Dall'Impero Romano a Roma Ladrona, da Roma Capitale a Mafia Capitale, la città italiana per eccellenza ha sempre vissuto nel regno del potere.
Nonostante la bellezze che la domina e la storia che sgorga da ogni suo vicolo, Roma resta e resterà la terra di conquista per ogni affamato di potere e quanto si legge in queste settimane sulle vicende che ne coinvolgono i protagonisti, non fa che confermarlo.
Certo sarebbe un errore imputare alla nostra capitale ogni colpa, basta guardarsi attorno per rendersi conto che per tutta l'Italia il malaffare si è diffuso come un edera, capace di creare nuove radici in ogni fazzoletto di terra in cui si semini un'affare.
Vedere però un tale degrado morale, con una connivenza talmente scontata da non suscitare più nemmeno sdegno, proprio dove le istituzioni hanno sede, ad un passo da S.Pietro, tra le meraviglie di una storia millenaria, divorata senza pietà da personaggi quasi grotteschi, è avvilente.
Intendiamoci, lo è ovunque, ma la mancanza di ogni remora morale, in una città che ha ospitato alcuni personaggi tra i più grandi al mondo, riduce ogni ruberia ad un fastidioso e insolente imbrattamento.
La città eterna non può diventare un paradiso per gangster irriducibili e chiunque ha permesso ciò è al loro livello. Ci sono amministratori a Roma da decenni, sempre gli stessi, che se non si sono accorti di nulla sono i peggiori incompetenti della storia, e se hanno chiuso un occhio sono semplicemente: complici.
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