sabato 13 marzo 2010

L'Osceno tra noi


Che bel paese.. ogni giorno sui giornali compaiono (a seconda dei proprietari) abitudinarie indiscrezioni sui simpaticissimi grumi di potere, siano essi politici, imprenditoriali, religiosi, sindacalisti, culturali ecc.. Si scopre, grazie al delizioso gioco “si, ma lui ha fatto peggio” che sono vivi e vegeti, più che mai, i nobilissimi valori della corruzione, del ricatto, degli intrecci tra questi poteri, attraverso percorsi ricchi di marciume insabbiato alla bellemmeglio. E torna alla ribalta la massoneria, i poteri che si autotutelano attraverso silenzi comprati, rintanandosi nei loro palazzi dorati all’esterno e marci dentro, per evitare che qualcuno ci sbirci dentro, per poi parlarne attraverso un’informazione spesso ridicola o di parte, difficilmente ponderata e onesta, che si scandalizza della parolaccia in tv e soprassiede su politici corrotti, senza morale e per nulla morigerati, puttanieri che vendono il paese a pezzi per colmare la loro impotenza umana, religiosi disposti a coprire peccati abnormi per non scoperchiare il pentolone sigillato dei loro privilegi, imprenditori incapaci, senza dignità, striscianti al potere e privi di ogni scrupolo, rappresentanti sociali che fanno gli interessi di tutti, tranne che dei loro assistiti e un valore artistico ormai svenduto per quattro proiettori scintillanti, due vallette prosperose e disponibili, qualche marchetta e uno share che ne giustifichi il valore commerciale, a discapito del sepolto valore culturale, rilegato ad orari impensabili, a tv a pagamento e a web-radio spesso introvabili. Non è populismo, ma a volte penso sia tristissima questa indifferenza con cui la gente risponde all’abitudine che ha stravolto il significato delle parole: “politico” ora è un insulto, “imprenditore” sinonimo di ladro, “artista” una derivazioni da prostituta se donna o raccomandato se uomo, “arte” come mezzo per raggiungere un profitto, “religioso” a seconda delle connotazioni geografiche può significare fondamentalista o membro di una casta intoccabile … Lasciamo stare discorsi di appartenenza politica o religiosa, ormai è abbastanza chiaro che la corsa è tra i meno peggio, ma sforziamoci almeno di schifarci di coloro i quali, pur ricoprendo una carica nobile, hanno saputo infangarne il nome e il merito.. questo è davvero osceno.

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