dal sito corriere.it
C'è sempre un sacco di ipocrisia nel mondo, la cosa stupida è che per qualcuno è meglio tacere che discutere delle cose. La satira spesso ha sdoganato argomenti tabù, specialmente se usa le rassicuranti fattezze dei cartoni animati. Dai tempi di 'Beavis and Butt-head' e dei 'Simpson' negli USA si sono moltiplicate le produzioni che massacrano la società a suon di risate, arrivando a forme limite modello 'South Park' che unisce ad un'immagine volutamente minimale a contenuti volutamente pesanti come la religione, la politica fino alla pedofilia, agli handicap...
Se qualcuno sente ledere la propria sensibilità ha sempre la possibilità di cambiare canale, ma impedirne la visione signigica togliere la possibilità a chiunque di fare una riflessione, una critica o semplicemente, di ridere amaramente sui proprio limiti e difetti.
Altro discorso vale per i bambini, questi si vanno tutelati da messaggi equivoci che possono essere male interpretati o non sufficentemente preparati a comprendere una satira che fa proprio dei parallelismi con la realtà i suoi punti di forza. Questo però è compito dei genitori e non responsabilità degli autori!
1 commento:
uhm... fossi in svizzera mi sentirei parte lesa... -_-"
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