Credo di essere vicino alla rassegnazione.
Ci sono stati momenti nella storia, dove per forza di cose, i parametri che normalmente si usano per le valutazioni vengono drasticamente spostati, così da far rientrare la propria situazione in un range accettabile.
Questo accade anche ad un Paese, che se costretto da tempo in una situazione tende a farci il callo, ad abituarsi anche alle situazioni difficili, cercando (soprattutto in Italia) una sopravvivenza.
Non credo esistano parole per commentare l'imbarazzante valzer di notizie avvilenti che arrivano da chi dovrebbe gestire con onere e con onore il Potere che deriva dalla proprio incarico.
La cosa disarmante è che la mancanza assoluta di valori, alla base di ogni comportamento scorretto o deviato, sia praticamente accettato da tutti o quantomeno tollerato all'inverosimile.
Escludiamo il discorso politico, ormai una farsa, anche nello sport dilaga un deserto di virtù, per non parlare del pontentissimo e terrenissimo Vaticano che non smentisce mai (da secoli) la grande attenzione per gli affari, politici ed economici.
Certo ci restano le gesta delle persone comuni, dei Volontari che si fanno in quattro per aiutare le vittime del terremoto, quelli che si reinventano lavori ormai abbandonati, quelli che portano aventi idee geniali anche senza l'appoggio dello stato, quelli che ogni giorno si alzano per andare al lavoro e destinare il 50% del loro sudore ad una fornace di sprechi, e che nonostante tutto non mollano!
Ma è sufficiente?
Aprire il giornale di oggi e vedere tutti insieme questi articoli:
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Guerra santa in Vaticano
Non è avvilente?
Sembra di essere in un impero, fatto di gente diversa assoggettata ad un Potere, un potere fatto di interessi economici che hanno divorato i valori spirituali, che sente la mancanza di un Imperatore o comunque una guida che tiri le file di un fermento che esiste e ha bisogno di riscatto, ma che è schiacciato dall'incopetenza e dalla sordità di quegli uomini che oggi dovrebbe gestirlo.
C'è bisogno di uomini veri e persone virtuose, non di questo falso impero.
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