto più facile per noi, divoratori onnivori di musica, dannatamente convinti che la discriminazione (o pregiudizio) musicale sia un limite e non un vanto, restare sull'argine e veder passare i cadaveri degli Dei del momento, per poi vederli tornare con altre vesti e risalire la corrente per riconquistarsi la scena perduta.
Così il vecchio rock, nella sua deriva più ruvida ed estrema, cede alle lusinghe del progresso, dei suoni standard, della potenza esaltata ed appiattita dei trigger, mentre il figlio più fighetto, quell'indie che spesso strizzava l'occhio alle mode e si comportava da snob (per nulla dandy come direbbe Paolo Conte), torna alle origini, mettendo da parte i lustrini e riscopre il valore degli strumenti, dei suoni generati e non sostituiti.
Capità così che chi continua a picchiare sullo stesso tasto fregandosene dei vari cicli, si ritrivi nel posto giusto al momento giusto, come la camicia di flanella a quadretti che è rimasta sulle mie spalle come eredità dal tempo dei paninari, sfoggiata nell'era grunge, sopportata tra i nerd e oggi rilanciata dagli hipster... ma infondo da me indossata perchè mi piace.. punto.
Sopportando i periodi oscuri, cercando di mettere il naso fuori in mezzo ad un mondo spesso troppo distante, cambiando pelle e restando i soliti, oggi tornano due personaggi che di musica ne hanno fatta parecchia: Andrea e Maxim oggi sotto il nome di THEBUCKLE, ieri ex Kessler e soprattutto ex Unwelcome.
Cosa cambia? Molto e nulla.
In effetti a grandi linee il carattere, lo stile e l'atmosfera è la solita, anche i suoni non scendono a compromessi, tanto da trascinarti ai primi anni '90, a quando le cassette facevano ancora a pugni con i cd, soprattutto sui demo-tepe autoprodotti, prima di finire ko per sempre.
Non cambia la psichedelia dei riff insistenti e monotoni, fatti da poche note sapientemente inserite per martellare le meningi e farti desiderare un'apertura che arriva come una boccata d'ossigeno... insomma quel mondo a me tanto caro del crossover vecchio stampo. (vedi la traccia 4: Hold, bellissima!)
Oggi cambia tutto però, perchè il periodo è mutato, perchè stanno tornando i suoni sporchi e spesso anche le band di quegli anni. Alcuni cercano di inserirsi nello stile del momento, utilizzare la potenza effimera dei nuovi studi che li spalmano su dischi patinati come le ragazze da copertina, talmente belle da sembrare finte... Altri ripartono da dove avevano lasciato (vedi i Downset su tutti ), quasi riprendessero gli strumenti con tanto di polvere e valvole incrostate!
Questa volta i THEBUCKLE centrano il periodo, perchè a quanto detto si aggiungono fortissime tonalità stoner (il rifugio di ogni metallaro che non sopporta i modernismi), una ruvidità che è tipica di alcuni ambienti musicali oggi in crescita e soprattutto si offrono come alternativa ad un mondo che un po' comincia a puzzare e lo fanno senza sembrare un ripiego nostalgico, ma un nuovo incontro!
Il disco è ascoltabile su ROCKIT, mentre il video lo pubblico qui sotto:
Come nelle mode, nei gusti e nell'arte, si è soggetti ad una ritualità fatta di riscoperte, contaminazioni, esplosioni e derive che ruotano attorno alla società che cambia meno rapidamente ma più radicalmente.
Per capirci, se ritornano i pantaloni a vita alta, il gusto per il vinile e le sonorità anni '70, difficilmente ritorneremo alle infinite ferie estive al mare, al boom economico e ai valori hippy.
Per questo motivo è molto più facile per noi, divoratori onnivori di musica, dannatamente convinti che la discriminazione (o pregiudizio) musicale sia un limite e non un vanto, restare sull'argine e veder passare i cadaveri degli Dei del momento, per poi vederli tornare con altre vesti e risalire la corrente per riconquistarsi la scena perduta.
Così il vecchio rock, nella sua deriva più ruvida ed estrema, cede alle lusinghe del progresso, dei suoni standard, della potenza esaltata ed appiattita dei trigger, mentre il figlio più fighetto, quell'indie che spesso strizzava l'occhio alle mode e si comportava da snob (per nulla dandy come direbbe Paolo Conte), torna alle origini, mettendo da parte i lustrini e riscopre il valore degli strumenti, dei suoni generati e non sostituiti.
Capità così che chi continua a picchiare sullo stesso tasto fregandosene dei vari cicli, si ritrivi nel posto giusto al momento giusto, come la camicia di flanella a quadretti che è rimasta sulle mie spalle come eredità dal tempo dei paninari, sfoggiata nell'era grunge, sopportata tra i nerd e oggi rilanciata dagli hipster... ma infondo da me indossata perchè mi piace.. punto.
Sopportando i periodi oscuri, cercando di mettere il naso fuori in mezzo ad un mondo spesso troppo distante, cambiando pelle e restando i soliti, oggi tornano due personaggi che di musica ne hanno fatta parecchia: Andrea e Maxim oggi sotto il nome di THEBUCKLE, ieri ex Kessler e soprattutto ex Unwelcome.
Cosa cambia? Molto e nulla.
In effetti a grandi linee il carattere, lo stile e l'atmosfera è la solita, anche i suoni non scendono a compromessi, tanto da trascinarti ai primi anni '90, a quando le cassette facevano ancora a pugni con i cd, soprattutto sui demo-tepe autoprodotti, prima di finire ko per sempre.
Non cambia la psichedelia dei riff insistenti e monotoni, fatti da poche note sapientemente inserite per martellare le meningi e farti desiderare un'apertura che arriva come una boccata d'ossigeno... insomma quel mondo a me tanto caro del crossover vecchio stampo. (vedi la traccia 4: Hold, bellissima!)
Oggi cambia tutto però, perchè il periodo è mutato, perchè stanno tornando i suoni sporchi e spesso anche le band di quegli anni. Alcuni cercano di inserirsi nello stile del momento, utilizzare la potenza effimera dei nuovi studi che li spalmano su dischi patinati come le ragazze da copertina, talmente belle da sembrare finte... Altri ripartono da dove avevano lasciato (vedi i Downset su tutti ), quasi riprendessero gli strumenti con tanto di polvere e valvole incrostate!
Questa volta i THEBUCKLE centrano il periodo, perchè a quanto detto si aggiungono fortissime tonalità stoner (il rifugio di ogni metallaro che non sopporta i modernismi), una ruvidità che è tipica di alcuni ambienti musicali oggi in crescita e soprattutto si offrono come alternativa ad un mondo che un po' comincia a puzzare e lo fanno senza sembrare un ripiego nostalgico, ma un nuovo incontro!
Il disco è ascoltabile su ROCKIT, mentre il video lo pubblico qui sotto:
mercoledì 7 gennaio 2015
Estrazione dei negozianti di Farigliano
Giunge al termine la lotteria indetta dai negozianti di Farigliano per premiare i propri clienti.
Nelle ultime settimane, per ogni acquisto vi è stato dato un tagliandino e nei giorni scorsi è avvenuta l'estrazione. Qui trovate tutti i dettagli e l'elenco dei biglietti vincenti!
CLICCA QUI PER SCARICARE IL FILE PDF
Nelle ultime settimane, per ogni acquisto vi è stato dato un tagliandino e nei giorni scorsi è avvenuta l'estrazione. Qui trovate tutti i dettagli e l'elenco dei biglietti vincenti!
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martedì 6 gennaio 2015
Gelo e non gelo
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