A113 Sembra un semplice codice, ma da qualche tempo in alcuni ambienti se ne parla molto.
Tra mito e realtà, l'inserimento di simboli, numeri, suoni o immagini all'interno di film, dipinti o canzoni hanno fatto la fortuna di complottisti, ricercatori e curiosi.
Dietro questi "inserimenti" si nascondono spesso banali coincidenza ma qualche volta le cose vengono ben pianificate per i motivi più disparati.
Il fascino del messaggio occulto è quello più avvincente, ed è noto quanto questo sistema venga adottato come esca per catturare l'attenzione dei più curiosi e far quindi parlare dell'opera che lo cela.
Così, dietro a grandi tesi complottistiche si nascondono semplici porta fortuna, citazioni più o meno colte, riferimenti a date o personaggi che hanno ispirato gli autori o più tristemente farlocche operazioni commerciali.
A113 è un codice che compare con una certa ricorrenza in molte opere della Disney, in particolare nel suo comparto più tecnologico: la Pixar.
La "scoperta" ha scatenato il web, inondato da molteplici spiegazioni comprensive di contorti riferimenti biblici, di oscure voci sugli Illuminati e di ogni genere di traduzione di questo fantomatico messaggio cifrato, tanto da attirare l'attenzione dagli stessi interessati che, puntualmente, hanno svelato il mistero.
A113 è un banale riferimento alla classe dell'California Institute of Arts, dove molti dei grafici impegnati nelle animazioni hanno studiato. Quando uno di questi grafici necessitava di numeri e cifre per realizzare un codice, una targa o una semplice scritta, ecco utilizzare A113 come firma celebrativa della propria provenienza didattica.
Sicuramente questo non basterà ai tanti indagatori dell'occulto, anzi, parrà una pezza al mistero svelato, eterno circolo vizioso e fonte di nutrimento di ogni complotto che si rispetti.
Ciò non toglie che a me restino dubbi inquietanti, domande pressanti che resteranno ad infestare le mie certezze: Chi ha passato tanto tempo alla ricerca di questi segnali? Perchè? ...ma soprattutto... niente di meglio da fare?
Spazio aperto per tutti! Un luogo dove condividere notizie, consigli, recensioni, pensieri, progetti e musica! Il Concerto per un Amico attivo tutto l'anno! Vuoi diventare autore del blog? contattaci!
sabato 31 maggio 2014
mercoledì 28 maggio 2014
Gemelli di palco
La somiglianza che accomuna Will Ferrell e Chad Smith è impressionante. Nonostante i sei anni di differenza e la loro provenienza, i due sembrano fratelli, anzi gemelli.
Su questo si è spesso ironizzato in USA, dopotutto godono entrambi di un grande successo cosa che li ha spesso portati a citarsi.
Il primo è un attore famoso, produttore cinematografico e comico rinomato, il secondo musicista di spessore, più precisamente batterista dei Red Hot Chili Peppers.
A metterli a confronto ci ha pensato il Tonight Show Starring Jimmy Fallon, intervistando contemporaneamente due Chad Smith o se preferite due Will Ferrell nei panni di Chad Smith...
Insomma ... fate voi!
Su questo si è spesso ironizzato in USA, dopotutto godono entrambi di un grande successo cosa che li ha spesso portati a citarsi.
Il primo è un attore famoso, produttore cinematografico e comico rinomato, il secondo musicista di spessore, più precisamente batterista dei Red Hot Chili Peppers.
A metterli a confronto ci ha pensato il Tonight Show Starring Jimmy Fallon, intervistando contemporaneamente due Chad Smith o se preferite due Will Ferrell nei panni di Chad Smith...
Insomma ... fate voi!
venerdì 23 maggio 2014
Gli sport nazionali
Eccoci alle prese con alcuni dei nostri sport preferiti:
Campagna elettorale per le Europee: sfida tra sconosciuti che si insultano evitando temi impopolari ma fondamentali, con l'obiettivo di prendere voti per dimostrare il proprio peso politico, dimenticandosi che il vero campo da gioco è il Parlamento Europeo dove bisognerebbe arrivare con dei progetti comuni e con persone COMPETENTI.
Piagnisteismo: disciplina con decine di categorie, il cui scopo è lamentarsi di tutto senza mai valutare le proprie colpe. Si vince individuando un colpevole a cui attribuire i propri mali.
Ipocriticismo: disciplina professionistica nella politica e diffusissima a livello amatoriale, in cui ci si sfida su tematiche ricorrenti proclamando soluzioni ed evitando di agire. I fuoriclasse di questo sport riescono addirittura ad agire nella direzione opposta alle intenzioni proclamate.
Disillusionismo: disciplina moderna ma dalla diffusione virale, praticata fondamentalmente dalla popolazione che, allenata ad ogni tipo di promessa mai mantenuta, deve dimostrarsi impermeabile ad ogni forma di fiducia.
Falso indignazionizmo: disciplina in cui gli Italiani eccellono. Si prende uno scandalo, lo si sbandiera ai quattro venti e nel minor tempo possibile lo si dimentica, rimettendo in gioco tutti i protagonisti e sdoganando i loro comportamenti. I giocatori di questa disciplina diventano spesso campioni di quella precedente.
Buon divertimento e vinca il migliore!
La finale del torneo è prevista per il 25 maggio, nel frattempo ne vedremo delle belle!
Campagna elettorale per le Europee: sfida tra sconosciuti che si insultano evitando temi impopolari ma fondamentali, con l'obiettivo di prendere voti per dimostrare il proprio peso politico, dimenticandosi che il vero campo da gioco è il Parlamento Europeo dove bisognerebbe arrivare con dei progetti comuni e con persone COMPETENTI.
Piagnisteismo: disciplina con decine di categorie, il cui scopo è lamentarsi di tutto senza mai valutare le proprie colpe. Si vince individuando un colpevole a cui attribuire i propri mali.
Ipocriticismo: disciplina professionistica nella politica e diffusissima a livello amatoriale, in cui ci si sfida su tematiche ricorrenti proclamando soluzioni ed evitando di agire. I fuoriclasse di questo sport riescono addirittura ad agire nella direzione opposta alle intenzioni proclamate.
Disillusionismo: disciplina moderna ma dalla diffusione virale, praticata fondamentalmente dalla popolazione che, allenata ad ogni tipo di promessa mai mantenuta, deve dimostrarsi impermeabile ad ogni forma di fiducia.
Falso indignazionizmo: disciplina in cui gli Italiani eccellono. Si prende uno scandalo, lo si sbandiera ai quattro venti e nel minor tempo possibile lo si dimentica, rimettendo in gioco tutti i protagonisti e sdoganando i loro comportamenti. I giocatori di questa disciplina diventano spesso campioni di quella precedente.
Buon divertimento e vinca il migliore!
La finale del torneo è prevista per il 25 maggio, nel frattempo ne vedremo delle belle!
martedì 20 maggio 2014
Jonny ti riconosco appena...
Esistono canti che attraversano le ere, intonati da migliaia di uomini e che hanno musicato grandi e terribili eventi.
Johnny I Hardly Knew Ye, è un canto irlandese, tramandato a voce, le cui origini si perdono nel tempo, ma la cui melodia è rimasta intatta nei secoli.
Sono centinaia le versioni che si trovano nella storia e tantissimi i testi che si ispirano ad essa.
La prima, anche se mai ufficializzata, è When Johnny Comes Marching Home, canzone popolare Statunitense risalente al periodo seccessionista del 1865.
Divenne un classico nei primi dei '900 con la ricorrente modifica del testo, riadattato alle guerre in corso o ad eventi bellici più generici, spesso stravolgendone l'intenzione.
Nel 1975 furono i Clash di Joe Strummer a inciderne una versione punk-rock, intitolata English Civil War, palesemente rivolta alla contestata ascesa delle forze politiche di estrema destra in Inghilterra.
Nel 1991 i Guns n'Roses la citarono nell'intro della bellissima Civil War.
Esplosiva fu invece la versione dei Dropkick Murphys, formazione Americana di marcata provenienza Irlandese che si attenne al titolo e al testo originale.
Ecco alcune versioni che l'hanno caratterizzata nel corso degli anni:
Johnny I Hardly Knew Ye, è un canto irlandese, tramandato a voce, le cui origini si perdono nel tempo, ma la cui melodia è rimasta intatta nei secoli.
Sono centinaia le versioni che si trovano nella storia e tantissimi i testi che si ispirano ad essa.
La prima, anche se mai ufficializzata, è When Johnny Comes Marching Home, canzone popolare Statunitense risalente al periodo seccessionista del 1865.
Divenne un classico nei primi dei '900 con la ricorrente modifica del testo, riadattato alle guerre in corso o ad eventi bellici più generici, spesso stravolgendone l'intenzione.
Nel 1975 furono i Clash di Joe Strummer a inciderne una versione punk-rock, intitolata English Civil War, palesemente rivolta alla contestata ascesa delle forze politiche di estrema destra in Inghilterra.
Nel 1991 i Guns n'Roses la citarono nell'intro della bellissima Civil War.
Esplosiva fu invece la versione dei Dropkick Murphys, formazione Americana di marcata provenienza Irlandese che si attenne al titolo e al testo originale.
Ecco alcune versioni che l'hanno caratterizzata nel corso degli anni:
sabato 17 maggio 2014
mercoledì 14 maggio 2014
King, Ramones e Pet Sematary
La passione di Stephen King per la musica non è un segreto, traspare da quasi ogni suo romanzo, attraverso citazioni frequenti fin dalle note dell'autore.
Tra le tante band di cui è fan compaiono i Ramones, più volte ricordati in alcuni suoi racconti e reclutati nel 1989 per la colonna sonora del film Pet Sematary.
Questo film, diretto dalla regista Mary Lambert, una delle pochissime donne di successo nel mondo dell'horror, è tratto dall'omonimo romanzo di King, pubblicato nel 1983.
I Ramones vengono inclusi nella colonna sonora viste le citazioni sul romanzo e, secondo alcuni, su stesso consiglio dell'autore che, come in tanti altri film tratti dalle sue opere, si ritaglia un piccolo cameo in cui comparire (qui fa il prete!).
I brani utilizzati per il film sono due ed entrambi diventeranno icone per la band, pur non godendo di una buona nascita.
Innanzitutto vennero inclusi nel disco Brain Drain, l'ultimo realizzato con Dee Dee Ramone al basso (poi sostituito da C.J. Ramone), pubblicato tra grandi contrasti interni alla band e accompagnato dalle tante voci di un probabile scioglimento.
Pet Sematary venne inoltre accolta polemicamente, tanto da essere candidata ai Razzie Award come peggior brano originale del 1989!
Anche il film non venne esaltato dalla critica, ma divenne un successo internazionale, esattamente come la la canzone omonima in linea con il romanzo ispiratore: il successo arriva dopo l'affossamento iniziale... coincidenza?
Il video, sempre in stile Ramones, è stato realizzato in un cimitero, con la band che suona in una fossa, come a scimmiotare se stessa e le voci che li volevano finiti.
Fortunatamente questo cimitero era vivente, e tutti i protagonisti che vi hanno "soggiornato", sopravviveranno in eterno attraverso le loro opere!
sabato 10 maggio 2014
Scambiati per... stranieri!
Non ho ben capito, in questa campagna elettorale per le Europee, a chi si riferiscano i nostri partiti.
Da un lato non riesco a comprendere a quale Europa facciano riferimento e dall'altra a quali cittadini pensino di parlare.
A sentirli, in gran parte, ci parlano di un'Europa "oppressore" o comunque distante dai nostri bisogni, insensibile alle nostre tematiche e guidata da ipotetici"Poteri forti".
Forse bisognerebbe ricordarsi che abbiamo voluto NOI un'Europa così, sostenendo ogni fase che l'ha realizzata, senza MAI saper riconoscere con tempismo gli aspetti che ci hanno penalizzato.
Dovremmo ricordarci che questa "nemica" noi l'affrontiamo con tutti gli scarti della nostra politica nazionale, silurati eccellenti e incompetenti clamorosi, spesso incapaci addirittura di comunicare con gli altri parlamentari. Forse bisognerebbe ricordare che siamo uno dei Paesi meno partecipi alla sua vita politica e che non abbiamo uno straccio di progetto da perseguire, che ci presentiamo divisi su ogni tematica (esclusa il made in Italy, giusto per giustificare la nostra presenza..) e che puntualmente veniamo divorati da chi, Germania in testa, ha capito che in Europa ci si presenta uniti e con idee lungimiranti.
A sentirli, in gran parte, si rivolgono a noi con un programma fatto di lamentele e richieste, tematiche legate allo scontro tra partiti e naturalmente una gara a scaricare ogni responsabilità a questa Europa DA CAMBIARE.
Probabilmente si pensa che l'elettore italiano sia completamente deficiente e che non si renda conto che:
-Chiediamo all'Europa una legge sull'Immigrazione che noi stessi non siamo in grado di proporre.
-Chiediamo una legge sugli armamenti quando non simo in grado nemmeno di capire l'utilità dei nostri investimente (vedi F35).
-Chiediamo fiducia quando puntualmente i soldi che arrivano da Bruxell spariscono nelle paludi della nostra burocrazia, senza tra l'altro risolvere i problemi per i quali vengono stanziati.
-Chiediamo rispetto quando siamo stati incapaci di affrontare una sola riforma seria e definitiva per quasi 30 anni!
-Chiediamo credito quando ad ogni appello di regolarizzare i bilanci la nostra unica strategia è stata quella di aumentare le tasse, aumentare le spese e piangerci addosso.
Insomma: siate onesti cari candidati, rivolgetevi alle persone con rispetto, parlandoci di problematiche comunitarie, tralasciando i soliti proclami e le solite dispute interne.
Magari ammettiamo di aver NOI scambiato l'Europa per quello che non è, regalandoci così la speranza di affrontarla nella giusta maniera traendone i vantaggi che ci spettano, tanto per giustificare l'importanza del voto che ci chiedete!
Dopotutto state parlano a chi vi ha già votati, vi ha permesso di diventare quello che siete e vi ascolta senza sforzarsi di mettere in discussione le vostre affermazioni. Abbiamo tutti le nostre responsabilità, non vergognatevi dunque di ammettere le vostre, infondo siamo Italiani, non siamo mica... stranieri!
Da un lato non riesco a comprendere a quale Europa facciano riferimento e dall'altra a quali cittadini pensino di parlare.
A sentirli, in gran parte, ci parlano di un'Europa "oppressore" o comunque distante dai nostri bisogni, insensibile alle nostre tematiche e guidata da ipotetici"Poteri forti".
Forse bisognerebbe ricordarsi che abbiamo voluto NOI un'Europa così, sostenendo ogni fase che l'ha realizzata, senza MAI saper riconoscere con tempismo gli aspetti che ci hanno penalizzato.
Dovremmo ricordarci che questa "nemica" noi l'affrontiamo con tutti gli scarti della nostra politica nazionale, silurati eccellenti e incompetenti clamorosi, spesso incapaci addirittura di comunicare con gli altri parlamentari. Forse bisognerebbe ricordare che siamo uno dei Paesi meno partecipi alla sua vita politica e che non abbiamo uno straccio di progetto da perseguire, che ci presentiamo divisi su ogni tematica (esclusa il made in Italy, giusto per giustificare la nostra presenza..) e che puntualmente veniamo divorati da chi, Germania in testa, ha capito che in Europa ci si presenta uniti e con idee lungimiranti.
A sentirli, in gran parte, si rivolgono a noi con un programma fatto di lamentele e richieste, tematiche legate allo scontro tra partiti e naturalmente una gara a scaricare ogni responsabilità a questa Europa DA CAMBIARE.
Probabilmente si pensa che l'elettore italiano sia completamente deficiente e che non si renda conto che:
-Chiediamo all'Europa una legge sull'Immigrazione che noi stessi non siamo in grado di proporre.
-Chiediamo una legge sugli armamenti quando non simo in grado nemmeno di capire l'utilità dei nostri investimente (vedi F35).
-Chiediamo fiducia quando puntualmente i soldi che arrivano da Bruxell spariscono nelle paludi della nostra burocrazia, senza tra l'altro risolvere i problemi per i quali vengono stanziati.
-Chiediamo rispetto quando siamo stati incapaci di affrontare una sola riforma seria e definitiva per quasi 30 anni!
-Chiediamo credito quando ad ogni appello di regolarizzare i bilanci la nostra unica strategia è stata quella di aumentare le tasse, aumentare le spese e piangerci addosso.
Insomma: siate onesti cari candidati, rivolgetevi alle persone con rispetto, parlandoci di problematiche comunitarie, tralasciando i soliti proclami e le solite dispute interne.
Magari ammettiamo di aver NOI scambiato l'Europa per quello che non è, regalandoci così la speranza di affrontarla nella giusta maniera traendone i vantaggi che ci spettano, tanto per giustificare l'importanza del voto che ci chiedete!
Dopotutto state parlano a chi vi ha già votati, vi ha permesso di diventare quello che siete e vi ascolta senza sforzarsi di mettere in discussione le vostre affermazioni. Abbiamo tutti le nostre responsabilità, non vergognatevi dunque di ammettere le vostre, infondo siamo Italiani, non siamo mica... stranieri!
giovedì 8 maggio 2014
Fantasmi immobili
Ha suscitato molta curiosità la strana vicenda della John Lawson House, vecchia abitazione di New York la cui veranda è spesso affollata da manichini.
A quanto pare non si riesce a risalire ai proprietari della casa e i vicini giurano di non aver mai notato nessuno intento a sistemare gli ospiti, nonostante questi risultino continuamente arricchiti da abiti e da numerosi dettagli.
Tra le tante spiegazioni più o meno plausibili, la più macabra sembra voler collegare questo fenomeno ad un vecchi incidente avvenuto nei pressi di una stazione ferroviaria, a poca distanza dalla vecchia abitazione, in cui persero la vita oltre venti persone.
sabato 3 maggio 2014
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