Lo staff del Concerto per Un Amico, dopo mesi di sofferte decisioni, comunica ufficialmente la fine di questa amata ed importante manifestazione.
La scelta è stata difficilissima ma alla fine è stata condivisa dall’intero direttivo dell’A.P.S., che ha preso atto dell’incremento delle difficoltà e dell’immenso carico di lavoro che richiedono i preparativi e lo svolgimento di un tale evento. Noi non viviamo questa decisione come una sconfitta e, anche se all’esterno può averne il sapore, neanche di una resa.
Per questo motivo vorremmo essere chiari ed onesti nel motivare questa decisione, proseguendo con l’indole che ci ha contraddistinto e che secondo noi, è stata la base del successo di tutti gli eventi proposti e realizzati in 13 anni di attività.
Sono molti i fattori che appesantiscono l’apparato organizzativo, a partire dalle sempre maggiori difficoltà burocratiche, zavorre che spesso si trasformavano in spese aggiuntive, alle quali diventava sempre più difficile far fronte.
E’ stata sempre nostra premura non intaccare il capitale dell’Associazione, reinvestendo i guadagni al netto della beneficienza, imponendoci di non sperperare il denaro raccolto. Così abbiamo dovuto trovare il modo di bilanciare le maggiori uscite con nuove entrate, magari derivanti da sponsor, iniziative di supporto o sempre più spesso ottimizzando (e aumentando!) il nostro lavoro in modo da ottenere il massimo risultato con la minor spesa possibile.
E’ inutile sottolineare quanto sia difficile da qualche anno a questa parte reperire delle sponsorizzazioni, soprattutto cercando di non gravare sulle aziende del Paese sempre molto generose nei nostri confronti. Stesso discorso vale per l’accesso ai contributi pubblici, mai ottenuti, nonostante i nostri sforzi e le nostre credenziali.
Anche la situazione Comunale non ha potuto esserci di grande aiuto, almeno finanziariamente, azzoppata dalle note difficoltà che un piccolo Comune come Farigliano, si trova a dover affrontare di amministrazione in amministrazione.
Nonostante questo però siamo riusciti a garantire ben 13 edizioni, senza mai andare in perdita, destinando in beneficienza una cifra che si aggira attorno al 70.000 euro e capitalizzandone altri 60.000 circa tra disponibilità liquide ed attrezzature acquistate. Senza contare i grandi ospiti e le magnifiche rassegne musicali che abbiamo proposto, toccando vette qualitative e di partecipazione di cui andare veramente fieri.
Altro punto dolente, per quanto comprensibile, non siamo riusciti a trovare un ricambio generazionale al direttivo, nonostante gli otre 80 collaboratori (oltre 200 negli anni!) che ogni anno vestono le nostre magliette blu.
Non c’è nulla di polemico in questo: è evidente che gli sforzi ed i sacrifici a cui il direttivo era sottoposto, venivano alleggeriti da una fortissima motivazione e, di conseguenza, sarebbe stato ingenuo sperare che qualcuno, senza il nostro “vissuto”, volesse sobbarcarsi questo fardello e soprattutto vincolarsi alle rigide regole con cui abbiamo mosso ogni nostro passo.
Con questo non vogliamo assolutamente parlare d’indifferenza, anzi, la stragrande maggioranza dei volontari è stata sempre pronta a spendersi per il gruppo e molti di loro sono cresciuti nello staff, dimostrando passione e un grandissimo affetto per l’associazione.
Purtroppo però, la responsabilità e il lunghissimo lavoro di gestione richiedono un impegno e una devozione che va ancora oltre, e questo non lo si può pretendere.
Questi fattori, però, rappresentano ancora solo una parte delle cause che ci hanno spinto a fare tale scelta.
La verità è che bisogna prima o poi fare i conti con la propria vita, i propri impegni e tutte quelle cose che richiedono ogni anno un spazio sempre maggiore e il dovuto rispetto. Ci siamo trovati un poco alla volta a dover gestire sempre più ritiri, causati da trasferimenti, lavoro e impegni di famiglia che costringevano il direttivo a soluzioni sempre più onerose, con il conseguente calo di attenzione e un diffuso nervosismo nella distribuzione delle responsabilità.
Proprio il rischio di rovinare l’atmosfera che ha reso tutto questo possibile, la serietà con cui abbiamo affrontato anno dopo anno i nostri impegni e il rischio di commettere qualche errore che avrebbe potuto offuscare l’immagine dell’intera organizzazione ci ha spinto a riflettere sulla situazione.
Dopo infinite riunioni e mille proposte è emerso chiaramente che qualsiasi rimedio sarebbe stato solo l’ennesima pezza per riparare una tela ormai troppo compromessa, con il rischio reale di strapparla del tutto. Il pericolo di vedere un segno meno in un bilancio sempre positivo, di tradire i nostri presupposti o di intaccare l’immagine di un’esperienza tanto bella ci ha quindi spinti a scegliere di fermarci.
Così a malincuore, ma a testa alta, annunciamo quella che per noi è la fine di un’era e che per molti sarà una spiacevole notizia.
Ora ci attendono scelte ponderate, come l’impiego del capitale dell’associazione (sempre da impegnare in beneficenza) e del suo stesso futuro, inevitabilmente legato al Concerto.
La necessità di lasciare una forte testimonianza di quanto è avvenuto in 13 anni, la persecuzione di alcuni obiettivi a cui non vogliamo rinunciare e le insistenti richieste di non disperdere un cosi grande gruppo di ragazzi di età e capacità differenti sono solo alcuni degli aspetti che stiamo cercando di definire, ma per questo ci vorrà ancora un po’ di tempo.
Continua da parte nostra l’impegno ad agire nella massima trasparenza, pubblicando ogni nostra decisione e confrontandoci con chiunque voglia farlo, con la speranza che quanto realizzato possa essere custodito con cura o sia il seme per una nuova avventura.
Notizie e approfondimenti saranno sempre disponibili sul nostro sito www.concertoperunamico.com, così come le foto ed i video delle edizione passate che nei mesi aumenteranno.
Chi volesse lasciare un commento, un ricordo o anche solo un parere può farlo qui o tramite mail ( info@concertoperunamico.com ), noi cercheremo di pubblicare ogni vostro pensiero e di costudirlo tra i tanti tesori che questi anni ci hanno regalato.
A differenza dei tanti altri miei post, questo non verrà accompagnato da una canzone, nemmeno di quelle da “fine live”. Come alla fine di ogni concerto, durante il viaggio di ritorno, lasciamo che le orecchie fischianti, la stanchezza e i tanti ricordi, trovino il silenzioso e giusto spazio dentro di noi.
Un ultimo pensiero va a tutti coloro che ci hanno sempre sostenuto, un grazie profondo per aver contribuito assieme a noi al Concerto per Un Amico.
GRAZIE.
Il Direttivo
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