Spazio aperto per tutti! Un luogo dove condividere notizie, consigli, recensioni, pensieri, progetti e musica! Il Concerto per un Amico attivo tutto l'anno! Vuoi diventare autore del blog? contattaci!
venerdì 28 maggio 2010
Mangiuma!
Come suggerisce la locandina, domenica parte l'avventura di Gian Luca e Mariella nella loro nuova veste di ristoratori! Per chi non lo sapesse Gian Luca è il presidente del Concerto per un Amico, colui che ha guidato la nostra manifestazione negli ultimi anni, con sacrificio e tanto entusiasmo. Ora con lo stesso spirito si appresta a dare una sterzata alla propria vita, coronando un sogno che, credo, sia nato anche grazie all'eperienza accumulato in anni di attività all'interno della nostra associazione. Tutto lo staff si unisce al coro per un grande in bocca al lupo, certi delle capacità e della determinazione di Gian e Mariella. Per chi ci sarà, l'appuntamento è a domenica 30 per l'inaugurazione, metre dalla prossima settimana possiamo iniziare a combinare delle gastronomiche escursioni in montagna!!
giovedì 27 maggio 2010
"SAGGIO SCALA DEL RE"
Domenica 13 giugno ci sara' il saggio della "scala del re" con il seguente programma:
dalle 16 alle 18.30 i concerti per le vie del paese con le band di musica d'insieme, gli allievi e i bimbi di musica gioco
dalle 19 alle 20 aperitivo con il coro della "scala del re"
dalle 21.30 concerto degli insegnanti con una rappresentanza degli allievi di canto dei livelli avanzati.
Durante tutta la manifestazione avra' luogo il primo "mercato musicale" dove potrai esporre, vendere e comprare strumenti, dischi usati e tutto cio' che riguarda la musica. (per esporre tel 393.1011386 oppure info@marcobiaritz.it)
Servizio ristorazione curato da Baladin e Proloco
L'evento e' organizzato da "LA SCALA DEL RE", Il comune di Piozzo, La proloco, Le Baladin e Fuoritempo (Cuneo)
Fate girare la voce!!!!
mercoledì 26 maggio 2010
"Il problema non è quanto aspetti,ma chi aspetti"
...287 pagine lette in meno di cinque ore...non so se rappresenta un record, ma forse per me lo è... le 287 pagine sono quelle del libro "IL GIORNO IN PIU' " di Fabio Volo, penultimo lavoro di un piccolo grande talento narrativo (piccolo solo per il numero di libri fin'ora scritti!!!)... le meno di cinque ore sono quelle ritagliate da un lunedì di ferie, trascorso tra un tuffo, una corsa sulla spiaggia con mio figlioccio, un sonnellino sulla sdraio e un viaggio di due ore in treno per tornare a casa (si, perchè anche nel 2010 si può ancora viaggiare in treno...del resto leggere in macchina sarebbe stato molto più scomodo!!!).
La storia narrata è di quelle che un po' ci fanno sognare, quelle in cui accendi il cervello sulla modalità "FILM" e provi a pensare alle storie che hai vissuto o stai vivendo e a vedere se mai avresti potuto o potresti vivere anche tu una storia simile...i protagonisti sono Giacomo e Michela,i due si incontrano, si guardano, si vivono e si sognano senza mai conoscersi per davvero, fanno solo lo stesso tragitto in tram...ogni giorno...poi il destino mescola le carte, la loro vita insieme diventa reale, attraverso le pagine di una città, New York, descritta minuziosamente ed in ogni sua sfumatura, ma a questa storia, quasi per gioco, viene imposta una scadenza, come per il latte fresco...così i due ragazzi decidono di provare a viversi ed amarsi incondizionatamente, senza dubbi, incertezze e domande da porsi, senza la paura di esagerare e senza domande sul futuro...ma solo fino all'ultimo giorno prestabilito...purtroppo, per un evento brusco e improvviso, la loro storia e la loro magia devono terminare con un giorno d'anticipo...Michela e Giacomo si lasciano, come d'accordo, e si perdono ognuno nella vecchia vita, ma il desiderio di quel giorno perso, di quel giorno in più ancora da vivere, li riavvicina...poi, di nuovo una lunga pausa...e poi per sempre...
...di certo i due protagonisti non potevano sapere d'essersi sempre aspettati, ma hanno sicuramente capito d'essersi trovati.
Il libro è romantico, appassionato, semplice, lineare, divertente e spiritoso, come Fabio Volo sa essere...forse per alcuni sarà scontato o troppo sdolcinato??? ...ci aiuta a volare con la fantasia e a pensare che a volte i sogni possono diventare reali...certo,è solo un libro, ma cosa ci costa chiudere gli occhi e provare a crederlo?!?!?
La storia narrata è di quelle che un po' ci fanno sognare, quelle in cui accendi il cervello sulla modalità "FILM" e provi a pensare alle storie che hai vissuto o stai vivendo e a vedere se mai avresti potuto o potresti vivere anche tu una storia simile...i protagonisti sono Giacomo e Michela,i due si incontrano, si guardano, si vivono e si sognano senza mai conoscersi per davvero, fanno solo lo stesso tragitto in tram...ogni giorno...poi il destino mescola le carte, la loro vita insieme diventa reale, attraverso le pagine di una città, New York, descritta minuziosamente ed in ogni sua sfumatura, ma a questa storia, quasi per gioco, viene imposta una scadenza, come per il latte fresco...così i due ragazzi decidono di provare a viversi ed amarsi incondizionatamente, senza dubbi, incertezze e domande da porsi, senza la paura di esagerare e senza domande sul futuro...ma solo fino all'ultimo giorno prestabilito...purtroppo, per un evento brusco e improvviso, la loro storia e la loro magia devono terminare con un giorno d'anticipo...Michela e Giacomo si lasciano, come d'accordo, e si perdono ognuno nella vecchia vita, ma il desiderio di quel giorno perso, di quel giorno in più ancora da vivere, li riavvicina...poi, di nuovo una lunga pausa...e poi per sempre...
...di certo i due protagonisti non potevano sapere d'essersi sempre aspettati, ma hanno sicuramente capito d'essersi trovati.
Il libro è romantico, appassionato, semplice, lineare, divertente e spiritoso, come Fabio Volo sa essere...forse per alcuni sarà scontato o troppo sdolcinato??? ...ci aiuta a volare con la fantasia e a pensare che a volte i sogni possono diventare reali...certo,è solo un libro, ma cosa ci costa chiudere gli occhi e provare a crederlo?!?!?
martedì 25 maggio 2010
Pazzo mondo
C’è un po’ di confusione dietro questo bellissimo pezzo che porta il nome di Mad World.
Viene pubblicato nel 1982 dai Tears For Fears, primo singolo del disco The Hurting, versione tipicamente anni ’80 dai colori decisamente diversi dalle versioni riproposte nel tempo.
Nonostante il successo riscosso con la prima uscita, la versione originale (scritta da Roland Orzabal e cantata dal bassista Curt Smith) fu soppiantata nella memoria popolare dal rifacimento di Gary Jules, composto assieme all’amico M.Andrews nel 2001, come colonna sonora del film Donnie Darko. Da quel momento il brano è stato adottato da un’infinità di serial televisivi, di spot pubblicitari e di altri film. L’arrangiamento di Andrews, semplicistico e cupo, assieme alla voce di Jules, è stato spesso attribuito ai Rem, errore nemmeno troppo grossolano, visto la somiglianza di stile e tonalità. In realtà M.Stipe e soci non hanno mai inciso questa cover, e per quanto mi risulta, non l’hanno mai nemmeno proposta nei live.
E’ curioso vedere la metamorfosi di questa canzone, che, a seconda degli interpreti cambia vesti pur mantenendo un legame forte con l’atmosfera suggerita dal del testo. Sono tante le cover riproposte, ultima quella contenuta in Heart di Elisa, rivisitata in chiave rock, con tanto di solo centrale, per non parlare della ruvida versione degli Evergreen Terrace o nella potentissima metallizzazione dei Zonaria.. ma ce ne sono almeno altre 20 versioni!
Insomma, prendetela come volete, ma resta sempre una bella canzone in un pazzo mondo.
Viene pubblicato nel 1982 dai Tears For Fears, primo singolo del disco The Hurting, versione tipicamente anni ’80 dai colori decisamente diversi dalle versioni riproposte nel tempo.
Nonostante il successo riscosso con la prima uscita, la versione originale (scritta da Roland Orzabal e cantata dal bassista Curt Smith) fu soppiantata nella memoria popolare dal rifacimento di Gary Jules, composto assieme all’amico M.Andrews nel 2001, come colonna sonora del film Donnie Darko. Da quel momento il brano è stato adottato da un’infinità di serial televisivi, di spot pubblicitari e di altri film. L’arrangiamento di Andrews, semplicistico e cupo, assieme alla voce di Jules, è stato spesso attribuito ai Rem, errore nemmeno troppo grossolano, visto la somiglianza di stile e tonalità. In realtà M.Stipe e soci non hanno mai inciso questa cover, e per quanto mi risulta, non l’hanno mai nemmeno proposta nei live.
E’ curioso vedere la metamorfosi di questa canzone, che, a seconda degli interpreti cambia vesti pur mantenendo un legame forte con l’atmosfera suggerita dal del testo. Sono tante le cover riproposte, ultima quella contenuta in Heart di Elisa, rivisitata in chiave rock, con tanto di solo centrale, per non parlare della ruvida versione degli Evergreen Terrace o nella potentissima metallizzazione dei Zonaria.. ma ce ne sono almeno altre 20 versioni!
Insomma, prendetela come volete, ma resta sempre una bella canzone in un pazzo mondo.
venerdì 21 maggio 2010
mercoledì 19 maggio 2010
ZIBBA & ALMALIBRE "UNA CURA PER IL FREDDO" tour 2010
Inizierà a giorni il tour di ZIBBA & ALMALIBRE "UNA CURA PER IL FREDDO", ultimo lavoro del cantautore ligure e della sua band, quindi preparatevi che ci sarà da cantare e ballare per tutti.
Qui di seguito le date del tour:
- 22 maggio "ISOLA RITROVATA" Alessandria
- 26 maggio "CASA 139" Milano
- 27 maggio "DIAVOLO ROSSO" Asti
- 28 maggio "FALO'" Lesegno (CN)
- 29 maggio "RAINDOGS" Savona
- 8 giugno "MUSIC 4 PEACE" Genova
- 13 giugno "MIRABIGLIA" Fossano (CN)
- 17 giugno "VALLEPONCI" Finale Ligure (SV)
- 29 giugno "GAIA" Bene Vagienna (CN)
- 7 luglio "MERCU EN PIASA" Mondovì (CN)
- 23 luglio "SINTONIE ROCK FESTIVAL" Torino Lingotto
- 24 luglio "FESTIVAL" Cengio (SV)
- 31 luglio "CIANZERBO FESTIVAL" Imperia
- 1 agosto "MOBY DICK" Pogliola (CN)
- 2 agosto "LA BODEGUITA DELLA PLAYA" Andora (SV)
- 7 agosto "VIDEO BOX" Genova
- 30 agosto "GHIRONDA FESTIVAL" Otranto (LE)
- 31 agosto "GHIRONDA FESTIVAL" Grottaglie (TA)
- 1 settembre "GHIRONDA FESTIVAL" Grottaglie (TA)
- 2 settembre "GHIRONDA FESTIVAL" Bari
che altro dire...
NON MANCATE!!!
martedì 18 maggio 2010
Genio e Pazzia…
Si chiama Zach Hill, classe 1979 ed è un batterista. Questa è l’unica cosa razionale che, per quanto ne so, si possa dire di questo musicista le cui opere, almeno personalmente, reputo contese tra genio e follia. Ho ascoltato due dischi degli Hella, band in cui milita questo marziano delle bacchette, ma non ne sono mai arrivato alla fine. Eppure qualcosa di lui mi colpisce. Forse il suo modo interpretare la ritmica al di fuori da ogni schema. Forse per il suo stile puramente “nervo”. Forse perché alcune cose che non riusciamo a capire, o le liquidiamo, o ci affascinano.
Dubito che molti conoscano gli Hella (di cui posto una canzone?!?), ma per chi non lo sapesse, Hill è stato il batterista dei Team Sleep nel 2005 (di cui posto la MERAVIGLIOSA Ever) da molti scambiato per un campionatore…
Dubito che molti conoscano gli Hella (di cui posto una canzone?!?), ma per chi non lo sapesse, Hill è stato il batterista dei Team Sleep nel 2005 (di cui posto la MERAVIGLIOSA Ever) da molti scambiato per un campionatore…
giovedì 13 maggio 2010
Giro d'Italia
Da tanti anni mi sono allontanato da quel mondo su due ruote che tanto ha entusiasmato la mia adolescenza. Non ne so bene il motivo, forse le delusioni del doping, gli impegni lavorativi che mi rendevano impossibili certi orari o semplicemente altre passioni che hanno rimpiazzato quelle vecchie. Eppure ricordo con emozione quel periodo, ormai oltre 15 anni fa, quando al giro rimbombavano i nomi di Chiappucci, Indurain, Bugno, il primo Pantani, Fondriest, Argentin, Chioccioli, Cipollini ecc..
Ricordo il fascino di questa manifestazione, i paesaggi e l’emozione nel rivedere in televisione la strada che percorri tutti i giorni, l’attesa sulle strade per ore ed un passaggio di pochi secondi, i pomeriggi ad attendere una fuga o ad invocare un recupero.
E facile capire perché il nostro Paese sia da sempre così legato al giro e, soprattutto in passato, quanto questo sport fosse vicino alla gente. Scrittori, poeti, musicisti e pittori hanno cercato di riprodurre le tante facce del giro e spesso capita di imbattersi in queste opere senza nemmeno farci caso. Sono tantissime anche le leggende che affondano le proprie trame tra le pedalate dei ciclisti, racconti che mescolano realtà ed invenzione, senza spesso specificarne il ruolo, ma lasciando in chi le ascolta quel velo di fascino e mistero che le rende memorabili.
De Gregori (anzi il fratello Luigi Grechi) ha musicato la vicenda tra il bandito Sante Pollastro e il grande Girardengo nella bellissima “il bandito e il campione”, storia che ha come teatro proprio il mondo del ciclismo. In realtà sono molte le licenze poetiche e per chi volesse saperne di più può CLICCARE QUI.
Ricordo il fascino di questa manifestazione, i paesaggi e l’emozione nel rivedere in televisione la strada che percorri tutti i giorni, l’attesa sulle strade per ore ed un passaggio di pochi secondi, i pomeriggi ad attendere una fuga o ad invocare un recupero.
E facile capire perché il nostro Paese sia da sempre così legato al giro e, soprattutto in passato, quanto questo sport fosse vicino alla gente. Scrittori, poeti, musicisti e pittori hanno cercato di riprodurre le tante facce del giro e spesso capita di imbattersi in queste opere senza nemmeno farci caso. Sono tantissime anche le leggende che affondano le proprie trame tra le pedalate dei ciclisti, racconti che mescolano realtà ed invenzione, senza spesso specificarne il ruolo, ma lasciando in chi le ascolta quel velo di fascino e mistero che le rende memorabili.
De Gregori (anzi il fratello Luigi Grechi) ha musicato la vicenda tra il bandito Sante Pollastro e il grande Girardengo nella bellissima “il bandito e il campione”, storia che ha come teatro proprio il mondo del ciclismo. In realtà sono molte le licenze poetiche e per chi volesse saperne di più può CLICCARE QUI.
lunedì 10 maggio 2010
Slash - Slash (2010)
Essere una delle poche Rock Star sopravvissute a se stesse, al mito dei Guns ‘n Roses, allo stesso Axl, imponendosi nell’olimpo dei chitarristi pur non essendo un purista, un genio della tecnica, un creativo assoluto, diventando comunque un icona, un personaggio che ha saputo crescere grazie alla musica e non agli scandali. Un chitarrista che ha scritto alcuni tra i più celebri riff che il rock ricordi, e con un carattere e uno stile talmente personale da scoraggiare qualsiasi tipo di plagio o imitazione. Questo è Slash.
Purtroppo non basta il personaggio a scrivere la storia, così il solco inciso per l’eternità assieme ai Guns è andato assottigliandosi con le fasi successive e un po’ appannate dei “Velvet Revolver” e dei grandi ma spesso incompresi “Slash's Snakepit”.
Oggi diviso tra la forzata ma milionaria disoccupazione, il duro lavoro del genitore e le mille voci di reunion con gli Axls ‘n Roses, ha deciso di chiamare a raccolta un po’ di amici (e che amici!!) e sfornare un disco rock, puro e semplice rock come si deve, senza andarci per il sottile, con le tamarrate di diritto, col tutte le sfaccettature del caso e soprattutto con lo stile Slash che ne caratterizza l’anima e il cuore.
Ci sono oltre trent’anni di musica in queste 16 canzoni, e nonostante alcuni passaggi non proprio inediti (su tutti Doctor Alibi che si regge sullo stesso riff della celebre Main Man dei Ramones), il disco è davvero bello! Per non parlare degli ospiti, che cambiano ad ogni canzone, regalando nuove sensazioni a tutto il disco.
Ian Astbury (The Cult) & Izzy Stradlin (ex socio di Guns) in Ghost aprono il disco, Ozzy Osbourne si concede in Crucify the Dead, bellissima ballatona dai topi cupi e affascinanti, la bravissima Fargie (Black Eyed Peas) che non mi entusiasma nella cover di Paradise City assieme ai Cypress Hill, risplende nella classicissima Beautiful Dangerous dove sfodera il suo talento “cazzutissimo”. Ottimi anche Myles R. Kennedy (Alter Bridge) nella blueseggiante Back From Cali e nella struggente Starlight, e quel signore di Chris Cornell (Soundgarden, Audioslave) nell’ennesima dimostrazione di adattabilità vocale in Promise papabile ennesimo singolo dell’album.
Tocca poi ad Andrew James Stockdale (Wolfmother) dare voce alla meravigliosa By the Sword, mentre Lemmy (Motörhead.) canta e suona Doctor Alibi di Ramones ispirazione!
Eccezionale la strumentale Watch This con Dave Grohl (Nirvana, FooFighter, Probot ecc…) e l’altro ex Guns Duff McKagan. Molto personali invece le partecipazioni di Adam Levine (Maroon 5) in Gotten e Kid Rock in I Hold On che sembrano brani loro con la partecipazione di Slash!
Potentissime Nothing to Say con Matthew Shadows (Avenged Sevenfold), We're All Gonna Die con l’immortale ed esplosivo Iggy Pop e Chains and Shackles con Nick Oliveri (Kyuss e Queens of the Stone Age), una canzone praticamente heavy! Molto bella anche la parentesi “contaminazioni” di Saint is a Sinner Too con il poco conosciuto in Italia, nonostante il nome, Rocco DeLuca.
Se amate il rock e volete un disco che suoni come si deve senza bisogno di dimostrare nulla a nessuno ve ne consiglio vivamente l’acquisto!
mercoledì 5 maggio 2010
Il Crossover in fermento
Il vecchio crossover, poi inghiottito da quella brutta definizione di New Metal, stà ritornado, o perlomento è in grande fermento. In attesa dei dischi ecco alcune fotografie di ciò che si muove:
La Roadrunner ha pubblicato sul suo sito un pezzo dell'ultimo disco dei KORN: "Oildale (Leave Me Alone)"
http://www.roadrunnerrecords.it/page/News?news_id=93610
I Limp Bizkit, a modo loro, presentano "Shark Attack"
Chino Moreno dei Deftones compare ad un live dei 30 Second to Mars, comparsa imprevedibile come la pettinatura di Jared Leto:
La Roadrunner ha pubblicato sul suo sito un pezzo dell'ultimo disco dei KORN: "Oildale (Leave Me Alone)"
http://www.roadrunnerrecords.it/page/News?news_id=93610
I Limp Bizkit, a modo loro, presentano "Shark Attack"
Chino Moreno dei Deftones compare ad un live dei 30 Second to Mars, comparsa imprevedibile come la pettinatura di Jared Leto:
domenica 2 maggio 2010
Per se stessi
Domani un amico parte per un’impresa decisamente impegnativa.
Se fossimo in grado di prepararci a quello che la vita ci riserva, forse sarebbe tutto più semplice, ma visto che il futuro nessuno lo può prevedere, ci si trova spesso ad esserne travolti. Così vale per tutti, nella buone e nella cattiva sorte (come direbbe qualcuno..).
Come una personale Minerva, è la nostra natura a scatenare i nostri conflitti interiori, capaci di guidarci in scelte difficili, cambi di direzione e piccoli o grandi gesti che ci spingono ad un ulteriore passo avanti. La nostra stessa evoluzione procede per piccole battaglie, spesso derivanti da fatti esterni che stravolgono la nostra vita, che portano gioia, dolore, confusione.. sensazioni indispensabili per continuare il nostro cammino. E’ come l’istinto che porta un bambino ad alzarsi, a mettersi in piedi, sfidando le gambe deboli, il peso della sua testa ancora troppo pesante, a combattere contro quella confortevole sensazione di pace a cui si era abituato per poter cambiare prospettiva, per conoscere meglio il mondo, per poterlo affrontare meglio.
Che il gesto sia piccolo o grande, che duri ore oppure mesi, che comporti battaglie dolorose o lunghi percorsi interiori, che si tratti di una sfida con se stessi o solo di una bisogno da dover nutrire senza troppe domande, lo si deve a se stessi, perché senza questi gesti, la vita non avrebbe senso.
Buon viaggio, fuori e dentro!
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