Mi chiedo la ragione per cui pubblico solo ora un post su questo blog...forse perchè finalmente ho riscoperto dopo moltissimo tempo il lato distensivo e rilassante dello scrivere, ma soprattutto, non avevo ancora trovato materiale che mi attirasse e mi coinvolgesse emotivamente a tal punto da far nascere in me la necessità di condividerlo con altri.
Qualche giorno fa, durante uno zapping selvaggio, mi è capitato di vedere mi pare su Cielo, una campagna di sensibilizzazione dove Simone Cristicchi recitava quanto segue:
"Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perche' tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle citta' dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pieta', con toni lamentosi e petulanti.
Si e' diffusa la voce che stuprano. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perche' poco attraenti e selvatici, ma perche' si e' diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attivita' criminali..."
Bene, il testo appena letto e' tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre 1912.
Agghiacciante quanto è attuale, sono le cose che senti dire la mattina al bar, in ufficio, intorno ad un tavolo... ovunque vai incontri IL PREGIUDIZIO...
Quando vediamo al telegiornale le immagini dei barconi stipati di povera gente Alla ricerca della Libertà, pensiamo a queste parole e ricordiamoci che molto tempo fa, NOI siamo stati quelli Alla ricerca della Libertà.