Oggi 112 anni fa, nasceva un certo Alphonse Gabriel Capone nel quartiere di Brooklyn (New York) da genitori emigranti provenienti da Castellammare di Stabia.
Alphonse, detto Al, divenne poco alla volta uno dei più grandi personaggi della storia malavitosa americana, entrando nel mito, anche se quello più sanguinario, consacrato da cinema e letteratura. Se si legge la sua biografia ci si trova davanti ad un personaggio che sembra provenire dritto dritto da un romanzo, di quelli polizieschi, di quelli che proprio lui ha influenzato ed ispirato.
Una carriera partita dalla strada, che gli regala notorietà e cicatrici, tanto da valergli il celebre nome di Scarface. In vent'anni questo boss, con la sua schiera di fedelissimi e spietati collaboratori, ha gettato le basi della criminalità organizzata negli Usa, cavalcando la corruzzione negli anni del proibizionismo ed intuendo le potenzialità del riciclaggio in attività legali. La corruzzione e la violenza senza pari gli permisero di mettere a libro paga importanti autorità politiche che proteggiavano i suoi traffici, tanto da consacrarlo a boss indiscusso della criminalità di Chicago in continua espansione.
L'ascesa però non fu eterna e già nella seconda metà degli anni '30, Capone si trovò davanti una strada accidentata, che lo portò spesso in tribunale e alcune volte in carcere, fino ad arrivare ad Alcatraz (per evasione fiscale, dopo una legge "contra personam"), dove i suoi soldi non poterono più assicurargli protezione e lussi.
La sifilide lo riportò fuori qualche anno dopo, ma gli causò anche alcuni problemi mentali, che impedirono il suo rientro nel mondo del crimine. Si spese a 48 anni in seguito ad un ictus, lasciando al mondo un'eredità di sangue, mito ed ispirazione.
Proprio quesa ispirazione ha portato a film quali "Gli intoccabili", i due "Scarface", "Il massacro del giorno di S.Valentino", "l'Ultimo Gangser" e centinaia di richiami e citazioni. Per non parlarare della letteratura, dei romanzi e in alcuni casi anche nella musica.
Celebri sono "Al Capone" di Prince Buster (uno dei padri giamaicani dello ska e del rockstady) e "Young Al Capone" dei Rancid.
Proprio la scorsa settimana, su sky cinema, è partita quella che è stata già definita la serie dell'anno: "Boardwalk Empire". che vanta tra i produttori nientemento che Martin Scorsese e che raccota proprio della vita criminale americana degli anni 20.
Nessun commento:
Posta un commento