La scorsa settimana tutti i giornali hanno riportato e commentato l'ormai celebre frase che Benedetto XVI ha detto durante la visita in Africa, terra martoriata dall'AIDS.
Se le mie fonti non sono errate le parole usate sono pressochè queste : " l'Aids è una tragedia che non puo' essere risolta solo con il denaro ne' attraverso la distribuzione di preservativi che persino aggravano il problema..".
Generalmente sul nostro blog non si parla molto di attualità politica-religiosa o di società (purtroppo!!) ma questa volta credo l'argomento riguardi tutti, soprattutto i giovani di cui il Concerto per un Amico è composto. Certo non sono nessuno per giudicare le parole del Papa, ma posso fare una mia analisi, che magari spinge anche qualcuno di voi a fare la sua e nel bene o nel male è sempre meglio discuterne insieme!
Premetto che sono di fede Cristiana, forse non esattamente un buon Cattolico, non molto praticante e con un sacco di contraddizioni, ma rispettoso dei sacramenti e della fede di chi crede e pratica. Credo anche il Papa non solo possa dire la sua su qualunque argomento, ma lo debba fare. E' una guida spirituale e in quanto tale deve tracciare un sentiero per chi vede nelle parole della Chiesa una bussola per il proprio spirito.
Al tempo stesso penso che una cosa è dire la propria e un conto è imporsi in scelte politiche, mediche e sociali, ponendo veti o facendo valere la propria forza "morale", impedendo spesso che la gente possa scegliere con la propria testa, sentendo tutti i pareri (quello della Chiesa compreso) e decidendo in propria coscienza.
Detto ciò non mi hanno affatto stupito le parole del Santo Padre.
Parto dalla semplice condizione che in quel momento egli si riferiva ai propri fedeli, quelli credenti e praticanti con cui il discorso tecnicamente funziona. Se rispetti le leggi Cattoliche il sesso va fatto per procreare, con un unica donna, parte della tua famiglia, fondata sul matrimonio, sigillo di una vita casta da parte di entrami gli sposi.
Per coloro i quali rispettano questa legge, in effetti, il preservativo è inutile, anzi, visto come anticoncezionale, o strumento che può tentare al tradimento, pure dannoso!!
Purtroppo però, credo che nuovamente la Chiesa dimostri una sua radicalità troppo distante dalla società di oggi, e l'ennesimo passo indietro verso un punto di contatto con esso. Inoltre in questo caso, quelle parole cadono come macigni, perchè il preservativo è un salvavita contro l'AIDS, perchè è uno strumento che andrebbe diffuso e non ostacolato!
L'AIDS non guarda la fede delle persone e non si trasmette solo per via sessuale.
Per debellare questo virus terribile non basta chiudere gli occhi sul resto del mondo, perchè solo evitando che le persone si contagino si può arginare questo mostro!
Quando si parla di malattie infettive, più che in altri casi, non si può farne una questione di fede, perchè il messaggio deve arrivare anche a chi non la pensa come te, una buona abitudine è sempre una buona abitudine e non ha colori politici o religiosi.
Per questo va ribadito da tutti che il preservativo è fondamentale per difendersi dall'AIDS, e va distribuito il più possibile affinchè contrasti la diffusione del virus!
Poi si può anche dire che il pieno rispetto delle leggi Cattoliche è un ottimo sistema di tutela nei confronti del virus trasmesso sessualmente, ma in questi casi la chiarezza non è un opzione!
Vi ivito a dire la vostra e anche a criticare quello che è solo il mio punto di vista, ma che può essere un principio di discussioni comunque costruttive.
Ecco le parole di Beppe Grillo sull'argomento, copiate dal suo Blog.
Stalin chiedeva: “Quante divisioni ha il Papa?”. L’Unione Sovietica non esiste più, il Vaticano è ancora lì. Una ragione ci sarà, solo che non riesco a trovarla.
Se si uccide con un coltello o con una pistola un essere umano si viola la legge di Dio. Non uccidere. Se si induce con la parola a non utilizzare il condom e, per questo, muoiono milioni di persone di AIDS è una questione di fede. Teologia applicata. Ho fatto catechismo, ho letto i Vangeli. Non mi risulta che Gesù Cristo abbia vietato il preservativo. Si usava anche allora, non è un’invenzione moderna. La Chiesa si preoccupa della vita di Eluana, ma ignora la morte dei malati di AIDS. Il Cristo non ha proibito ai preti di sposarsi. Non li ha costretti a vivere una vita aliena, lontano da una condizione naturale dell’uomo, che è la famiglia. Il Cristo ha invece attaccato i Farisei, i preti del suo tempo. Che lo consegnarono ai Romani per metterlo in croce. Una donna non può servire messa, né diventare sacerdote. Chi lo ha deciso? Gesù non mi risulta. Un prete, un uomo che non è stato padre, marito, amante come può giudicare il comportamento di un padre, di un marito, di un amante? La Chiesa è interessata al sesso. Ne discute ogni giorno. Il sesso degli altri. Spiega quando è lecito, come farlo e con chi. Se controlli il sesso, controlli la società. La Chiesa è ricca, ricchissima. E’ nelle banche, è il più grande proprietario immobiliare del mondo. La sua ricchezza è dovuta al lavoro di milioni di persone nei secoli. Il loro lavoro, i loro beni sono andati al Vaticano, non a una famiglia che non potevano avere.
Se la Chiesa si occupa di ciò che facciamo sotto le lenzuola, è giusto che noi ci occupiamo della vita sessuale dei preti. Anche per loro è giunto il tempo della liberazione sessuale con o senza preservativo. Il sesso è un dono del Creato, i religiosi devono poterne godere. Propongo un referendum in Vaticano per la fine della schiavitù sessuale dei religiosi e per uguali accessi ai sacramenti tra uomini e donne. Nel segreto dell’urna preti e suore voterebbero sì. Quando voti, Dio ti vede, il Papa no.
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