giovedì 29 gennaio 2015

Il non video - game

Tornano i Linea 77 dopo una serie di disavventure e lo fanno attraverso un non-video.
Il singolo che presenta il disco in uscita si chiama Presentat-Arm! e racchiude, come annunciano gli stessi dal loro sito ufficiale, tutte le caratteristiche del nuovo sentiero intrapreso dalla band.
La curiosità di questo clip è che si sviluppa in un gioco, con cui sfidano i loro fans a riconoscere le 77 band rappresentate da una serie di emoticon. Il premio è sfizioso: l'accesso gratuito a tutti i loro concerti, per sempre!
Sicuri dell'impossibilità dell'operazione o abili agenti di mercato... ai posteri l'ardua sentenza!

lunedì 26 gennaio 2015

Shake it off

E' di certo il colpaccio di Taylor Swift, il pezzo perfetto per spopolare ovunque, un mix di elementi sapientemente mescolati per quella che è diventata una hit del panorama pop mondiale.
Con una produzione del genere, un video affidato nientemeno che Mark Romanek e i numeri che il suo passato da reginetta del country le garantisce, era un successo annunciato, così come era annunciata un'invasione di video con cover, reinterpretazioni e parodie, tipiche di un pezzo dalla melodia semplice e geniale.
Meno annunciata era la diffusione incredibile del video che vede un agente di polizia improvvisare un karaoke spassoso sulle note della canzone, immagini rubate e messe on line dagli stessi colleghi dell'agente, che in pochi giorni ha riportato il pezzo al successo iniziale!

 

venerdì 23 gennaio 2015

L'unico

Su Focus.it si trova un'interessante galleria fotografica che raccoglie alcuni scatti rari ed importanti della storia.
Tra queste mi ha colpito questa che ritrae il varo di una nave tedesca nel 1936 al cospetto di Hitler.
Lo scatto immortala la folla impegnata in un collettivo saluto romano, saluto non condiviso da una sola persona, dalle braccia incrociate e dallo sguardo perplesso.
Si tratta di August Landmesser, iscritto al partito nazista ma sposato con una ragazza ebrea, in chiaro disaccordo con la dottrina del Fuhrer. Questo suo matrimonio gli costò lo stesso anno l'espulsione del partito e negli anni successivi la deportazione in un campo di lavoro. Non si tratta di una storia a lieto fine, in quanto la moglie rimase vittima in un campo di sterminio e lui morì pochi anni dopo arruolato a forza in un battaglione di disciplina.
Questo scatto però immortala il suo essere unico, magra ma immortale consolazione.


lunedì 19 gennaio 2015

Credere

Ho imparato in questi giorni che tutti credono in qualcosa.
Anche la convinzione di non credere in nulla, paradossalmente significa credere in qualcosa, aggrapparsi ad una convinzione che giustifichi il proprio pensiero.
Il passo successivo è volerlo imporre agli altri, per poter trovare un appiglio comune che rafforzi la propria sicurezza, alleggerendo il peso dei propri dubbi.
Siamo noi a tracciare la strada che porta alla soluzione o al fallimento e nel farlo, troppo spesso, ci dimentichiamo chi siamo e come siamo arrivati a questo punto.

sabato 10 gennaio 2015

Thebuckle

Se si ama la musica quel tanto che basta per seguirne le evoluzioni negli anni, spaziando tra generi e culture diverse, non si può non accorgersi della ciclicità delle cose.
Come nelle mode, nei gusti e nell'arte, si è soggetti ad una ritualità fatta di riscoperte, contaminazioni, esplosioni e derive che ruotano attorno alla società che cambia meno rapidamente ma più radicalmente.
Per capirci, se ritornano i pantaloni a vita alta, il gusto per il vinile e le sonorità anni '70, difficilmente ritorneremo alle infinite ferie estive al mare, al boom economico e ai valori hippy.
Per questo motivo è molto più facile per noi, divoratori onnivori di musica, dannatamente convinti che la discriminazione (o pregiudizio) musicale sia un limite e non un vanto, restare sull'argine e veder passare i cadaveri degli Dei del momento, per poi vederli tornare con altre vesti e risalire la corrente per riconquistarsi la scena perduta.
Così il vecchio rock, nella sua deriva più ruvida ed estrema, cede alle lusinghe del progresso, dei suoni standard, della potenza esaltata ed appiattita dei trigger, mentre il figlio più fighetto, quell'indie che spesso strizzava l'occhio alle mode e si comportava da snob (per nulla dandy come direbbe Paolo Conte), torna alle origini, mettendo da parte i lustrini e riscopre il valore degli strumenti, dei suoni generati e non sostituiti.
Capità così che chi continua a picchiare sullo stesso tasto fregandosene dei vari cicli, si ritrivi nel posto giusto al momento giusto, come la camicia di flanella a quadretti che è rimasta sulle mie spalle come eredità dal tempo dei paninari, sfoggiata nell'era grunge, sopportata tra i nerd e oggi rilanciata dagli hipster... ma infondo da me indossata perchè mi piace.. punto.
Sopportando i periodi oscuri, cercando di mettere il naso fuori in mezzo ad un mondo spesso troppo distante, cambiando pelle e restando i soliti, oggi tornano due personaggi che di musica ne hanno fatta parecchia: Andrea e Maxim oggi sotto il nome di THEBUCKLE, ieri ex Kessler e soprattutto ex Unwelcome.
Cosa cambia? Molto e nulla.
In effetti a grandi linee il carattere, lo stile e l'atmosfera è la solita, anche i suoni non scendono a compromessi, tanto da trascinarti ai primi anni '90, a quando le cassette facevano ancora a pugni con i cd, soprattutto sui demo-tepe autoprodotti, prima di finire ko per sempre.
Non cambia la psichedelia dei riff insistenti e monotoni, fatti da poche note sapientemente inserite per martellare le meningi e farti desiderare un'apertura che arriva come una boccata d'ossigeno... insomma quel mondo a me tanto caro del crossover vecchio stampo. (vedi la traccia 4: Hold, bellissima!)
Oggi cambia tutto però, perchè il periodo è mutato, perchè stanno tornando i suoni sporchi e spesso anche le band di quegli anni. Alcuni cercano di inserirsi nello stile del momento, utilizzare la potenza effimera dei nuovi studi che li spalmano su dischi patinati come le ragazze da copertina, talmente belle da sembrare finte... Altri ripartono da dove avevano lasciato (vedi i Downset su tutti ), quasi riprendessero gli strumenti con tanto di polvere e valvole incrostate!
Questa volta i THEBUCKLE centrano il periodo, perchè a quanto detto si aggiungono fortissime tonalità stoner (il rifugio di ogni metallaro che non sopporta i modernismi), una ruvidità che è tipica di alcuni ambienti musicali oggi in crescita e soprattutto si offrono come alternativa ad un mondo che un po' comincia a puzzare e lo fanno senza sembrare un ripiego nostalgico, ma un nuovo incontro!
Il disco è ascoltabile su ROCKIT, mentre il video lo pubblico qui sotto:

mercoledì 7 gennaio 2015

Estrazione dei negozianti di Farigliano

Giunge al termine la lotteria indetta dai negozianti di Farigliano per premiare i propri clienti.
Nelle ultime settimane, per ogni acquisto vi è stato dato un tagliandino e nei giorni scorsi è avvenuta l'estrazione. Qui trovate tutti i dettagli e l'elenco dei biglietti vincenti!

CLICCA QUI PER SCARICARE IL FILE PDF

martedì 6 gennaio 2015

Gelo e non gelo

In questo inverno incerto dalle temperature che si alternano tra il gelo e il caldo ho trovato questi due video molto affascinanti, che utilizzando la semplice tecnica del reverse mostrano gli effetti del ghiaccio sulla natura.


Frozen from kveten on Vimeo.

How To Be from kveten on Vimeo.

lunedì 22 dicembre 2014

Il flop di Madama Butterfly

Il 22 dicembre 1858 nasceva Giacomo Puccini, quinto di una dinastia di musicisti, divenuto negli anni uno dei più grandi compositori Italiani e tra i più grandi operisti di sempre.
Tra i suoi successi immortali c'è sicuramente Madama Burtterfly, tragedia esotica in cui Puccini investì tantissima devozione e cura dei particolari.
Alla sua presentazione alla Scala di Milano raccolse solo fischi e brutte critiche, figlie di un complotto che poco avevano a che spartire con il grande cast e la bellezza dell'opera.
In una lettera Puccini descrisse così quei momenti, e senza scoraggiarsi consegnà Madama Butterflay all'immortalità della storia.

con animo triste ma forte ti dico che fu un vero linciaggio. Non ascoltarono una nota quei cannibali. Che orrenda orgia di forsennati, briachi d’odio. Ma la mia Butterfly rimane qual è: l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito. E avrò la rivincita, vedrai, se la darò in un ambiente meno vasto e meno saturo d’odi e di passioni. (fonte Circuitomusica.it)

venerdì 19 dicembre 2014

Roma...

Dall'Impero Romano a Roma Ladrona, da Roma Capitale a Mafia Capitale, la città italiana per eccellenza ha sempre vissuto nel regno del potere.
Nonostante la bellezze che la domina e la storia che sgorga da ogni suo vicolo, Roma resta e resterà la terra di conquista per ogni affamato di potere e quanto si legge in queste settimane sulle vicende che ne coinvolgono i protagonisti, non fa che confermarlo.
Certo sarebbe un errore imputare alla nostra capitale ogni colpa, basta guardarsi attorno per rendersi conto che per tutta l'Italia il malaffare si è diffuso come un edera, capace di creare nuove radici in ogni fazzoletto di terra in cui si semini un'affare.
Vedere però un tale degrado morale, con una connivenza talmente scontata da non suscitare più nemmeno sdegno, proprio dove le istituzioni hanno sede, ad un passo da S.Pietro, tra le meraviglie di una storia millenaria, divorata senza pietà da personaggi quasi grotteschi, è avvilente.
Intendiamoci, lo è ovunque, ma la mancanza di ogni remora morale, in una città che ha ospitato alcuni personaggi tra i più grandi al mondo, riduce ogni ruberia ad un fastidioso e insolente imbrattamento.
La città eterna non può diventare un paradiso per gangster irriducibili e chiunque ha permesso ciò è al loro livello. Ci sono amministratori a Roma da decenni, sempre gli stessi, che se non si sono accorti di nulla sono i peggiori incompetenti della storia, e se hanno chiuso un occhio sono semplicemente: complici.

mercoledì 17 dicembre 2014

La cena Canonica

E' stata una bella serata quella di ieri sera, cena in compagnia e spettacolo esilarante di Filippo Bessone e Luca Occelli, un assaggio del loro nuovo progetto chiamato L'Ora Canonica.
In realtà, ci ha spiegato Pippo, si tratta di una versione "da osteria" dello spettacolo integrale, ben più articolato e musicato, studiato e strutturato per il teatro.
Usando come palco un semplice tavolino e con due bicchieri di vino a fare da microfono, Pippo e Luca hanno presentato alcuni sketch, intervallando alcune canzoni parodia ad alcune letture in stile Padre Filip, parabole ironiche dai significati bizzarri!
Il parallelo con i Lilu è inevitabile, soprattutto nelle canzoni parodia che ricordano il primo repertorio della storica formazione, ma la freschezza nello spirito e la scelta dei brani "rovinati" (Cit. degli stessi), dona al tutto un tocco di originalità.
Ora l'appuntamento è a teatro!

domenica 14 dicembre 2014

Tutto è bene quel ...

Gli ultimi giorni sono stati intensi e tutti hanno condiviso l'ansia per la brutta avventura che ha coinvolto il giovane studente Vercellese.
Fortunatamente la cosa si è conclusa bene, anche se molti aspetti della vicenda restano sorprendenti.
Quello che mi ha fatto pensare è quanto il connubio di tecnologia e partecipazione abbiano scosso questa comunità. Nonostante le informazioni fossero spesso opache o contradditorie, abbiamo assistito ad una mobilitazione di massa e tutti in queste ore ci siamo mossi, abbiamo partecipato alle ricerche, offerto il nostro aiuto o semplicemente ci siamo guardati attorno con maggiore attenzione.
Ci siamo sentiti spaventati davanti al mistero della scomparsa, impauriti per il senso di impotenza e inorgogliti per la grande partecipazione di volontari e forze pubbliche.
Abbiamo patito l'ansia e in qualche caso abbiamo anche dimostrato insofferenza verso quegli elementi che stridevano con quanto ci si aspettava, ma alla fine, quel che conta è solo che un ragazzo sia tornato dai suoi genitori e che questa brutta storia sia finita.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma è ancor meglio ricordarsi quanto sia importante vivere circondati da persone che non stanno solo a sindacare ma che quando c'è bisogno prendono e vanno a provare a cambiare le cose.

martedì 9 dicembre 2014

La differenza la fa chi fa..

C'è una categoria di persone che si adoperano continuamente per gli altri, si mettono in gioco, si assumono responsabilità e ci mettono la faccia, assieme alla testa e le braccia.
Queste persone sono i volontari, tantissimi fortunatamente, alcuni con le divise, altri senza, alcuni in prima fila, altri anonimi e silenziosi.
A Farigliano questa categoria di persone eccelle, non tanto per quantità ma per la qualità.
Se si contano le associazioni, gli iscritti ed i collaboratori, i simpatizzanti e i sostenitori, emerge un quadro che ha dell'incredibile.
Sarebbe doveroso ricordarle tutte, ma il rischio di dimenticare qualcuno, magari solo per distrazione sarebbe un reato al quale non voglio espormi, nel rispetto di tutte le persone che le compongono.
Poco importa se a ben guardare molti degli stessi volontari indossano più divise e ti capita di trovarli su un'ambulanza, dietro una pentola, sulle strade, nelle palestre ad imbracciare un pallone, uno strumento, in biblioteca o dietro ad un banchetto, con i bambini o con gli anziani, tutti fanno parte della stessa famiglia ed ognuno, a seconda della propria disponibilità dona il suo contributo.
Non sono certo un despota se affermo che senza il volontariato il nostro "Paese" andrebbe a gambe all'aria, e non sono un pazzo se con la stessa convinzione affermo che il nostro "paese" è unico nel suo genere in quanto fermento associativo.
Così è facile ritrovarsi spesso a collaborare, ad affrontare insieme difficoltà e qualche volta a subire critiche e polemiche, incassate con più o meno eleganza da chi ha imparato che a metterci la faccia ogni tanto si è a rischio schiaffoni.
Alcuni, infatti, proprio non ci riescono a capire che quando ci si dedica ad un'attività che non sia il proprio lavoro, lo si può fare senza un ritorno economico e chi non lo ha mai fatto, purtroppo, non riesce a considerare l'enorme guadagno che il lavorare per gli altri ti lascia.
Soddisfazione, senso di unione, coscienza della propria utilità sono solo gli spiccioli di un tesoro che viene aumentato dalla passione e dal divertimento. Non è un mistero che i volontari si divertano e questi alieni sono in grado di farlo pur spaccandosi la schiena e quando indossano una divisa la portano con rispetto e non con ostentazione!
Se Farigliano gode di una famiglia così operosa, e ne gode parecchio a guardare i tanti eventi di questi ultimi due mesi, lo si deve a tutti i volontari, dietro e davanti alle scene. Questo perchè fa parte del volontariato anche la partecipazione, essenziale quando si organizza una manifestazione, vitale quando lo si fa per raccogliere fondi! Si è volontari anche quando si sceglie di partecipare, di portare un amico, di mangiare in compagnia e di spendere qualche soldo per gratificare il lavoro di chi si è messo in gioco.
Tutto questo è possibile solo quando le cose si fanno insieme e gli esempi in questi mesi non sono mancati.
Un grazie enorme va rivolto ai volontari che a loro volta ringraziano i partecipanti, ma nel nostro paese si aggiunge un ringraziamento anche alla madre delle tante associazioni, troppo spesso dimenticata o sottovalutata, data un po' per scontata solo perchè nessuno ne ha mai sentito la mancanza, per la sua continua presenza.
Stò parlando della ProLoco, un'associazione a tutti gli effetti, che è cresciuta negli anni e nella quale hanno militato alcuni personaggi, anche scomparsi, a cui la storia di Farigliano deve tantissimo.
La Proloco è fatta di persone, molte delle quali membri di altre Associazioni, molte delle quali quasi sconosciute per il semplice fatto di operare dietro le quinte.
Eppure se esistono le attrezzature, gli spazi e le possibilità di organizzare tutte le cose che tengono in vita un paese così piccolo è grazie al lavoro che negli anni tante persone hanno fatto sotto la bandiera della ProLoco.
Tutte le associazioni prima o dopo hanno hanno avuto una mano dalla ProLoco, spesso ricambiata con l'apporto delle proprie forze alle grandi manifestazioni che la stessa ProLoco realizza ogni anno.
Si è creata così una sorta di amalgama, in cui si incontrano tante realtà fianco a fianco, tutte unite da un comune istinto di laboriosità.
Ci sono persone che lavorano la sera dopo aver finito il proprio lavoro.
Ci sono persone che si ritrovano per organizzare le cose ed affrontare le tante difficoltà che spesso arrivano gratuite.
Ci sono persone che  guardano il cielo per sperare che la gente arrivi, che sorridono col sudore alla fronte e si esaltano quando il lavoro non smette di bussare alla porta.
Ci sono persone che si divertono nel vedere gli altri divertirsi, e che grazie al loro apporto lo rendono possibile.
Ci sono persone che hanno un calendario strapieno ma un minuto per aiutarti lo trovano sempre.
Ci sono persone che mettono davanti ai propri interessi quelli di una comunità, che danno una mano anche quando la stanchezza è troppa e che sentono per la loro terra un affetto da cui traggono forza.
Queste persone fanno la differenza, perchè il loro esempio porta i ragazzini a riunirsi e a farne dei gruppi laboriosi e responsabili, fanno la differenza perchè ti accolgono a braccia aperte se offri il tuo supporto, fanno la differenza perchè prima di loro altri lo hanno fatto.
Il mio consiglio è quello di alimentare i ranghi di queste famiglie, di bussare alle loro porte e offrire il proprio contributo, a seconda del settore dove ci si sente più affini. Se poi non ce la si fa si può comunque appoggiare il loro lavoro e sostenere le loro attività, perchè senza questa linfa le comunità si inaridiscono e sulla terra secca non cresce più nulla.
Tra il fare e il non fare c'è un'abisso e la differenza la fa chi fa...


venerdì 5 dicembre 2014

Amore a distanza

Questo corto è stato realizzato da Kirsten Lepore, artista specializzata nel campo delle animazioni.

 
Bottle from Kirsten Lepore on Vimeo.

lunedì 1 dicembre 2014

Grüner See

Sembra un parco subacqueo ed effettivamente lo è, anzi lo diventa!
Si trova in Austria, più precisamente in  Styria e durante l'anno è una semplice e bellissima località di montagna.
Durante l'estate però, con lo scioglimento delle nevi, tutta l'area viene sommersa da oltre 11 metri di acqua gelida trasformando il tutto in questo splendido lago temporaneo, meta per tutti gli appassionati di immersione.

sabato 29 novembre 2014

Bellezza Manipolata

Boggie è una cantante ungherese che ha vissuto un successo internazionale grazie a questo video, diventato virale nel gennaio scorso.
Nel video, mentre lei canta, si vedono una serie di ritocchi digitali atti a trasformare la sua prima immagine acqua e sapone, in una figura decisamente più appariscente!

martedì 25 novembre 2014

Fireworks

La diffusione dei Droni e delle telecamere compatte in HD (tipo le goPro per intenderci) hanno cambiato il mondo della ripresa.
Tra le tante nuove imprese che stanno invadendo il web, una tra le più riuscite è quella della ripresa aerea dei fuochi d'artificio.
Ecco un emozionante esempio di cosa si vede restando in mezzo ai fuochi!

mercoledì 19 novembre 2014

Era tutto ok..

Lo spunto nasce dalla collaborazione tra i Fractures e Matthew Chuang, un regista Ucraino che ha girato queste immagini in una famosa città nel distretto di Kiev: Chernobyl.
Le riprese risalgono allo scorso febbraio, nel periodo delle rivolte tra separatisti e filorussi, approfittando di un periodo di pausa tra gli scontri nella capitale.
Chernobyl resta la più grande cicatrice nucleare sul territorio europeo, emblema del disastroso rapporto tra la tecnologia e gli errori umani, una città oggi quasi deserta che paga la vicinanza alla centrale con il suo oblio.
Delle 350000 persone che ci vivevano prima dell'aprile del 1986, oggi rimangono solo gli oggetti e le case abbandonate in fretta e furia nelle 36 ore successive al disastro, qualche militare o addetto al controllo della centrale (rimasta parzialmente attiva fino al 2000) e quasi 700 anziani ritornati negli anni alle proprie case, incuranti dei rischi che col tempo si spartiscono il loro futuro.
I Fractures hanno immaginato il ritorno di uno di loro in quella che un tempo chiamava casa, oggi segnata dall'abbandono che ne restituisce un fascino malinconico e alieno ma che nonostante tutto custodisce ancora i tanti ricordi che il disastro ha strappato agli abitanti.
Queste immagini hanno in sottofondo il nuovo singolo della band: It's Alright.