Se ne vanno due uomini che hanno dato tanto al cinema, ma che sopprattutto hanno regalato a noi tanti tanti sorrisi. Addio Mario Monicelli, addio Leslie Nielsen
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Non saprei dire cosa mi ha convito a guardare questo film, credo l’atmosfera che già dominava sulle prime immagini o quella colonna sonora folk-country-rock che non ti aspetti, ma fortunatamente mi sono concesso di vederlo, anzi, me lo ha concesso Tommy! In effetti non ho nemmeno capito cosa di questo film mi abbia conquistato, ma il tempo è volato ed è stato molto piacevole.
Si tratta di un film Norvegese, diretto dall’esordiente Rune Denstand Langlo, ambientato nel meraviglioso e desolante paesaggio artico, una sorta di road-movie senza nemmeno la strada, una storia che sembra scritta solo per giustificare le gesta di Jomar, improbabile eroe di questa avventura armato di motoslitta, 5 litri di alcool, sigarette e pesanti indumenti per resistere al freddo.
La trama si snoda attraverso il viaggio di Jomar verso nord, per incontrare suo figlio. In realtà, però, saranno i pazzeschi personaggi che incontra sulla sua strada a colorare il film, uomini e donne segnati da una vita immersi nella neve, nel freddo e nella solitudine. Personaggi affascinanti e disarmanti almeno quanto i paesaggi e le situazioni che Jomar si trova ad affrontare, con il fardello delle sue debolezze mentali, che ad ogni chilometro sembrano dissolversi, pur scontrandosi con situazioni paradossali ed imprevisti continui.
Nord è stato presentato al festival del cinema di Berlino 2009, aggiudicandosi pareri e riconoscimenti favorevoli. Indipendentemente da questo, almeno per me, è stato uno strano e piacevolissimo film!
Ancora una volta assistiamo impotenti alla violenza dei rifiuti.
Molti di noi sentono dentro il tipico ribollire di chi pensa di avere la o le soluzioni.
Molti di noi non capiscono e non possono capirne il perché.
Allora mi limito ad una considerazione: i grandi impianti inducono violenza, la raccolta differenziata confronto positivo, la riduzione dei rifiuti addirittura armonia!
Così mentre a Terzigno ci si prende a botte, nelle stesse ore, in altre Citta' d'Italia, le amministrazioni incontrano centinaia di cittadini, che escono di casa per partecipare ad assemblee nelle quali viene spiegato come mantenere correttamente separati gli scarti quotidiani.
È quello che accade a Saluzzo e Savigliano, a La Spezia o Gela, solo per citare tre esempi.
Sì, perché la raccolta differenziata, se fatta bene, magari direttamente sotto casa, con il cosiddetto porta a porta, costa qualche sacrificio, tipico di tutte quelle cose che richiedono un minimo di attenzione ed organizzazione, però di contro crea posti di lavoro per chi raccoglie e chi ricicla, dà un senso di ordine e pulizia, induce un comune senso civico: e la gente lo sa! Più dei loro stessi amministratori; i campani lo sanno; i napoletani lo sanno.
La raccolta differenziata è di tutti, non di pochi, come invece una discarica o un grande impianto.
La raccolta differenziata è una grande occasione di riscatto collettivo.
È per questo che la gente partecipa.
E poi, una volta organizzata bene la raccolta differenziata, la gente pretende di andare oltre.
Così comuni come Dogliani, Castagnole delle Lanze o Capannori o Novara o Salerno si impegnano per la riduzione dei rifiuti.
E su questo tema scattano valori come l'armonia, la solidarietà, il rispetto. Valori che non sono solo stampati su pagine di libri nascosti in qualche biblioteca, ma sono reali e in continua espansione.
Anche a Napoli i rifiuti hanno un altro volto, un altro valore che non sia quello della violenza, della protesta da un lato e dell'imposizione per decreti dall'altra. I rifiuti a Napoli hanno il volto dell'associazione Bidonville che ha dato vita alla rete dell'usato, che riunisce più di 4000 operatori della riparazione e del riuso in tutta Italia, hanno il volto della creatività dei Capone Bungt Bangt, che insegnano ai ragazzi, come un rifiuto possa diventare uno strumento musicale e ci fanno ballare.
Promuovere la raccolta differenziata e la riduzione dei rifiuti significa creare posti di lavoro, con un rapporto di circa 7 a 1 rispetto allo smaltimento in discarica di una stessa quantità di immondizia: e con questi dati, in questo periodo di crisi, non ci sarebbe nessuna protesta!
Roberto CAVALLO
Presidente ERICA (www.cooperica.it)
Presidente AICA (www.envi.info)
Consigliere ACR+ (www.acrplus.org)