mercoledì 16 marzo 2011

150 anni d'Italia in musica (II)

Poesia e Musica. Arti datate, cresciute proprio nella nostra Italia, che hanno visto nei nostri avi i più grandi esponenti antichi di queste pratiche.
Una critica feroce fatta nella dolcezza di una composizione classica, la grazia di un maestro come Battiato, innovatore e precursore nella musica quanto nei testi, come è stato e lo sono Battisti, Branduardi, Celentano, Gazzè, Tricarico .. L'Italia vista come Patria, in mano ad incapaci che hanno diviso il popolo anzichè tenerlo unito, un'accusa pesantissima che diventa schiacciante per la delicatezza con cui arriva alle orecchie. Magia di una lingua difficile ma in grado come nessun'altra di descrivere un concetto e raccontare una storia.


Il Rock Italiano, quello che mescola chitarre elettriche e voci, melodie e groove. Il rock che prova a ribellarsi senza forzare il linguaggio, che ha regalato pagine di poesia, che riempie gli stadi, che non perde mai quella vena malinconica ed emotiva che è tipica della musica Italiana.
Ligabue come Vasco, come la Nannini, come la Bertè, ma anche come i Pooh, i Camaleonti, i Dik Dik, l'Eaquipe 84, i The Rokes, i Litfiba.. hanno raccontato questa Italia, quella che guarda l'America, quella che critica il bigottismo e si sente o almeno si racconta più libera.


Mino Reitano regala un inno all'Italia, in puro stile neo melodico, eredità della musica italiana per antonomasia, quella che deriva direttamente dalla musica classica e dalla lirica, quella di Claudio Villa, di Modugno, della Pizzi, di Togliani... La musica che vedeva nella melodia la sua più grande espansione, spesso legata a quella napoletana, quella esportata in tutto il mondo, capace di conquistare artisti come Sinatra e Presley.


L'Italiano Medio, quello che non ha alcuna pretesa di credersi o dimestrarsi ribelle, liberato o illuminato. Ce lo raccontano gli Articolo 31, esempio di chi dalla periferia è passato al centro, un punto di vista che è quello delle tante periferie Italiane, alle prese con i problemi di tutti i giorni, economie difficili, degradi sociali, difficili convivenze, i sogni ben chiusi nel cassetto e con la quotidianità troppo stretta per permettersi di estraniarsene. Un'esistenza che fa incetta di Tv, calcio e gossip, restando sempre saldi ai propri principi, accenttando le loro contraddizione e difesi nella loro dignità.

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