venerdì 9 settembre 2011

I 10 Metallamenti


Gli Atroci non sono mai nati, Gli Atroci sono sempre esistiti!
Inizia così la storia di questa band oramai storica.
Non aggiungo altro, anche perchè hanno un bel sito dove tutto (e anche di più) viene spiegato e presentato.
Vengono definiti per eccellenza, la band metal più demenziale del panorama italiano, e credo che ne abbiano tutto il diritto. Dopotutto è cosa abbastanza rara trovare una formazione del genere.
Il Metal è un genere di nicchia (sempre meno), una branca de rock che seduce spesso gli adolescenti, attratti dalla rabbia delle canzoni e dall'attitudine delle band. Poi ci si appassiona e si ammira la tecnica, la ricerca dei suoni, i testi, le vocalità ecc..
Oggi il metal rivive una nuova primavera dopo gli anni in cui il grunge, il crossover e le contaminazioni con il rap, lo avevano relegato a genere "datato". Nonostante ciò, questo genere è sempre rispettato, grazie soprattutto ad alcune band storiche che hanno fatto la storia del rock e continuano a portare altissima la bandiera nera dell'heavy.
Nell'ultimo decennio le cose sono cambiate, la tecnologia e la tecnica ha permesso nuove mescolanze e una ventata di rinnovamenti (sempre meno originali ahimè) che conquistano gli amanti del punk, dell'hardcore, del metal tradizionale e dei tanti generi che oggi si mescolano in un disco "metal" o 'newmetal'.
Si è quindi un po' persa l'attitudine tradizionale che il buon Metallaro doveva avere qualche stagione fa, quando il genere richiedeva requisiti ben precisi, dall'abbigliamento alla gestualità, dagli argomenti allo stile.
Gli Atroci si rifanno a questo mondo, caricandolo degli eccessi e delle forzature che rendono assurdo tutto questo panorama, una forma di rispettosa e divertente parodia, che a volte risulta fin un po' maliconica (almeno per me).
Certo una cosa i metallari di ieri e di oggi non l'hanno persa: la propensione all'autocelebrazione.
E' molto frequente (spesso troppo) la tendenza a snobbare il resto dell'universo musicale, nella convinzione che l'estremizzare i propri ascolti, escludendo altri generi e artisti, sia sinonimo di integrità e coerenza, con il conseguente impoverimento del proprio background acustico, e, lasciatemelo dire, con una dilagante ignoranza ed ingenuità musicale.
Tutti questi elementi li si trova in questa antologia del metallo: i dieci metallamenti, un modo dissacrante di celebrare il lato più duro del rock, e un buon modo di ricordarsi che per apprezzare una cosa, la si deve conoscere bene, ma si deve anche poterla paragonare!

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