Ogni anno che passa è un anno che ci trasforma.
Ogni anno che passa la nostra vite è sempre più legata al web, in cui le notizie diventano sempre più immediate, e in cui il mondo ci sembra sepre più piccolo.
Ecco questo bellissimo video realizzato per Google, un'anno visto attraverso il suo portale.
Auguri a tutti!
Spazio aperto per tutti! Un luogo dove condividere notizie, consigli, recensioni, pensieri, progetti e musica! Il Concerto per un Amico attivo tutto l'anno! Vuoi diventare autore del blog? contattaci!
sabato 31 dicembre 2011
mercoledì 28 dicembre 2011
Il pianista dalle ossa di cristallo
Cade oggi l'anniversario di nascita di un particolarissimo musicista Francese, Michel Petrucciani.
Di origini Italiane, fin da piccolo Michel sviluppa la sua smisurata passione per la musica, prima per quella classica, poi per il jazz.
La vita di Petrucciani è segnata da molte cose, ma su tutte pesa la sua malattia, detta osteogenesi imperfetta, nota anche come "Sindrome delle ossa di cristallo", per la quale le ossa non crescono.
Chi l'ha conosciuto (si è spento giovanissimo, nel 1999) parla di un carattere tenace, di una grande sensibilità pareggiata solo dalla sua determinazione, che l'ha portato, nonostante tutto, a riconoscimenti importantissimi.
E' difficile sintetizzare la vita di un tale personaggio in poche righe, ma se qualcuno volesse saperne di più può leggere la sua biografia, cercare il documentario, uscito quest'anno, che parla della sua vita (Michel Petrucciani - Body & Soul del regista Michael Radford) ma soprattutto ascoltarlo nelle sue interpretazioni e nei suoi dischi.
sabato 24 dicembre 2011
Buon Natale!
Quest'anno lo staff del concerto augura un buon Natale a tutti con questa bella canzone dei Killers! Buon Natale!
giovedì 22 dicembre 2011
Natale Pazzesco!
Sempre su segnalazione ecco un po' di pazzie dal web, teniamoci leggeri, almeno sotto le feste!!
lunedì 19 dicembre 2011
Natale Luminoso
Su suggerimento eccovi tre consigli su come addobbare il vostro giardino per Natale! Dopotutto in un momento di tale austerità mi sembra un investimento dovuto!
L'ultimo video in effetti è molto più in stile Halloween, ma è davvero uno spettacolo!!
Se avete creazioni in addobbi degne di nota mandatemele pure per mail e le pubblicheremo!!
L'ultimo video in effetti è molto più in stile Halloween, ma è davvero uno spettacolo!!
Se avete creazioni in addobbi degne di nota mandatemele pure per mail e le pubblicheremo!!
venerdì 16 dicembre 2011
La canzone più brutta del mondo!
La storia di Rebecca Black è davvero eccezionale, e se volete la trovate QUI, ma riassunta velocemente si tratta di una ragazzina che grazie alla madre riesce a pubblicare una canzone con relativo videoclip.
La canzone inizia a ricevere visualizzazioni su YouTube, ma collezziona un sacco di pollici in giù, troppi, decisamente troppi, il tutto amplificato da Twitter e da un tam tam mediatico sui social network.
In poco tempo diventa il video meno gradito della storia, tanto da ricevere pesanti minacce dai non estimatori e rendere necessario addirittura l'intervento dalla polizia. Immediatamente parte il miracolo del web, e la canzone più brutta della storia viene "adottata" da artisti come Katy Perry (che inserische Rebecca nel suo video Last Friday Night (T.G.I.F.) ) o il cast di Glee (sempre aggiornatissimi) che ne fa una cover, trasformando il brutto anatroccolo in una diva! Miracoli del web e disgrazie della musica!
La canzone inizia a ricevere visualizzazioni su YouTube, ma collezziona un sacco di pollici in giù, troppi, decisamente troppi, il tutto amplificato da Twitter e da un tam tam mediatico sui social network.
In poco tempo diventa il video meno gradito della storia, tanto da ricevere pesanti minacce dai non estimatori e rendere necessario addirittura l'intervento dalla polizia. Immediatamente parte il miracolo del web, e la canzone più brutta della storia viene "adottata" da artisti come Katy Perry (che inserische Rebecca nel suo video Last Friday Night (T.G.I.F.) ) o il cast di Glee (sempre aggiornatissimi) che ne fa una cover, trasformando il brutto anatroccolo in una diva! Miracoli del web e disgrazie della musica!
mercoledì 14 dicembre 2011
In spiaggia con i Rammstein
Uscito da almeno un mese, solo ora ho avuto l'occasione di vedere questo video pazzesco di una delle band più salde del panorama metal mondiale.
I tedeschi Rammstein sono una delle realtà più coerenti sul mercato, con una formazione salda praticamente dagli inizi (1994), violenti nella musica quanto negli spettacoli (celebri per la "sobrietà"), cosa che negli anni gli ha portato critiche ma anche molta popolarità.
Questo video è quanto, in assoluto, meno ci si aspetta da una band del genere, che, ad onor di cronaca, avevano già sperimentato cose simili in passato, ma di certo mai così "estivamente colorate!".
"Mein Land" è anche un bel pezzo, quindi complimenti ai Rammstein, buona visione e buon ascolto!
I tedeschi Rammstein sono una delle realtà più coerenti sul mercato, con una formazione salda praticamente dagli inizi (1994), violenti nella musica quanto negli spettacoli (celebri per la "sobrietà"), cosa che negli anni gli ha portato critiche ma anche molta popolarità.
Questo video è quanto, in assoluto, meno ci si aspetta da una band del genere, che, ad onor di cronaca, avevano già sperimentato cose simili in passato, ma di certo mai così "estivamente colorate!".
"Mein Land" è anche un bel pezzo, quindi complimenti ai Rammstein, buona visione e buon ascolto!
lunedì 12 dicembre 2011
Domande
Tornando alla metafora della nave, eccoci sul nostro veliero esattamente dove ci eravamo lasciati.
Certo le cose sono cambiate molto, ma siamo ancora lontani da lasciare queste acque stagnanti, per ripartire verso mari più vivaci e meno intossicati da finanza e speculazione.
Intanto ci siamo resi conto di essere incatenati ad altre navi, alcune più forti, altre già mezze affondate, ma tutte battenti bandiera UE.
Si tratta di una flotta ardita, che quando venne formata poteva competere con qualsiasi altra armata navale, ma che non è mai riuscita a darsi un comando chiaro, e si sa, se una flotta non naviga compatta il rischio è quello di perdersi o di indebolirsi. Infatti ogni nave della flotta ha guardato i propri interessi, senza mai perseguire obiettivi comuni.
Ora, in questa durissima fase di bonaccia, tutte le navi della flotta si sono incatenate, così da sorreggere quelle più in difficoltà, cariche magari di cibarie comuni o tesori già spartiti con i comandanti della flotta.
Ne consegue che se una di queste affonda le altre rischiano di seguirla negli abissi, mentre i pirati proseguono con continui attacchi ai quali l'Imponente armate UE non riesce a reagire.
Nel groviglio di queste imbarcazioni, sul perimetro più esposto agli attacchi e in una situazione particolarmente complicata, la nave Italia cerca di riorganizzarsi, tra pianti e festeggiamenti.
Gli ufficiali hanno capitolato, cedendo il passo ad una squadra di tecnici, cartografi, chef, mastri armatori e tesorieri, tutti competenti nelle loro funzioni ma a cui certo non su può chiedere un nobile profilo politico. Questa squadra, osannata da mozzi e marinai, è però strettamente controllata dai vecchi ufficiali, che possono sbarazzarsene in qualsiasi momento, o intervenire, nel bene o nel male, sulle decisioni prese, fino a comprometterne il risultato.
A capo di questi tecnici è stato nominato Capitano il Prof. Monti, che in pochissimi giorni ha dovuto dar prova alle altri navi di poter sistemare il nostro veliero, dopo che tonnellate di promesse avevano prima illuso e poi frustrato l'intera flotta. Così il Capitano, con la sua squadra ha deciso in fretta e furia di stilare un elenco delle emergenze, mettendo al primo posto il rischio "cannonate" dalla nostra stessa flotta, e a seguire tutti gli altri problemi interni, dalle falle sul fondo, alla corruzione degli ufficiali, che ricordiamolo, tengono i tecnici per le "Falle"!
Per impedire le cannonate, evitando che l’operazione fallisca a causa degli ufficiali che certamente si metterebbero di traverso per mantenere i loro privilegi (vedi tagli degli stipendi!), il Capitano Monti ha deciso di prendere le ricchezze nella maniera più semplice ed immediata.
Si è deciso quindi di fare una colletta tra tutto l'equipaggio, naturalmente senza insistere troppo con i "potenti" e con i ladri, particolarmente abili a complotti e sotterfugi ma coinvolgendo, come sempre, quelli più esposti che non possono rifiutarsi.
Sul veliero però, gli stessi che prima festeggiavano la caduta (supposta) dei graduati, iniziano subito a sentirsi presi in giro, trovandosi di fatto a pagare la ristrutturazione di un'imbarcazione compromessa da anni di cattiva gestione da parte di coloro che ora la passano nuovamente liscia.
A calmare le acque ci pensa proprio la squadra del Capitano, che parla di pazienza e di un percorso lungo e faticoso, che segue una logica precisa e che ha come obiettivo quello di far ripartire il nostro veliero e non solo quello di tenerlo a galla. Così alcuni tornano a posare il remo che poco prima sventolavano minacciosi, soprassedendo sul fatto che se poche settimane fa il vecchio Ammiraglio Berlusconi avesse proposto una simile manovra si sarebbe trovato impiccato all'albero maestro!
E gli stessi ufficiali se la ridono sotto i baffi (vecchi ammiragli compresi..), magari lamentandosi di scelte tanto impopolari che dopotutto vengono fatte da altri, proponendo aggiustamenti che farebbero meglio a tacere per quanto ipocriti. E perché non approfittare della situazione per tessere nuove alleanze o addirittura per riguadagnarsi il favore dei marinai più influenzabili, tornando ai vecchi slogan o immolandosi a difensori di un popolo che prima non hanno mai considerato.
Da parte mia, in fondo alla nave, seduto sul bordo con il mio remo appoggiato sulle gambe, nutro una fievole speranza che ora, con le cannonate scongiurate, la squadra di Monti provi seriamente a ripulire la nave, partendo proprio da quella parte dell'equipaggio che ha quasi affondato la nostra barca. Mozzi e marinai sono pronti ad appoggiare una rivoluzione pacifica che faccia emergere la corruzione ed elimini privilegi ed ingiustizie su cui poggiano le tante caste della nostra società, operazione impossibile se dovessero farla gli interessati ma meno utopica se fatta da un "tecnico" o da una persona che abbia ancora dignità ed ambizione. Ma bisogna essere altrettanto veloci e spietati come si è dimostrato in questa prima fase, a cui a pagare siamo sempre i soliti. Vediamo se anche questa volta il nostro veliero risulta indistruttibile?
Certo le cose sono cambiate molto, ma siamo ancora lontani da lasciare queste acque stagnanti, per ripartire verso mari più vivaci e meno intossicati da finanza e speculazione.
Intanto ci siamo resi conto di essere incatenati ad altre navi, alcune più forti, altre già mezze affondate, ma tutte battenti bandiera UE.
Si tratta di una flotta ardita, che quando venne formata poteva competere con qualsiasi altra armata navale, ma che non è mai riuscita a darsi un comando chiaro, e si sa, se una flotta non naviga compatta il rischio è quello di perdersi o di indebolirsi. Infatti ogni nave della flotta ha guardato i propri interessi, senza mai perseguire obiettivi comuni.
Ora, in questa durissima fase di bonaccia, tutte le navi della flotta si sono incatenate, così da sorreggere quelle più in difficoltà, cariche magari di cibarie comuni o tesori già spartiti con i comandanti della flotta.
Ne consegue che se una di queste affonda le altre rischiano di seguirla negli abissi, mentre i pirati proseguono con continui attacchi ai quali l'Imponente armate UE non riesce a reagire.
Nel groviglio di queste imbarcazioni, sul perimetro più esposto agli attacchi e in una situazione particolarmente complicata, la nave Italia cerca di riorganizzarsi, tra pianti e festeggiamenti.
Gli ufficiali hanno capitolato, cedendo il passo ad una squadra di tecnici, cartografi, chef, mastri armatori e tesorieri, tutti competenti nelle loro funzioni ma a cui certo non su può chiedere un nobile profilo politico. Questa squadra, osannata da mozzi e marinai, è però strettamente controllata dai vecchi ufficiali, che possono sbarazzarsene in qualsiasi momento, o intervenire, nel bene o nel male, sulle decisioni prese, fino a comprometterne il risultato.
A capo di questi tecnici è stato nominato Capitano il Prof. Monti, che in pochissimi giorni ha dovuto dar prova alle altri navi di poter sistemare il nostro veliero, dopo che tonnellate di promesse avevano prima illuso e poi frustrato l'intera flotta. Così il Capitano, con la sua squadra ha deciso in fretta e furia di stilare un elenco delle emergenze, mettendo al primo posto il rischio "cannonate" dalla nostra stessa flotta, e a seguire tutti gli altri problemi interni, dalle falle sul fondo, alla corruzione degli ufficiali, che ricordiamolo, tengono i tecnici per le "Falle"!
Per impedire le cannonate, evitando che l’operazione fallisca a causa degli ufficiali che certamente si metterebbero di traverso per mantenere i loro privilegi (vedi tagli degli stipendi!), il Capitano Monti ha deciso di prendere le ricchezze nella maniera più semplice ed immediata.
Si è deciso quindi di fare una colletta tra tutto l'equipaggio, naturalmente senza insistere troppo con i "potenti" e con i ladri, particolarmente abili a complotti e sotterfugi ma coinvolgendo, come sempre, quelli più esposti che non possono rifiutarsi.
Sul veliero però, gli stessi che prima festeggiavano la caduta (supposta) dei graduati, iniziano subito a sentirsi presi in giro, trovandosi di fatto a pagare la ristrutturazione di un'imbarcazione compromessa da anni di cattiva gestione da parte di coloro che ora la passano nuovamente liscia.
A calmare le acque ci pensa proprio la squadra del Capitano, che parla di pazienza e di un percorso lungo e faticoso, che segue una logica precisa e che ha come obiettivo quello di far ripartire il nostro veliero e non solo quello di tenerlo a galla. Così alcuni tornano a posare il remo che poco prima sventolavano minacciosi, soprassedendo sul fatto che se poche settimane fa il vecchio Ammiraglio Berlusconi avesse proposto una simile manovra si sarebbe trovato impiccato all'albero maestro!
E gli stessi ufficiali se la ridono sotto i baffi (vecchi ammiragli compresi..), magari lamentandosi di scelte tanto impopolari che dopotutto vengono fatte da altri, proponendo aggiustamenti che farebbero meglio a tacere per quanto ipocriti. E perché non approfittare della situazione per tessere nuove alleanze o addirittura per riguadagnarsi il favore dei marinai più influenzabili, tornando ai vecchi slogan o immolandosi a difensori di un popolo che prima non hanno mai considerato.
Da parte mia, in fondo alla nave, seduto sul bordo con il mio remo appoggiato sulle gambe, nutro una fievole speranza che ora, con le cannonate scongiurate, la squadra di Monti provi seriamente a ripulire la nave, partendo proprio da quella parte dell'equipaggio che ha quasi affondato la nostra barca. Mozzi e marinai sono pronti ad appoggiare una rivoluzione pacifica che faccia emergere la corruzione ed elimini privilegi ed ingiustizie su cui poggiano le tante caste della nostra società, operazione impossibile se dovessero farla gli interessati ma meno utopica se fatta da un "tecnico" o da una persona che abbia ancora dignità ed ambizione. Ma bisogna essere altrettanto veloci e spietati come si è dimostrato in questa prima fase, a cui a pagare siamo sempre i soliti. Vediamo se anche questa volta il nostro veliero risulta indistruttibile?
venerdì 9 dicembre 2011
Questo è un mondo che appartiene all'uomo
Leggere la biografia di James Brown è come leggere un romanzo incredibile.
Ascoltare la sua voce è come essere spronati da dentro.
Vederlo sul palco è come vedere una possessione musicale.
E' forse il musicista più influente della musica nera mondiale, il padrino del Soul, per alcuni l'inventore del Funk, di certo un dio dell'R&B, ma anche un guru del Gospel e del Blues, senza contare che per molti è colui che ha gettato le basi dell'Hip Hop.
Come uomo paga le sue origini, che gli hanno regalato quel carattere da sopravvissuto, di chi non solo si è fatto da solo, ma vuole che questo sia ben ribadito! Ha guidato importanti battaglie politiche sui diritti dei neri, finanziando gruppi come le Pantere Nere e impegnandosi in prima persona, mettendoci soldi e faccia.
James Brown ha costruito una bella fetta della storia musicale Americana e di certo quel mondo gli apparteneva, come oggi lui appartiene alla storia della musica.
Storica questa versione con Pavarotti:
Ascoltare la sua voce è come essere spronati da dentro.
Vederlo sul palco è come vedere una possessione musicale.
E' forse il musicista più influente della musica nera mondiale, il padrino del Soul, per alcuni l'inventore del Funk, di certo un dio dell'R&B, ma anche un guru del Gospel e del Blues, senza contare che per molti è colui che ha gettato le basi dell'Hip Hop.
Come uomo paga le sue origini, che gli hanno regalato quel carattere da sopravvissuto, di chi non solo si è fatto da solo, ma vuole che questo sia ben ribadito! Ha guidato importanti battaglie politiche sui diritti dei neri, finanziando gruppi come le Pantere Nere e impegnandosi in prima persona, mettendoci soldi e faccia.
James Brown ha costruito una bella fetta della storia musicale Americana e di certo quel mondo gli apparteneva, come oggi lui appartiene alla storia della musica.
Storica questa versione con Pavarotti:
martedì 6 dicembre 2011
Amore e Animali secondo Lucci
Ecco un'altro capolavoro di servizio firmato da Enrico Lucci.
Adoro questo modo di trattare ogni tematica, con una leggerezza tale da rendere possibili ragionamenti tutt'altro che scontati.
venerdì 2 dicembre 2011
Blonde Redhead - 23 (2007)
Non capisco il perché di queste sensazioni, ma se nella vita si conoscesse ogni aspetto che caratterizza un'emozione, tutto diventerebbe tremendamente prevedibile e monotono.
Eccovi un disco "freddo" che scalderà il vostro inverno!
Il freddo che giunge dalle casse, credo sia portato dalle sonorità elettroniche particolarmente eteree , che unite alla fragile voce di Kazu Makino, suonano in un modo ricco di echi mai ben definiti.
A scaldare il tutto ci pesano però le armonie ed una ritmica tutt'altro che dispersa.
I Blonde Redhead sono una formazione Indie Rock scoperta nintemeno che da Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth, produttore infatti del loro primo disco.
Altra caratteristica, piuttosto patriottica, è che in questa formazione militano due gemelli milanesi: Simone e Amedeo Pace.
Questo disco è del 2007, ed è il settimo della loro lunga carriera che affonda le radici dal 1993.
Vi consiglio di ascoltarlo, perché contiene tante piccole perle che potrebbero accompagnarvi durante questo inverno!
Eccovi un disco "freddo" che scalderà il vostro inverno!
Il freddo che giunge dalle casse, credo sia portato dalle sonorità elettroniche particolarmente eteree , che unite alla fragile voce di Kazu Makino, suonano in un modo ricco di echi mai ben definiti.
A scaldare il tutto ci pesano però le armonie ed una ritmica tutt'altro che dispersa.
I Blonde Redhead sono una formazione Indie Rock scoperta nintemeno che da Steve Shelley, batterista dei Sonic Youth, produttore infatti del loro primo disco.
Altra caratteristica, piuttosto patriottica, è che in questa formazione militano due gemelli milanesi: Simone e Amedeo Pace.
Questo disco è del 2007, ed è il settimo della loro lunga carriera che affonda le radici dal 1993.
Vi consiglio di ascoltarlo, perché contiene tante piccole perle che potrebbero accompagnarvi durante questo inverno!
martedì 29 novembre 2011
SPAZZATOUR by REPORT
E' fresca di ieri la notizia che Napoli è nuovamente alle prese col problema rifiuti (come se ne fosse mai uscita), proprio mentre l'Europa chiede aggiornamenti sulla corsa alla differenziata e sui programmi di smaltimento.
Diventa quindi ancora più assurdo sapere che in Italia alcune aziende, attive nel settore, sono con l'acqua alla gola proprio per mancanza di materia prima: la spazzatura!
Come può accadere? Ce lo spiega Report con Emilio Casalini, ennesimo scandalo Italiano che si porta dietro tragendie umanitarie e ci fa capire quanto sia pericoloso importare materiale di dubbia provenienza!
Diventa quindi ancora più assurdo sapere che in Italia alcune aziende, attive nel settore, sono con l'acqua alla gola proprio per mancanza di materia prima: la spazzatura!
Come può accadere? Ce lo spiega Report con Emilio Casalini, ennesimo scandalo Italiano che si porta dietro tragendie umanitarie e ci fa capire quanto sia pericoloso importare materiale di dubbia provenienza!
sabato 26 novembre 2011
BAGNA CAUDA!
SABATO 3 DICEMBRE
CASCINA STRALLA – FARIGLIANO – ore 20.00
COSTO 20 EURO APERTO A TUTTI!
Menù:
Soma d’aj
Salumi e Pancetta
Tortino di porri e Bagna Cauda
Bagna Cauda e Verdure a volontà
Dolce e Caffè
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 30 NOVEMBRE 2011 CON ACCONTO DI 10 EURO PRESSO MACELLERIA TARICCO.
TUTTO IL RICAVATO VERRA’ DEVOLUTO ALL’APS CONCERTO PER UN AMICO
giovedì 24 novembre 2011
Che la tua voce viva per sempre
Il 24 novembre 1991 si spense una delle più grandi icone musicale che la storia abbia mai avuto la fortuna di condividere: Freddie Mercury.
Non c’è tempo per noi, Non c’è spazio per noi
Cos’è che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Non abbiamo scelta, Il nostro destino è già stato deciso
Questo mondo ha un solo dolce momento messo da parte per noi
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Chi desidera amare per sempre?…Quando l’amore deve morire
Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra, Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo avere per sempre, E potremo amare per sempre
L’ eternità è il nostro presente
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
L’ eternità è il nostro presente…Ma chi aspetta in eterno?
Non c’è tempo per noi, Non c’è spazio per noi
Cos’è che costruisce i nostri sogni, eppure ora scorre via
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Non abbiamo scelta, Il nostro destino è già stato deciso
Questo mondo ha un solo dolce momento messo da parte per noi
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
Chi desidera amare per sempre?…Quando l’amore deve morire
Ma tocca le mie lacrime con le tue labbra, Tocca il mio mondo con la punta delle tue dita
E potremo avere per sempre, E potremo amare per sempre
L’ eternità è il nostro presente
Chi vuol vivere per sempre, Chi vuol vivere per sempre?
L’ eternità è il nostro presente…Ma chi aspetta in eterno?
martedì 22 novembre 2011
Le vittime d'Italia.
Posso capire che l'ex Premier non goda di particolari simpatie, che il suo stile di vita "privato" sia largamente discutibile e che "incastrarlo" sia piuttosto difficile con la schiera di avvocati e cavilli con cui riesce a difendersi.
Ma definire vittime le ragazze che partecipavano ai festini, retribuite per una sera come 5 mesi di lavoro di un operaio medio, mi sembra piuttosto una stro***ta.
Il mio augurio è che si impari a chiamare le cose con il proprio nome e che la si smetta di scegliere sempre la strada più lunga per far valere la giustizia!
sabato 19 novembre 2011
Maschile o Femminile?
L'eterna guerra tra il mondo maschile e il mondo femminile si arricchisce di questa storiella divertente! Grazie Eli per la dritta e io ne approfitto per rispolverare questo bel video dei Good Charlotte "Girls & Boys" del 2002 (dell'album: The Young and the Hopeless )
Un' insegnante spagnola stava spiegando alla classe che in
spagnolo,
contrariamente all'inglese, i nomi possono essere sia maschili che
femminili.
"casa, per esempio, è femminile: la casa"
"matita, invece, è maschile: el lapiz"
Uno studente chiese: "Di che genere è la parola computer?"
Anziché rispondere, l'insegnante divise la classe in due
gruppi, maschi e
femmine, e chiese loro di decidere insieme se computer dovesse
essere maschile
o femminile. A ciascun gruppo chiese inoltre di motivare la
scelta con 4 ragioni.
Il gruppo degli uomini decise che "computer" dovesse essere
decisamente
femminile "la computadora" perchè:
1. Nessuno tranne il loro creatore capisce la loro logica
interna.
2. Il linguaggio che usano per comunicare tra computer è
incomprensibile.
3. Anche il più piccolo errore viene archiviato nella memoria a
lungo termine per
possibili recuperi futuri e...
4. Non appena decidi di comprarne uno, ti ritrovi a spendere
metà del
tuo salario in accessori.
Il gruppo delle donne, invece, concluse che i computer
dovessero essere
maschili (el computador) perchè:
1. Per farci qualunque cosa, bisogna accenderli.
2. Hanno un sacco di dati ma non riescono a pensare da soli.
3. Si suppone che ti debbano aiutare a risolvere i problemi,
ma per la metà delle volte, il problema sono loro e...
4. Non appena ne compri uno, ti rendi conto che se avessi
aspettato
qualche tempo, avresti potuto avere un modello migliore.
...vinsero le donne.
Un' insegnante spagnola stava spiegando alla classe che in
spagnolo,
contrariamente all'inglese, i nomi possono essere sia maschili che
femminili.
"casa, per esempio, è femminile: la casa"
"matita, invece, è maschile: el lapiz"
Uno studente chiese: "Di che genere è la parola computer?"
Anziché rispondere, l'insegnante divise la classe in due
gruppi, maschi e
femmine, e chiese loro di decidere insieme se computer dovesse
essere maschile
o femminile. A ciascun gruppo chiese inoltre di motivare la
scelta con 4 ragioni.
Il gruppo degli uomini decise che "computer" dovesse essere
decisamente
femminile "la computadora" perchè:
1. Nessuno tranne il loro creatore capisce la loro logica
interna.
2. Il linguaggio che usano per comunicare tra computer è
incomprensibile.
3. Anche il più piccolo errore viene archiviato nella memoria a
lungo termine per
possibili recuperi futuri e...
4. Non appena decidi di comprarne uno, ti ritrovi a spendere
metà del
tuo salario in accessori.
Il gruppo delle donne, invece, concluse che i computer
dovessero essere
maschili (el computador) perchè:
1. Per farci qualunque cosa, bisogna accenderli.
2. Hanno un sacco di dati ma non riescono a pensare da soli.
3. Si suppone che ti debbano aiutare a risolvere i problemi,
ma per la metà delle volte, il problema sono loro e...
4. Non appena ne compri uno, ti rendi conto che se avessi
aspettato
qualche tempo, avresti potuto avere un modello migliore.
...vinsero le donne.
giovedì 17 novembre 2011
Disegnare sull'Acqua
Su segnalazione vi giro questo video molto affascinante.
Si tratta di una tecnica, a quanto sembra orientale, che permette di disegnare su di una superficie liquida, cosa che regale sfumature e curve davvero interessanti.
Buona visione e grazie per la dritta "anonima"!
Si tratta di una tecnica, a quanto sembra orientale, che permette di disegnare su di una superficie liquida, cosa che regale sfumature e curve davvero interessanti.
Buona visione e grazie per la dritta "anonima"!
martedì 15 novembre 2011
CENA DEL CONCERTO
PRESSO CASCINA STRALLA ore 20.30:
CENA DEL CONCERTO PER UN AMICO
Tradizionale Cena per tutti coloro che hanno partecipato e supportato il Concerto Per Un Amico!
STAFF, AMICI, SIMPATIZZANTI, MUSICISTI E CHIUNQUE VUOLE ESSERE, ALMENO PER UNA SERA, PARTE DELLA NOSTRA FAMIGLIA ALLARGATA!
Costo CENA 18,00 euro.
TUTTO IL RICAVATO ANDRA' AL CONCERTO PER UN AMICO!
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 20 NOVEMBRE 2011 con ACCONTO 10 EURO presso MACELLERIA TARICCO di Farigliano.
POSTI CENA LIMITATI!! AFFRETTATEVI!
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 20 NOVEMBRE 2011 con ACCONTO 10 EURO presso MACELLERIA TARICCO di Farigliano.
POSTI CENA LIMITATI!! AFFRETTATEVI!
giovedì 10 novembre 2011
LULU - Lou Reed e Metallica (2011)
Quando ho saputo di questa collaborazione non nego una botta di entusiasmo, forse dovuta più alla curiosità che all'effettiva consapevolezza che attendeva i miei timpani. Chi sono Lou Reed e i Metallica non è proprio il caso di ricordarlo, ma è bene sottolineare quanto entrambe queste personalità musicali abbiano inventato e sperimentato (spesso anche contro corrente) nella loro carriera.
E proprio il fatto che a loro venga concesso tutto e che le loro scelte abbiano spesso generato dischi controversi e fondamentali, mi regala un ottimo terreno su cui far crescere le mie aspettative.
Poi parte il disco e ... bé ... insomma ... devo riascoltarlo.
Poi di nuovo.
Ancora e ancora.
Ora, forse, incomincio a capirci qualcosa.
La prima impressioni era stata infatti piuttosto negativa, insomma, mi aspettavo un disco difficile, ma a tratti questo LULU è al limite della musicalità. Poi torno alle mie considerazioni ed ecco emergere la chiave di lettura "secondo Lou Reed", l'uomo che ha pubblicato il disco "Metal Machine Music" nel 1975 per poi dichiarare "Le mie intenzioni erano serie, ma ero anche molto fuori di testa!".
Quindi abbandono la ricerca di una filone classico e prendo per buono cosa ascolto, facendomi rapire dall'atmosfera che si cela in questo disco doppio.
Finalmente ecco un senso a tutto questo, ecco la forza di questo disco, ecco la trama nera di un disco cupo e distaccato, profondamente interiore e decisamente pesante, anzi pesantissimo. I Metallica accettano la parte di band di supporto con lo stesso Hetfield che non si impone mai, ma che resta nei suoi spazi "a servizio" del delirante canto di Lou Reed.
L'ex Velvet Underground occupa la scena senza badare a metriche, armonie o virtuosismi, completamente rapito dalla teatralità dei suoi monologhi, in gran parte parlati, cantilenati, abbandonati ad un distacco sinistro e vaneggiante, talmente lontani dal sottofondo serrato dei Metallica, da risultare alla fine in sintonia.
Sembra di entrare in un mondo sconvolto nelle regole, stridente e spesso insensato, in cui la musica segue un percorso e la voce tutto un'altro, incontrandosi in qualche occasioni e allontanandosi in altre.
Un disco difficile, molto difficile, che vede i Metallica fare i Metallica e Lou Reed fare Lou Reed, in un inferno fatto di riff taglienti immersi in un delirio che in quanto atmosfera mi riporta a Venus in Furs, ma decisamente meno musicale.Un percorso tra attimi di delirio (Mistress Dread) e passaggi desolanti (Little Dog su tutti) che trova un senso alla fine, con la bella Junior Dad, che ti accompagna lentamente all'uscita di questo mondo buio e confuso, che assieme all'amaro in bocca, ti lascia qualcosa di affascinante...
E proprio il fatto che a loro venga concesso tutto e che le loro scelte abbiano spesso generato dischi controversi e fondamentali, mi regala un ottimo terreno su cui far crescere le mie aspettative.
Poi parte il disco e ... bé ... insomma ... devo riascoltarlo.
Poi di nuovo.
Ancora e ancora.
Ora, forse, incomincio a capirci qualcosa.
La prima impressioni era stata infatti piuttosto negativa, insomma, mi aspettavo un disco difficile, ma a tratti questo LULU è al limite della musicalità. Poi torno alle mie considerazioni ed ecco emergere la chiave di lettura "secondo Lou Reed", l'uomo che ha pubblicato il disco "Metal Machine Music" nel 1975 per poi dichiarare "Le mie intenzioni erano serie, ma ero anche molto fuori di testa!".
Quindi abbandono la ricerca di una filone classico e prendo per buono cosa ascolto, facendomi rapire dall'atmosfera che si cela in questo disco doppio.
Finalmente ecco un senso a tutto questo, ecco la forza di questo disco, ecco la trama nera di un disco cupo e distaccato, profondamente interiore e decisamente pesante, anzi pesantissimo. I Metallica accettano la parte di band di supporto con lo stesso Hetfield che non si impone mai, ma che resta nei suoi spazi "a servizio" del delirante canto di Lou Reed.
L'ex Velvet Underground occupa la scena senza badare a metriche, armonie o virtuosismi, completamente rapito dalla teatralità dei suoi monologhi, in gran parte parlati, cantilenati, abbandonati ad un distacco sinistro e vaneggiante, talmente lontani dal sottofondo serrato dei Metallica, da risultare alla fine in sintonia.
Sembra di entrare in un mondo sconvolto nelle regole, stridente e spesso insensato, in cui la musica segue un percorso e la voce tutto un'altro, incontrandosi in qualche occasioni e allontanandosi in altre.
Un disco difficile, molto difficile, che vede i Metallica fare i Metallica e Lou Reed fare Lou Reed, in un inferno fatto di riff taglienti immersi in un delirio che in quanto atmosfera mi riporta a Venus in Furs, ma decisamente meno musicale.Un percorso tra attimi di delirio (Mistress Dread) e passaggi desolanti (Little Dog su tutti) che trova un senso alla fine, con la bella Junior Dad, che ti accompagna lentamente all'uscita di questo mondo buio e confuso, che assieme all'amaro in bocca, ti lascia qualcosa di affascinante...
martedì 8 novembre 2011
Domande
Chissà come finirà? E' questa la domanda di oggi, Berlusconi lascia o la spunta nuovamente? E se lasciasse cosa realmente cambierebbe?
La scorsa settimana la stampa estera è stata chiara, Berlusconi è la causa e l'unica soluzione al problema Italia, perchè fino a prova contraria è l'unico a disporre di una, risicatissima e s-"venduta", maggioranza parlamentare. Ad oggi infatti nessun partito potrebbe godere di tale forza.
Il PD in 3 anni di minoranza non è riuscito nemmeno a trovare un candidato riconosciuto da tutto il partito, si è spaccato in almeno 16 correnti e DICO 16!!! Senza contare che i suoi alleati IDV e SEL sono uniti solo dall'odio verso il Premier e lontani anni luce nelle ideologie e nelle idee (Vedi solo la dispoarità tra Vendola e Di Pietro in materia di giustizia..).
Il famoso terzo polo manca di fiducia anche in se stesso (come possano convivere Fini e Casini è un mistero e la presenza di Rutelli .. ?), tanto che temono le elezioni, in quanto ancora privi di un'identità precisa e di un programma condiviso.
Resta la Lega, che più che un alleato fedele si è dimostrato un partito straordinariamente deciso a perseguire la riforma federale, a costo della propria credibilità, pagando il prezzo pesante di scelte contrarie alla propria ideologia, che hanno fatto infuriare una bella fetta del proprio elettorato (vedi appoggi al PDL su giustizia, prescrizioni brevi, brevissime praticamente un'indulto e gli svariati salvataggi di parlamentari indagati e a tutela della casta romana che tanto si odiava in passato..).
Insomma, le alternative sono sbiadite e come se non bastasse il sistema fa acqua da tutte le parti.
Votando oggi, si utilizzerebbe la stessa legge elettorale che ha portato in parlamento personaggi del calibro di Scilipoti, e di certo non ci sarebbe una maggioranza forte abbastanza da permettersi la crociata impopolare delle riforme a 360 gradi! Ora come ora sembra che il partito più forte sia quello dell'astensione, tallonato e forse superato, da quello del Vaffanc..o!
Inoltre ci si comincia a chiedere cosa succederebbe senza Berlusconi, capace di coalizzare una minoranza sconfinata nelle sue fazioni, ma soprattutto capace di rendersi con grande abilità, e spesso giustamente, il capro espiatorio di ogni scandalo nazionale.
Certo buona parte delle responsabilità di questa situazione va proprio attribuita allo stesso Berlusconi, che ha voluto spingere su temi a lui cari prima di pensare al bene del Paese, giocandosi una maggioranza potentissima e che, a causa dei suoi comportamenti non proprio "consoni" e alle sue frequentazioni non proprio trasparenti, tiene in scacco l'intero parlamento da almeno 6 mesi.
E' quindi capibile perchè tutti si augurano un suo passo indietro che, perlomeno, sblocchi in qualche modo la situazione e dia uno scossone ad un parlamento che sembra il mercato del pesce!
Cosa succederà dunque, e chi può dirlo?
Fatto stà che giorno dopo giorno crolla la credibilità verso le nostre istituizione e in fondo, come potrebbe non essere così?
La scorsa settimana la stampa estera è stata chiara, Berlusconi è la causa e l'unica soluzione al problema Italia, perchè fino a prova contraria è l'unico a disporre di una, risicatissima e s-"venduta", maggioranza parlamentare. Ad oggi infatti nessun partito potrebbe godere di tale forza.
Il PD in 3 anni di minoranza non è riuscito nemmeno a trovare un candidato riconosciuto da tutto il partito, si è spaccato in almeno 16 correnti e DICO 16!!! Senza contare che i suoi alleati IDV e SEL sono uniti solo dall'odio verso il Premier e lontani anni luce nelle ideologie e nelle idee (Vedi solo la dispoarità tra Vendola e Di Pietro in materia di giustizia..).
Il famoso terzo polo manca di fiducia anche in se stesso (come possano convivere Fini e Casini è un mistero e la presenza di Rutelli .. ?), tanto che temono le elezioni, in quanto ancora privi di un'identità precisa e di un programma condiviso.
Resta la Lega, che più che un alleato fedele si è dimostrato un partito straordinariamente deciso a perseguire la riforma federale, a costo della propria credibilità, pagando il prezzo pesante di scelte contrarie alla propria ideologia, che hanno fatto infuriare una bella fetta del proprio elettorato (vedi appoggi al PDL su giustizia, prescrizioni brevi, brevissime praticamente un'indulto e gli svariati salvataggi di parlamentari indagati e a tutela della casta romana che tanto si odiava in passato..).
Insomma, le alternative sono sbiadite e come se non bastasse il sistema fa acqua da tutte le parti.
Votando oggi, si utilizzerebbe la stessa legge elettorale che ha portato in parlamento personaggi del calibro di Scilipoti, e di certo non ci sarebbe una maggioranza forte abbastanza da permettersi la crociata impopolare delle riforme a 360 gradi! Ora come ora sembra che il partito più forte sia quello dell'astensione, tallonato e forse superato, da quello del Vaffanc..o!
Inoltre ci si comincia a chiedere cosa succederebbe senza Berlusconi, capace di coalizzare una minoranza sconfinata nelle sue fazioni, ma soprattutto capace di rendersi con grande abilità, e spesso giustamente, il capro espiatorio di ogni scandalo nazionale.
Certo buona parte delle responsabilità di questa situazione va proprio attribuita allo stesso Berlusconi, che ha voluto spingere su temi a lui cari prima di pensare al bene del Paese, giocandosi una maggioranza potentissima e che, a causa dei suoi comportamenti non proprio "consoni" e alle sue frequentazioni non proprio trasparenti, tiene in scacco l'intero parlamento da almeno 6 mesi.
E' quindi capibile perchè tutti si augurano un suo passo indietro che, perlomeno, sblocchi in qualche modo la situazione e dia uno scossone ad un parlamento che sembra il mercato del pesce!
Cosa succederà dunque, e chi può dirlo?
Fatto stà che giorno dopo giorno crolla la credibilità verso le nostre istituizione e in fondo, come potrebbe non essere così?
domenica 6 novembre 2011
Oggi alle 15.30 circa ora Italiana parte la MARATONA DI NEWYORK, la 42esima!
Tra i pochi partecipanti (quasi 50000!!!) ci sono due giovani ruspanti: DAVIDE FIA e FABRIZIO MEDANA (il nostro PERU!)!! In attesa che nel 2150, io, porti a termine i miei allenamenti e possa parteciparvi, pensateci voi a portare in alto i colori della langa!!! BUONA CORSA e complimenti!!
PS: la corsa andrà in diretta su Eurosport e per i più tecnologici, si possono seguire i corridori uno ad uno così!
sabato 5 novembre 2011
Poca poesia e tante tragedie
A differenza di questo pezzo dei The Used, siamo immersi in una situazione che ha davvero poco di poetico ma molto di tragico.
Resta davvero poco da dire dopo aver visto le immagini che arrivano dalla Liguria e i nostri pensieri vanno al '94, quando avevamo negli occhi la stessa impotenza e nella voce lo stesso terribile stupore di chi oggi si trova davanti alla furia dell'acqua.
Polemiche a parte, restano le storie di chi ci ha lasciato la vita, di chi si è visto annegare i sogni, di chi ha salvato qualcuno e di chi non si perdonerà mai di non esserci riuscito.
Poi c'è la cementificazione, le pioggie sempre più intense, la scarsa manutenzione, i tagli e le cattive gestioni.
Ci sono tragedie che commuovono e che sono prevedibili, evitabili e contenibili ma troppo spesso solo con i "se" e con i "ma".
Dall'altra parte ci sono storie che hanno fatto dei "se" e dei "ma" la propria trama e spesso la propria fine, insomma tragedie senza un briciolo di poesia.
Resta davvero poco da dire dopo aver visto le immagini che arrivano dalla Liguria e i nostri pensieri vanno al '94, quando avevamo negli occhi la stessa impotenza e nella voce lo stesso terribile stupore di chi oggi si trova davanti alla furia dell'acqua.
Polemiche a parte, restano le storie di chi ci ha lasciato la vita, di chi si è visto annegare i sogni, di chi ha salvato qualcuno e di chi non si perdonerà mai di non esserci riuscito.
Poi c'è la cementificazione, le pioggie sempre più intense, la scarsa manutenzione, i tagli e le cattive gestioni.
Ci sono tragedie che commuovono e che sono prevedibili, evitabili e contenibili ma troppo spesso solo con i "se" e con i "ma".
Dall'altra parte ci sono storie che hanno fatto dei "se" e dei "ma" la propria trama e spesso la propria fine, insomma tragedie senza un briciolo di poesia.
venerdì 4 novembre 2011
Non puoi avere sempre ciò che vuoi
Parole sante, e direi quasi santa anche la musica!
Oltre a narrare una grande verità, che prima o poi tutti imparano nella vita, sono il titolo di una meravigliosa canzone dei Rolling Stones, scritta nel 1968 e pubblicata come ultima traccia nello storico disco 'Let It Bleed'.
Si dice che la canzone fu ispirata da un barista che, non avendo più ciliegie, per soddisfare la richiesta di 'cherry soda' fatta da Jagger, rispose educatamente "You can't always get what you want".
Leggenda vuole che quando i Rolling Stones tornino a suonare nei pressi di quella città, al barista arrivino biglietti omaggio e una limousine per portarlo al concerto, compenso meritato per quella frase che ha dato il nome a questo successo planetario!
Oltre a narrare una grande verità, che prima o poi tutti imparano nella vita, sono il titolo di una meravigliosa canzone dei Rolling Stones, scritta nel 1968 e pubblicata come ultima traccia nello storico disco 'Let It Bleed'.
Si dice che la canzone fu ispirata da un barista che, non avendo più ciliegie, per soddisfare la richiesta di 'cherry soda' fatta da Jagger, rispose educatamente "You can't always get what you want".
Leggenda vuole che quando i Rolling Stones tornino a suonare nei pressi di quella città, al barista arrivino biglietti omaggio e una limousine per portarlo al concerto, compenso meritato per quella frase che ha dato il nome a questo successo planetario!
martedì 1 novembre 2011
Grazie!
Certo ci speravamo, ma di certo nessuno si aspettava così tanta gente, tante maschere e tanto divertimento! Grazie a tutti quelli che sono passati e hanno contribuito a questo successo! Trovate già centinaia di fotografie su FB!
Alla prossima occasione!
giovedì 27 ottobre 2011
HALLOWEEN PARTY
Ci siamo!
Come vi avevo anticipato nel post di qualche settimana fa "Le sette vite di un gatto rosso" parte quella che per alcuni è già stata ribattezzata l'operazione salva concerto!
Alcuni ragazzi hanno deciso di organizzare eventi, cene e spettacoli il cui ricavato verrà devoluto al Concerto per un Amico (come aiuto dopo la pioggia della domenica e il generatore passato a peggior vita!) e si parte proprio da questo sabato con l'HALLOWEEN PARTY.
Si tratta di un evento unico, decisamente sperimentale, che se riuscisse potrebbe dare il via ad una serie di eventi simili, un ottima cosa per una realtà come la nostra!
Si passerà una serta insieme, nell'atmosfera di una 'CASCINA STRALLA' infestata da spettri... insomma tutti quelli che vorranno esserci! Infatti è gradito un travestimento, non obbligatorio, ma molto ben accetto!
Aspettiamo chiunque voglia unirsi a noi per questa serata all'insegna del divertimento, a partire dalle 21:30 con una selezione musicale a tema che proseguirà nel più "sconvolgente" dei party!
Insomma un'ottima occasione per fare beneficienza divertendosi!
info@concertoperunamico.com
Come vi avevo anticipato nel post di qualche settimana fa "Le sette vite di un gatto rosso" parte quella che per alcuni è già stata ribattezzata l'operazione salva concerto!
Alcuni ragazzi hanno deciso di organizzare eventi, cene e spettacoli il cui ricavato verrà devoluto al Concerto per un Amico (come aiuto dopo la pioggia della domenica e il generatore passato a peggior vita!) e si parte proprio da questo sabato con l'HALLOWEEN PARTY.
Si tratta di un evento unico, decisamente sperimentale, che se riuscisse potrebbe dare il via ad una serie di eventi simili, un ottima cosa per una realtà come la nostra!
Si passerà una serta insieme, nell'atmosfera di una 'CASCINA STRALLA' infestata da spettri... insomma tutti quelli che vorranno esserci! Infatti è gradito un travestimento, non obbligatorio, ma molto ben accetto!
Aspettiamo chiunque voglia unirsi a noi per questa serata all'insegna del divertimento, a partire dalle 21:30 con una selezione musicale a tema che proseguirà nel più "sconvolgente" dei party!
Insomma un'ottima occasione per fare beneficienza divertendosi!
info@concertoperunamico.com
lunedì 24 ottobre 2011
LA LOGGIA - CI FACCIAMO IN QUATTRO (2011)
Torna LA LOGGIA, che dopo RELOAD del 2009, si fa in quattro e sforna un nuovo disco cazzuto e molto curato.
CI FACCIAMO IN QUATTRO, e si sente, anzi si vede, basta considerare le uscite degli ultimi 2 anni con due dischi ufficiali e parallelamente 2 progetti personali, per Mecom con LA CLASSE DELLE ELEMENTARI e Deeiv con PERSONALE.
Ora tornano con un disco che mi piace molto e che segue, certo per combinazione, proprio il mio invito di due anni fa, ovvero sviluppare le diversità e gli stili personali di questa Rap-Band, puntando sulla personalizzazione degli stili e lo sviluppo delle singole personalità.
Il sipario si apre sul pezzo che più rappresenta questo disco, Dovrebbe essere, dove la musica, il rap viene inquadrato da quattro personali punti di vista: la metrica e lo stile per Deeiv ..non puoi chiuderle a caso, ma senza stile vai a naso, io pure a naso le chiudo ma non pensare sia un caso .. la passione di Sisla22 ... dovrebbe essere così cosi così com'è (Citazione Art31?) trasudare passione nel nome del buon rap ... i contenuti per Mecom ... il bit deve spaccare proprio come questo con massima attenzione a cosi dici nel testo... e il divertimento per Datodf ...non c'entra dove o come, ma solo se te la senti, personalmente chiama purem noi siamo già pronti, perchè oltre al resto, c'è il divertimento, l'hip hop è pure questo! ...
Il disco è praticamente un concept album che ruota attorno ai quattro rapper e ai loro stili, .. lo stesso sogno e quattro vite differenti.. come dicono nella seconda traccia che da il nome al disco.
Quattro come i colri Cmyk, a cui ognuno da voce, come le loro mani che scrivono, e stringono microfoni (A quattro mani), come le quattro Dipendenze (il cibo, il gioco, il fumo e l'alcool ) che si confondono ai vizi o come i segni con cui si tirano le somme in Piùmenoperdivisouguale.
In Regalati un attimo c'è spazio per i ringraziamenti in una ballata dai toni malinconici, mentre ben due brani vengono dedicati al difficile rapporto tra lavoro e passione per la musiaca (Diamanti del rap e Amanti del rap). Anche la società viene prese di mira, sia in Punti di svista, con una delle migliori basi del disco ed i tanti fraintendimenti che uno sguardo approssimativo regala, o in Stratificazione, fotografia del mondo attuale o ancora in Pubblicità inno amaramente sarcastico sulla "reclam".
L'autocelebrativa Guardaci adesso (sempre suddivisa in capitoli personali) e Tempo da perdere completano il disco, un lavoro che riabadisce l'incredibile attitudine di questa formazione inossidabile, la loro grande volotà e una maturazione in continuo sviluppo.
La produzione è forse la migliore nella stroria della LOGGIA che continua a guadagnarsi, lavoro dopo lavoro, un meritato e sacrosanto rispetto.
Vi invito a scaricare il disco dal sito: www.ensample.it
sabato 22 ottobre 2011
Un'altra pagina di storia
Ogni generazione è testimone della propria pagina di storia. Alcuni contribuiscono a scriverla, sia nel bene che nel male, altri ne sono semplici spettatori, ma tutti ne vivono aspettative e conseguenze.
Mu'ammar Gheddafi è stato per oltre 40 anni un personaggio straordinario, nel vero senso della parole, oltre ogni ordinarietà. Autoproclamatosi in qualsiasi maniera ritenesse più oppurtuno, ha costruito un potere imponendosi al proprio popolo, alla comunità araba e al mondo occidentale, grazie al petrolio e ad una buona dose di interessi che ora sono morti con lui.
Come gran parte delle dittature anche questa si chiude nel sangue, sangue che si aggiunge a quello versato nella primavera araba, che vede mutare gli equilibri delle regioni più ricche dell'Africa, con la speranza che si tratti di mutamenti positivi per le popolazioni e per gli equilibri internazionali.
Ora una nazione dovrà rimettersi in piedi, alcuni uomini dovranno farsi un'esame di coscienza e molti altri potranno tirar un sospiro di sollievo per i segreti che il Ra'is si porterà con se nella tomba, dopo che la sua figura, che conoscevamo esaltata nella sua insolenza, finirà di essere esposta martoriata ed umiliata, come a voler mostrare al mondo una spietata umanità.
Mu'ammar Gheddafi è stato per oltre 40 anni un personaggio straordinario, nel vero senso della parole, oltre ogni ordinarietà. Autoproclamatosi in qualsiasi maniera ritenesse più oppurtuno, ha costruito un potere imponendosi al proprio popolo, alla comunità araba e al mondo occidentale, grazie al petrolio e ad una buona dose di interessi che ora sono morti con lui.
Come gran parte delle dittature anche questa si chiude nel sangue, sangue che si aggiunge a quello versato nella primavera araba, che vede mutare gli equilibri delle regioni più ricche dell'Africa, con la speranza che si tratti di mutamenti positivi per le popolazioni e per gli equilibri internazionali.
Ora una nazione dovrà rimettersi in piedi, alcuni uomini dovranno farsi un'esame di coscienza e molti altri potranno tirar un sospiro di sollievo per i segreti che il Ra'is si porterà con se nella tomba, dopo che la sua figura, che conoscevamo esaltata nella sua insolenza, finirà di essere esposta martoriata ed umiliata, come a voler mostrare al mondo una spietata umanità.
giovedì 20 ottobre 2011
Tutti a "BARRU'"
SABATO 22 OTTOBRE BARRU' E IL CENTRO MEDICO CARRUCESE VI INVITANO ALL' INAUGURAZIONE, CHE SI TERRA' A CARRU' IN VIA LANGHE 40, A PARTIRE DALLE ORE 16.
BUFFET E CONCERTO DEL "MAURIZIO VESPA TRIO" (Maurizio Vespa - Vibrafono, Matteo Ravizza - Contrabbasso, Carlo Gaia - Batteria) CON LA PARTECIPAZIONE DI GIGI DI GREGORIO, NOTO NOME DEL JAZZ ITALIANO.
BUFFET E CONCERTO DEL "MAURIZIO VESPA TRIO" (Maurizio Vespa - Vibrafono, Matteo Ravizza - Contrabbasso, Carlo Gaia - Batteria) CON LA PARTECIPAZIONE DI GIGI DI GREGORIO, NOTO NOME DEL JAZZ ITALIANO.
martedì 18 ottobre 2011
Chi non muore.. non è morto!
Ho visto un fantasma.
In realtà non sapevo nemmeno di averlo visto, ma l'altra sera, in uno speciale sulle donne del rock, ho assistito ad una bella intervista a Linda Perry, ex voce dei 4 no Blonds.
Fin qui nulla di strano, ma quando ha iniziato ad elencare gli artisti per cui ha scritto, compresa la Aguilera e Pink, qualcosa non mi tornava..
I 4 no Blonds sono una band storica Statunitense dei primi anni '90 famosi più all'estero che in madre terra, ma che hanno spopolato con il singolo 'What's Up?' per poi sciogliersi nel 1995.
Il fatto è che da 15 anni ero convinto che questo scioglimento fosse stato causato proprio dalla morte della cantante che oggi scopro essere: Linda Perry appunto..
Svista o scarso ineresse, tanto da averla già citata in un vecchio post su Beyoncè, fortunatamente mi sbagliavo, ma è servito a riascoltare quel bel disco e riscoprire la magia di questa canzone.
In realtà non sapevo nemmeno di averlo visto, ma l'altra sera, in uno speciale sulle donne del rock, ho assistito ad una bella intervista a Linda Perry, ex voce dei 4 no Blonds.
Fin qui nulla di strano, ma quando ha iniziato ad elencare gli artisti per cui ha scritto, compresa la Aguilera e Pink, qualcosa non mi tornava..
I 4 no Blonds sono una band storica Statunitense dei primi anni '90 famosi più all'estero che in madre terra, ma che hanno spopolato con il singolo 'What's Up?' per poi sciogliersi nel 1995.
Il fatto è che da 15 anni ero convinto che questo scioglimento fosse stato causato proprio dalla morte della cantante che oggi scopro essere: Linda Perry appunto..
Svista o scarso ineresse, tanto da averla già citata in un vecchio post su Beyoncè, fortunatamente mi sbagliavo, ma è servito a riascoltare quel bel disco e riscoprire la magia di questa canzone.
domenica 16 ottobre 2011
Stupidità, violenza e idiozia
Era una grande occasione.
Per certi versi lo è stato, il movimento degli INDIGNADOS stà dilagando, anche se varia da Paese in Paese, come l'indignazione che crea la frustrazione di chi fa sentire le proprie ragione.
In Spagna, dove tutto questo è nato, si proterstava principalmente contro una classe politica ritenuta incapace di reagire ad una situazione difficile, negli USA sul banco delle accuse è fondamentalmente un sistema improntato a garantire banche e "potenti" a discapito della gente comune (da qui lo slogan "noi siamo il 99%"), mentre in Giappone la protesta è mossa principalmente da chiede una nazione libera dal nucleare. Seguono ben 82 nazioni, alcune delle quali, hanno fatto cadere (o ci stanno provando) governi dittatoriali o quasi (Libia, Egitto, Algeria, Tunisia, Siria ecc.... ).
Si manifesta contro un sistema corrotto, contro una politica che come la finanza è troppo distante dalla situazione reale in cui la gente vive ogni giorno, si manifesta contro i "poteri forti" che condizionano le scelte economiche e che fanno pagare a tutti i loro gesti sconsiderati o criminali.
E' la globalizzazione della protesta, un movimento multicolore che colori non ne vuole avere, almeno nella forma, e che incomincia a portare i suoi frutti, a condizionare le scelte dei politici e a spronare le persone ormai assuefatte ad un sistema considerato senza alternativa.
Certo questa è anche un'occasione ghiotta per cavalcare l'onda, così si trovano a fianco degli Indigandos anche gli Stumentalizzados, i Politicantos (perchè tutte quelle bandiere rosse di partito o sindacati? sono davvero così estranei dalle responsabilità di questo sistema??), i Perditempos e i soliti Violentos!
Mentre mi chideo perchè solo in Italia si radunano questi vandali con tanta puntualità, constato tristemente quanto un'occasione così grande venga polverizzata da un manipolo di persone senza ideali, senza idee e senza cervello.
Bruciare auto, magari di chi le stà ancora pagando con fatica, sfregiare una città che pagheremo tutti, attaccare la polizia e nascondersi dietro a chi è li per ben altri principi, è da viglicchi oltre che da stupidi.
Questo non centra nulla con i movimenti e serve solo a dare sfogo a tutti quelli che così possono evitare di rispondere alle domanda di chi era li per chiedere risposte!
Ora ci si potrà finalmente accusare a vicenda: governo responsabile, toni troppo accesi a sinistra, polizia militare e perchè no una bella responsabilità scuola che non funziona o una condanna ad una tv troppo violenta!
Mario Calabresi per La Stampa, pubblica una interessante riflessione che trovate qui, di cui cito uno stralcio:
...Una sola speranza ci resta ed è legata a quei giovani che non ascoltano, che si tappano le orecchie di fronte ai discorsi improntati al pessimismo e che nel loro cuore sognano e sperano. Ce ne sono ben più di quanto si possa immaginare e molti erano in piazza ieri: li abbiamo visti battere le mani a polizia e carabinieri, li abbiamo visti provare a cacciare dal corteo gli incappucciati, li abbiamo visti piangere di rabbia. Ragazzi, il futuro è vostro se imparate subito a rifiutare la violenza, a non tollerarla mai, a isolare chi la predica e la mette in atto, a denunciarla il giorno prima e non quando ormai il corteo è partito. Il futuro esiste se ve lo costruite con speranza e tenacia e se non ve lo fate scippare da chi non crede in nulla.
Quindi per evitare che il comportamento di alcuni offoschi il concetto generale, è necessario ribadire che INDIGNARSI CONTRO UNA POLITICA CORROTTA E INCAPACE, UNA FINANZA OSTAGGIO DEGLI SPECULATORI, UN'ECONOMIA FALLIMENTARE BASATA SUL DEBITO, UNA GLOBALIZZAZIONE CHE ANTEPONE SEMPRE GLI INTERESSI COMMERCIALI AI DIRITTI UMANI E ALLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE E' SACROSANTO ED E' UTILE PERCHE' CI SIA UN FUTURO ALTERNATIVO ALLA CRISI CHE STIAMO VIVENDO!
Sfruttare tutto questo per sfogare i propri frustrati istinti violenti e ignoranti è FOTTUTAMENTE STUPIDO!
Per certi versi lo è stato, il movimento degli INDIGNADOS stà dilagando, anche se varia da Paese in Paese, come l'indignazione che crea la frustrazione di chi fa sentire le proprie ragione.
In Spagna, dove tutto questo è nato, si proterstava principalmente contro una classe politica ritenuta incapace di reagire ad una situazione difficile, negli USA sul banco delle accuse è fondamentalmente un sistema improntato a garantire banche e "potenti" a discapito della gente comune (da qui lo slogan "noi siamo il 99%"), mentre in Giappone la protesta è mossa principalmente da chiede una nazione libera dal nucleare. Seguono ben 82 nazioni, alcune delle quali, hanno fatto cadere (o ci stanno provando) governi dittatoriali o quasi (Libia, Egitto, Algeria, Tunisia, Siria ecc.... ).
Si manifesta contro un sistema corrotto, contro una politica che come la finanza è troppo distante dalla situazione reale in cui la gente vive ogni giorno, si manifesta contro i "poteri forti" che condizionano le scelte economiche e che fanno pagare a tutti i loro gesti sconsiderati o criminali.
E' la globalizzazione della protesta, un movimento multicolore che colori non ne vuole avere, almeno nella forma, e che incomincia a portare i suoi frutti, a condizionare le scelte dei politici e a spronare le persone ormai assuefatte ad un sistema considerato senza alternativa.
Certo questa è anche un'occasione ghiotta per cavalcare l'onda, così si trovano a fianco degli Indigandos anche gli Stumentalizzados, i Politicantos (perchè tutte quelle bandiere rosse di partito o sindacati? sono davvero così estranei dalle responsabilità di questo sistema??), i Perditempos e i soliti Violentos!
Mentre mi chideo perchè solo in Italia si radunano questi vandali con tanta puntualità, constato tristemente quanto un'occasione così grande venga polverizzata da un manipolo di persone senza ideali, senza idee e senza cervello.
Bruciare auto, magari di chi le stà ancora pagando con fatica, sfregiare una città che pagheremo tutti, attaccare la polizia e nascondersi dietro a chi è li per ben altri principi, è da viglicchi oltre che da stupidi.
Questo non centra nulla con i movimenti e serve solo a dare sfogo a tutti quelli che così possono evitare di rispondere alle domanda di chi era li per chiedere risposte!
Ora ci si potrà finalmente accusare a vicenda: governo responsabile, toni troppo accesi a sinistra, polizia militare e perchè no una bella responsabilità scuola che non funziona o una condanna ad una tv troppo violenta!
Mario Calabresi per La Stampa, pubblica una interessante riflessione che trovate qui, di cui cito uno stralcio:
...Una sola speranza ci resta ed è legata a quei giovani che non ascoltano, che si tappano le orecchie di fronte ai discorsi improntati al pessimismo e che nel loro cuore sognano e sperano. Ce ne sono ben più di quanto si possa immaginare e molti erano in piazza ieri: li abbiamo visti battere le mani a polizia e carabinieri, li abbiamo visti provare a cacciare dal corteo gli incappucciati, li abbiamo visti piangere di rabbia. Ragazzi, il futuro è vostro se imparate subito a rifiutare la violenza, a non tollerarla mai, a isolare chi la predica e la mette in atto, a denunciarla il giorno prima e non quando ormai il corteo è partito. Il futuro esiste se ve lo costruite con speranza e tenacia e se non ve lo fate scippare da chi non crede in nulla.
Quindi per evitare che il comportamento di alcuni offoschi il concetto generale, è necessario ribadire che INDIGNARSI CONTRO UNA POLITICA CORROTTA E INCAPACE, UNA FINANZA OSTAGGIO DEGLI SPECULATORI, UN'ECONOMIA FALLIMENTARE BASATA SUL DEBITO, UNA GLOBALIZZAZIONE CHE ANTEPONE SEMPRE GLI INTERESSI COMMERCIALI AI DIRITTI UMANI E ALLA SALVAGUARDIA AMBIENTALE E' SACROSANTO ED E' UTILE PERCHE' CI SIA UN FUTURO ALTERNATIVO ALLA CRISI CHE STIAMO VIVENDO!
Sfruttare tutto questo per sfogare i propri frustrati istinti violenti e ignoranti è FOTTUTAMENTE STUPIDO!
giovedì 13 ottobre 2011
Erik Mongrain - Equilibrium (2008)
Equilibrium è l'ultimo disco di Erik Mongrain, giovane chitarrista, classe 1980, che si stà ritagliando la sua bella fetta di notorietà in giro per il mondo.
Autodidatta (almeno all'inizio), Mongrain impara la tecnica del Lap Tapping, che poi sviluppa e personalizza, trasformando una chitarra in una sorta di mini orchestra in cui interagiscono ritmica e melodia.
Sono in molti i chitarristi che hanno intrapreso questa via, molto affascinante e spettaccolare, anche se di certo per nulla semplice.
Canadese di origini si approccia alla musica con forti basi rock, ma ben presto inizia a comporre facendo emergere una vena classica e blues.
Equilibrium è un ottima occasione per conoscere questo stile e la vena creativa di Erik Mongrain, facendosi cullare dalla magie della sua chitarra, da cui sa tirare fuori suoni e sfumature sorprendenti, in un gioco di colori ed atmosfere davvero uniche.
martedì 11 ottobre 2011
Una bella Occasione!
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: APERTE LE DOMANDE PRESSO I VOLONTARI DEL SOCCORSO DI FARIGLIANO – PIOZZO.
L’Associazione Volontari del Soccorso di Farigliano – Piozzo, ricerca giovani volontari e volontarie di nazionalità italiana, dai 18 ai 29 anni non compiuti da avviare al Servizio civile nazionale. La durata del servizio è di 12 mesi con un impegno settimanale di circa 30 ore, per un totale di 1.400 ore. Il compenso mensile è di 433,80 euro.
Il progetto di Servizio Civile Nazionale che per quest’anno prevedono lo svolgimento di servizi di trasporto socio sanitario non di emergenza – sono rivolti a ragazze e ragazzi che non abbiano già effettuato in precedenza attività di Servizio civile nazionale. Le domande devono essere presentate entro le ore 14.00 del 21 ottobre 2011.
È possibile aderire al progetto: “Via col mezzo” che coinvolge il gruppo Volontari del Soccorso Farigliano-Piozzo con una disponibilità di 2 posti in Servizio civile nazionale.
Il progetto “Via col mezzo” è di carattere socio-sanitario e prefigura trasporti interospedalieri per terapie, dialisi o visite mediche, dimissioni da ospedali e case di cura, accompagnamenti in centri diurni di socializzazione o riabilitazione, assistenza ad anziani e disabili con l’utilizzo di autovetture o autoambulanze.
Le persone che hanno voglia di rendersi utili e di usufruire di questa importante occasione per svolgere un’importante esperienza, possono rivolgersi ai Volontari del Soccorso presso la sede di Via Fornace 22 (Casa di Riposo) tutte le sere tra le 20.30 e le 21.30 oppure telefonare ai numeri 0173/76210 – 366/3338884 o scrivere una mail a vdsfarigliano@libero.it.
giovedì 6 ottobre 2011
Ciao Steve Jobs...
"Viveva ogni suo giorno come se fosse l'ultimo. E c'è riuscito, trasformando le nostre vite, ridefinendo l'intera industria e raggiungendo una delle più rare imprese della storia umana: ha cambiato il modo in cui noi stessi vediamo il mondo... Era coraggioso abbastanza da credere di poter cambiare il mondo e aveva il talento sufficiente per farlo"
Barack Obam
mercoledì 5 ottobre 2011
Can I scream? - episodio 4 (forse l'ultimo)
Amici, conoscenti, lettori, questo blog probabilmente sarà uno dei blog fortemente limitati dall'eccesso di potere di un "nano che è una carogna di sicuro perché ha il cuore toppo, troppo vicino al buco del c**o"
Ma questo è un blog nato per "divertimento" e un po' per passatempo, ma ci sono molti siti, blog e simili che DONANO informazioni, diritto e dovere del cittadino!
Basti pensare ai siti delle maggiori testate giornalistiche o al caro Wikipedia che tanto ci ha aiutati per esami, ricerche o semplici curiosità.
Ma questo è un blog nato per "divertimento" e un po' per passatempo, ma ci sono molti siti, blog e simili che DONANO informazioni, diritto e dovere del cittadino!
Basti pensare ai siti delle maggiori testate giornalistiche o al caro Wikipedia che tanto ci ha aiutati per esami, ricerche o semplici curiosità.
Provate a cercare una qualsiasi informazione e vedrete quanto stiamo cadendo in basso: http://it.wikipedia.org
Concludo con un sano copia/incolla per portarvi a conoscenza dei fatti:
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Allo stesso tempo la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, Articolo 27 dichiara:
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
Le sette vite di un gatto rosso
Il Concerto per un Amico è di certo molto Fariglianese, e siccome Farigliano è la terra dei Gatti Rossi, possiamo definire anche la nostra associazione così.
Terra del vino (da qui il colore), ma anche terra da Festa, attitudine che ci portiamo dietro come una tradizione.
Quest'anno la pioggia ha penilazzato il concerto e il risultato della tredicesima edizione avrà molto probabilmente segno negativo.
Questo potrebbe scoraggiarci, ma come tutti i gatti rossi ci riteniamo possessori di almeno 7 vite, e quindi si troverà il modo di recuperare.
L'idea è quella di risanare i conti divertendosi, organizzando delle feste o delle cene per gli amici del concerto, per i simpatizzanti e per gli stessi ragazzi dello staff, devolvendo all'associazione i ricavi.
Siccome l'APS Concerto per Un Amico non può farsi carico dell'organizzazione di questi eventi, si tratterà di occasioni sporadiche organizzate da volontari che di volta in volta si prodigheranno per le serate.
Sono dunque ben accette idee, volontari ma sopratutto partecipanti.
Si partirà con Halloween e presto ci saranno nuovi dettagli (su FaceBook si è già partiti).
Il mio personale invito va a tutti quelli che vogliono divertirsi e vogliono avere una possibilità per farlo. Potrebbero nascere delle bellissime occasioni e sopratutto potrebbe essere un modo per tornare ai vecchi fasti, quando ogni occasione era buona per fare festa tutti insieme!!
Diteci la vostra e soprattutto se condividete l'iniziativa tenetevi pronti a muovere i vostri corpi!
Terra del vino (da qui il colore), ma anche terra da Festa, attitudine che ci portiamo dietro come una tradizione.
Quest'anno la pioggia ha penilazzato il concerto e il risultato della tredicesima edizione avrà molto probabilmente segno negativo.
Questo potrebbe scoraggiarci, ma come tutti i gatti rossi ci riteniamo possessori di almeno 7 vite, e quindi si troverà il modo di recuperare.
L'idea è quella di risanare i conti divertendosi, organizzando delle feste o delle cene per gli amici del concerto, per i simpatizzanti e per gli stessi ragazzi dello staff, devolvendo all'associazione i ricavi.
Siccome l'APS Concerto per Un Amico non può farsi carico dell'organizzazione di questi eventi, si tratterà di occasioni sporadiche organizzate da volontari che di volta in volta si prodigheranno per le serate.
Sono dunque ben accette idee, volontari ma sopratutto partecipanti.
Si partirà con Halloween e presto ci saranno nuovi dettagli (su FaceBook si è già partiti).
Il mio personale invito va a tutti quelli che vogliono divertirsi e vogliono avere una possibilità per farlo. Potrebbero nascere delle bellissime occasioni e sopratutto potrebbe essere un modo per tornare ai vecchi fasti, quando ogni occasione era buona per fare festa tutti insieme!!
Diteci la vostra e soprattutto se condividete l'iniziativa tenetevi pronti a muovere i vostri corpi!
lunedì 3 ottobre 2011
Quando il cibo diventa arte
E' incredibile come le cose si trasformino con fantasia e talento! Grazie per la segnalazione!
venerdì 30 settembre 2011
Foo Fighters - Wasting Light
Sono uno degli ultimi baluardi del rock che non scende a compromessi!
Cazzuti si diceva una volta, i Foo Fighters hanno un'attitudine incredibile ad essere dei Rockers!
E' davvero un piacere ascoltare questo disco, perché suonato, perchè diretto, perchè vero.
Certo non è uno di quei dischi che segnerà la storia del rock, ma è grazie a dischi come questo che questa storia non si perde in pagine sbiadite!
Il talento di Dave Grohl è secondo solo alla sua passione per la musica e questo suo progetto principale lo dimostra con ogni uscita.
Wasting Light, vuole essere anche una risposta alla digitalizzazione della musica, i Foo Fighters hanno infatti registato il disco con strumentazioni analogiche, nel garage di Grohl, che durante la presentazione del disco si è scagliato contro le drum-machines, definendole la rovina del rock!
Ottimo anche l'esordio di Pat Smear, nuovo chitarrista che ha partecipato alla stesura dell'album (e si sente!) e ora è definitivamente "di famiglia" Figthers.
Da segnalare anche un piccolissimo cameo di Krist Novoselic (ex bassista dei Nirvana) nel decimo brano I should have known, ennesimo piccolo capolavoro di questo ottimo disco!
Cazzuti si diceva una volta, i Foo Fighters hanno un'attitudine incredibile ad essere dei Rockers!
E' davvero un piacere ascoltare questo disco, perché suonato, perchè diretto, perchè vero.
Certo non è uno di quei dischi che segnerà la storia del rock, ma è grazie a dischi come questo che questa storia non si perde in pagine sbiadite!
Il talento di Dave Grohl è secondo solo alla sua passione per la musica e questo suo progetto principale lo dimostra con ogni uscita.
Wasting Light, vuole essere anche una risposta alla digitalizzazione della musica, i Foo Fighters hanno infatti registato il disco con strumentazioni analogiche, nel garage di Grohl, che durante la presentazione del disco si è scagliato contro le drum-machines, definendole la rovina del rock!
Ottimo anche l'esordio di Pat Smear, nuovo chitarrista che ha partecipato alla stesura dell'album (e si sente!) e ora è definitivamente "di famiglia" Figthers.
Da segnalare anche un piccolissimo cameo di Krist Novoselic (ex bassista dei Nirvana) nel decimo brano I should have known, ennesimo piccolo capolavoro di questo ottimo disco!
martedì 27 settembre 2011
Addio Sergio Bonelli
Nell'era di internet e del film in 3D il fumetto mantiente, seppur con fatica, un fascino inossidabile.
Dai supereroi Usa ai manga orientali, dai cartoon della Disney ai gialli d'autore i fumetti hanno toccato ogni genere di storia, passando dall'horror all'erotico, dal grottesco all'impegnato, spesso mescolando i vari elementi e regalando personaggi indimenticabili.
In Italia Sergio Bonelli è un'istituzione del fumetto, come tutta la sua famiglia e la sua azienda, la Bonelli Editore.
Ieri si è spento un personaggio importantissimo per questo settore, un visionario che ha investito su un sogno e fatto scelte coraggiose. Oggi lo ricordano in tanti, con l'affetto di chi gli è riconoscente per le emozioni provate ad ogni storia e per quegli attimi di svago che solo un fumetto sa regalare in quel modo.
Chissà se nella penombra di un salotto ingombro da ogni genere di suppellettile esoteriche, seduto sul suo "trono di legno" con una tazza di the caldo e il clarinetto appoggiato in grembo, anche Dylan Dog assieme agli atri eroi di carta, si sente un po' più triste.
venerdì 23 settembre 2011
Si riaprono gli occhi
“Ad una festa, ciò che è veramente difficile è sapere quando è il momento di andarsene”.
Con questa citazione Michael Stipe, annuncia lo scioglimento ufficiale di una delle formazioni più importanti del rock.
R.E.M. come il sonno in cui si sogna, dal quale oggi ci svegliamo con un po' di nostalgia.
Almeno personalmente considero i R.e.m. una band fondamentale, di quelle che hanno seriamente condizionato la mia vita, sia per i grandissimi brani musicali che ci hanno regalato, sia su alcune considerazioni che ho sulla musica e su come scriverla.
Se volete saperne di più sui R.E.M. andate qui e se volete saperne di più sul loro scioglimento qui.
Nella vita tutto prima o poi finisce e non necessariamente ci si deve sentire tristi, forse ci si può concerdere solo un po' di malinconia, solleticata magari da brani meravigliosi, come quelli che questa immensa band ci ha lasciato.
Con questa citazione Michael Stipe, annuncia lo scioglimento ufficiale di una delle formazioni più importanti del rock.
R.E.M. come il sonno in cui si sogna, dal quale oggi ci svegliamo con un po' di nostalgia.
Almeno personalmente considero i R.e.m. una band fondamentale, di quelle che hanno seriamente condizionato la mia vita, sia per i grandissimi brani musicali che ci hanno regalato, sia su alcune considerazioni che ho sulla musica e su come scriverla.
Se volete saperne di più sui R.E.M. andate qui e se volete saperne di più sul loro scioglimento qui.
Nella vita tutto prima o poi finisce e non necessariamente ci si deve sentire tristi, forse ci si può concerdere solo un po' di malinconia, solleticata magari da brani meravigliosi, come quelli che questa immensa band ci ha lasciato.
martedì 20 settembre 2011
Domande
Quando una nave affonda ci si deve mettere al riparo, ma un buon marinaio fa di tutto per salvare il salvabile, fino al gesto estremo del comandante che affonda con il relitto.
L'Italia è stata per anni una nave meravigliosa, ha visto al proprio timone ogni genere di comandante, spesso pirati, a volte imperatori, uomini d'onore o briganti di bassa lega.
Questa nave ha solcato i mari di tutto il mondo, un tempo dominandolo, a volte arrancando per gli errori di chi la guidava ma sempre e comunque ammirata ed ambita, per i tesori che trasporta, per la cultura che custodisce e per la storia che ne colora ogni dettaglio.
Questa nava è inaffondabile, anche le guerre più insidiose non l'hanno fermata, magari ne hanno decimao l'equipaggio, usurpato il nome, sfregiato le bandiere, ma alla fine è sempre tornata a navigare.
Oggi questa nave galleggia in un mare agitato, immobile in mezzo ad una bufera che la porta alla deriva, incapace di fare qualsiasi cosa.
Il suo equipaggio è in balia di se stesso, spremuto da continui sacrifici ai quali reagisce arrangiandosi come può, completamente sfiduciato nei confronti degli ufficiali, che da troppo tempo sono sempre gli stessi. Personaggi senza ambizione (se non personale..), immobili nelle loro postazioni a gustarsi un potere effimero, comandanti a cui poco interessa la navigazione, che vede questa nave come un corpo è visto da un parassita, un rifugio da spolpare anche a rischio della propria esistenza.
E nessuno fa mai un passo indietro, anzi, si fanno procalimi ormai risibili, si parla di novità quando da anni le sole cose che hanno cambiato sono i nomi e le divise, non si spiegano le vele perchè a nessuno interessa il viaggio e si tengono a debita distanza quelli che vorrebbero cambiare le cose.
Ora però le cose stanno cambiando, perchè quando una costruzioni ha le fondamente marce, basta poco per far crollare tutto. E lo sanno bene questi "ufficiali" che per molti anni hanno fatto finta di litigare, sbraitando l'uno contro l'altro, per poi ritrovarsi nei loro alloggi a brindare ai loro privilegi, mentra l'equipaggio si spaccava per appoggiare l'uno o l'altro, attizzati da paure ed ideologie vecchie quanto chi le proclama.
Ora la nave è ferma da troppo tempo, per alcuni gli strumenti per ripartire sono troppo compromessi, così come le capacità di chi dovrebbe mettersi al timone.
Le immagini che intravedono dagli squarci sulle pareti delle lussuose cabine dei vari comandanti, sono desolanti. I segni della corruzione e degli abusi sono ovunque, cumuli di sporcizia e un abbandono cronico al vizio hanno insozzato quegli ambienti che dovevano essere rigorosi e rispettati.
Il 47% oggi non andrebbe a votare o è fortemente indeciso, gli altri hanno interessi da difendere o sono accecati da un ideale che il loro partito ha già tradito.
Ora la miccia è scoperta, basta una scintilla per un ammutinamento, anche i più convinti incominciano a sentirsi presi per il culo e quando i sacrifici si fanno sentire basta poco per sentirsi esasperati. I "partitoni" sono troppo distanti dalla realtà, mentre quelli più territoriali iniziano a pagare le loro scelte e tastano il polso inquieo di continue contestazioni e malcontenti.
Forse l'equipaggio comincia a capire che non è tanto colpa del vento, del mare in tempesta, dei problemi strutturali, ma che la responsabilità è di chi è al timone da oltre 20 anni e per tutto questo tempo non mai nemmeno spigato le vele. Bisogna davvero andare a fondo per ripulire questa vecchia e preziosa imbarcazione? Che il Buon Dio ci aiuti...
L'Italia è stata per anni una nave meravigliosa, ha visto al proprio timone ogni genere di comandante, spesso pirati, a volte imperatori, uomini d'onore o briganti di bassa lega.
Questa nave ha solcato i mari di tutto il mondo, un tempo dominandolo, a volte arrancando per gli errori di chi la guidava ma sempre e comunque ammirata ed ambita, per i tesori che trasporta, per la cultura che custodisce e per la storia che ne colora ogni dettaglio.
Questa nava è inaffondabile, anche le guerre più insidiose non l'hanno fermata, magari ne hanno decimao l'equipaggio, usurpato il nome, sfregiato le bandiere, ma alla fine è sempre tornata a navigare.
Oggi questa nave galleggia in un mare agitato, immobile in mezzo ad una bufera che la porta alla deriva, incapace di fare qualsiasi cosa.
Il suo equipaggio è in balia di se stesso, spremuto da continui sacrifici ai quali reagisce arrangiandosi come può, completamente sfiduciato nei confronti degli ufficiali, che da troppo tempo sono sempre gli stessi. Personaggi senza ambizione (se non personale..), immobili nelle loro postazioni a gustarsi un potere effimero, comandanti a cui poco interessa la navigazione, che vede questa nave come un corpo è visto da un parassita, un rifugio da spolpare anche a rischio della propria esistenza.
E nessuno fa mai un passo indietro, anzi, si fanno procalimi ormai risibili, si parla di novità quando da anni le sole cose che hanno cambiato sono i nomi e le divise, non si spiegano le vele perchè a nessuno interessa il viaggio e si tengono a debita distanza quelli che vorrebbero cambiare le cose.
Ora però le cose stanno cambiando, perchè quando una costruzioni ha le fondamente marce, basta poco per far crollare tutto. E lo sanno bene questi "ufficiali" che per molti anni hanno fatto finta di litigare, sbraitando l'uno contro l'altro, per poi ritrovarsi nei loro alloggi a brindare ai loro privilegi, mentra l'equipaggio si spaccava per appoggiare l'uno o l'altro, attizzati da paure ed ideologie vecchie quanto chi le proclama.
Ora la nave è ferma da troppo tempo, per alcuni gli strumenti per ripartire sono troppo compromessi, così come le capacità di chi dovrebbe mettersi al timone.
Le immagini che intravedono dagli squarci sulle pareti delle lussuose cabine dei vari comandanti, sono desolanti. I segni della corruzione e degli abusi sono ovunque, cumuli di sporcizia e un abbandono cronico al vizio hanno insozzato quegli ambienti che dovevano essere rigorosi e rispettati.
Il 47% oggi non andrebbe a votare o è fortemente indeciso, gli altri hanno interessi da difendere o sono accecati da un ideale che il loro partito ha già tradito.
Ora la miccia è scoperta, basta una scintilla per un ammutinamento, anche i più convinti incominciano a sentirsi presi per il culo e quando i sacrifici si fanno sentire basta poco per sentirsi esasperati. I "partitoni" sono troppo distanti dalla realtà, mentre quelli più territoriali iniziano a pagare le loro scelte e tastano il polso inquieo di continue contestazioni e malcontenti.
Forse l'equipaggio comincia a capire che non è tanto colpa del vento, del mare in tempesta, dei problemi strutturali, ma che la responsabilità è di chi è al timone da oltre 20 anni e per tutto questo tempo non mai nemmeno spigato le vele. Bisogna davvero andare a fondo per ripulire questa vecchia e preziosa imbarcazione? Che il Buon Dio ci aiuti...
sabato 17 settembre 2011
Che gente, Che livello!
Citando una celebre frase su una celebre maglietta, di un celebre Trava, CHE GENTE, CHE LIVELLO!
E stavolta senza sarcasmo!
Lo staff del Concerto per un amico è davvero trasversale, sia come età, gusti, caratteri e stili, ma soprattutto è di LIVELLO!
Non solo perchè si lavora gratis e per beneficienza, non solo per i personaggi che si incontrano tra le postazioni o dietro il palco, ma soprattutto perchè se la squadra tiente e continua ad ingrandirsi è perchè si fa tutti parte di una grande famiglia allargata!
E' quindi un vero piacere per noi celebrare i successi personali che alcuni di noi conquistano durante l'anno!
Complimenti a Luca che si conferma un asso delle 4 ruote e complimenti ad Annina bella e brava (peccato per il moroso .. ).
Ora potremmo celebrare anche il fatto che a Matteo sia spuntata la barba, che Box abbia nuovi passi di danza moderna da mostrare o che la mia somiglianza a Brad Pitt sia sempre maggiore... ma per questo ci saranno altre occasioni!!
E stavolta senza sarcasmo!
Lo staff del Concerto per un amico è davvero trasversale, sia come età, gusti, caratteri e stili, ma soprattutto è di LIVELLO!
Non solo perchè si lavora gratis e per beneficienza, non solo per i personaggi che si incontrano tra le postazioni o dietro il palco, ma soprattutto perchè se la squadra tiente e continua ad ingrandirsi è perchè si fa tutti parte di una grande famiglia allargata!
E' quindi un vero piacere per noi celebrare i successi personali che alcuni di noi conquistano durante l'anno!
Complimenti a Luca che si conferma un asso delle 4 ruote e complimenti ad Annina bella e brava (peccato per il moroso .. ).
Ora potremmo celebrare anche il fatto che a Matteo sia spuntata la barba, che Box abbia nuovi passi di danza moderna da mostrare o che la mia somiglianza a Brad Pitt sia sempre maggiore... ma per questo ci saranno altre occasioni!!
giovedì 15 settembre 2011
Jukkasjärvi e la batteria di ghiaccio
Forse non tutti conoscono Matz Robert Eriksson ma solo in pochi conoscono Jukkasjärvi.
Ora, non chiedetemi come, ma mi sono imbattuto qualche settimana fa in questa stranezza e appena ho avuto tempo ho voluto saperne di più!
Matz Robert Eriksson (detto Robban) è l'ex batterista dei "The Hellacopters", mitica band svedese che ha rivitalizzato il punk e l'indie nazionale dal 1994 fino all'abbandono nel 2008.
Jukkasjärvi è invece una piccola cittadina di quasi 600 abitanti, situata nel nord della Svezia, a quasi 400 m di altitudine.
Proprio in questa cittandina è sorto l'ICEHOTEL, vera e propria struttura di ghiaccio che attira ogni anno un sacco di temerari (anche se in effetti è tutt'altro che una betola, vedere per credere!)
Ma la cosa che lega il musicista a questo luogo, è che recentemente Robban, ha deciso di suonare un'assolo di batteria tra i ghicci, in un albergo di ghiaccio, con una batteria di ghiaccio.
Ora che la vostra vita è stata stravolta da questa notizia, posso tornare a chiederemi perchè mi infilo in ste scoperte!
Ora, non chiedetemi come, ma mi sono imbattuto qualche settimana fa in questa stranezza e appena ho avuto tempo ho voluto saperne di più!
Matz Robert Eriksson (detto Robban) è l'ex batterista dei "The Hellacopters", mitica band svedese che ha rivitalizzato il punk e l'indie nazionale dal 1994 fino all'abbandono nel 2008.
Jukkasjärvi è invece una piccola cittadina di quasi 600 abitanti, situata nel nord della Svezia, a quasi 400 m di altitudine.
Proprio in questa cittandina è sorto l'ICEHOTEL, vera e propria struttura di ghiaccio che attira ogni anno un sacco di temerari (anche se in effetti è tutt'altro che una betola, vedere per credere!)
Ma la cosa che lega il musicista a questo luogo, è che recentemente Robban, ha deciso di suonare un'assolo di batteria tra i ghicci, in un albergo di ghiaccio, con una batteria di ghiaccio.
Ora che la vostra vita è stata stravolta da questa notizia, posso tornare a chiederemi perchè mi infilo in ste scoperte!
martedì 13 settembre 2011
ASHES dIVIDE - Keep Telling Myself It's Alright (2008)
Billy Howerdel è un ingegnere del suono, nonchè musicista, autore e produttore.
E' diventato celebre grazie alla collaborazione con quel genio di Maynard James Keenan (Tool), cantante eccezionale con il quale ha fondato gli A PERFECT CIRCLE nel 1999. Dopo anni di militanza nella band intraprende un progetto personale, a tal punto da esserne praticamente autore, cantante, musicista, fonico e produttore: gli ASHES dIVIDE.
Keep Telling Myself It's Alright è uscito nel 2008 e mette da subito in chiaro il grande apporto di questo artista agli APC. Sono infatti tantissime le sfumature che riportano a suoni ed atmosfere di Mer The Noms o Thirteenth Step, un segno piuttosto limpido della vena creativa di Howerdel.
Dimostra anche buone qualità vocali, niente di eccelso, ma ci regala una bella prestazione che bene si sposa con tutto il resto.
Ci sono tante sorprese quindi, senza contare le partecipazioni di Andy Gerold (bassista di Marilyn Manson) e del giovane Devo Keenan (figlio di Maynard) che si prodiga al violoncello nel brano Sword.
Il disco è molto bello, senza picchi ma senza nemmeno intoppi, suona ottimamente e non manca quella vena malinconica e cupa che a volta richiama perfino i Cure.
In alcuni frangenti si affaccia anche a colori più brillanti (The Stone, The Prey) senza mai tradire il carattere di cui gode tutto questo lavoro.
Se amate i Tool, gli A P C e tutto il genere che si muove in quella galassia del rock, lo consiglio vivamente.
E' diventato celebre grazie alla collaborazione con quel genio di Maynard James Keenan (Tool), cantante eccezionale con il quale ha fondato gli A PERFECT CIRCLE nel 1999. Dopo anni di militanza nella band intraprende un progetto personale, a tal punto da esserne praticamente autore, cantante, musicista, fonico e produttore: gli ASHES dIVIDE.
Keep Telling Myself It's Alright è uscito nel 2008 e mette da subito in chiaro il grande apporto di questo artista agli APC. Sono infatti tantissime le sfumature che riportano a suoni ed atmosfere di Mer The Noms o Thirteenth Step, un segno piuttosto limpido della vena creativa di Howerdel.
Dimostra anche buone qualità vocali, niente di eccelso, ma ci regala una bella prestazione che bene si sposa con tutto il resto.
Ci sono tante sorprese quindi, senza contare le partecipazioni di Andy Gerold (bassista di Marilyn Manson) e del giovane Devo Keenan (figlio di Maynard) che si prodiga al violoncello nel brano Sword.
Il disco è molto bello, senza picchi ma senza nemmeno intoppi, suona ottimamente e non manca quella vena malinconica e cupa che a volta richiama perfino i Cure.
In alcuni frangenti si affaccia anche a colori più brillanti (The Stone, The Prey) senza mai tradire il carattere di cui gode tutto questo lavoro.
Se amate i Tool, gli A P C e tutto il genere che si muove in quella galassia del rock, lo consiglio vivamente.
domenica 11 settembre 2011
10 anni
Ogni anno potremmo fermarci a commemorare una strage, una guerra o un inferno causato dall'uomo.
Molti gesti atroci non hanno nemmeno lasciato un segno mentre altri hanno cambiato il mondo e segnato la storia di chi li ha visti accadere.
Ricordare non serve a celebrarne le vittime, non solo.
Ricordare serve soprattutto perchè nessuno dimentichi il dolore e la paura di quei momenti.
Ricordare è l'unico modo per sapere quanto l'uomo può essere pericoloso, quanto sia importante la vita e quanto sia vigliacco far pagare ad altri il prezzo delle proprie rimostranze.
Ricordare è il modo, l'unico modo, perchè questi fatti non si dissolvano come polvere nel vento.
Chiudo gli occhi
solo per un attimo
e l'attimo è andato
Tutti i miei sogni
Passano attraverso i miei occhi
polvere nel vento
tutto ciò che sono è polvere nel vento
la stessa vecchia canzone
solo una goccia d'acqua
in un mare infinito
facciamo tutti
briciole per terra
anche se ci rifiutiamo di vedere
polvere nel vento
tutto ciò che siamo è polvere nel vento
ora, smettila
niente dura per sempre
tranne la terra e il cielo
tutto scivola via
e tutti i tuoi soldi
non compreranno un altro minuto
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutto è polvere nel vento
Molti gesti atroci non hanno nemmeno lasciato un segno mentre altri hanno cambiato il mondo e segnato la storia di chi li ha visti accadere.
Ricordare non serve a celebrarne le vittime, non solo.
Ricordare serve soprattutto perchè nessuno dimentichi il dolore e la paura di quei momenti.
Ricordare è l'unico modo per sapere quanto l'uomo può essere pericoloso, quanto sia importante la vita e quanto sia vigliacco far pagare ad altri il prezzo delle proprie rimostranze.
Ricordare è il modo, l'unico modo, perchè questi fatti non si dissolvano come polvere nel vento.
Chiudo gli occhi
solo per un attimo
e l'attimo è andato
Tutti i miei sogni
Passano attraverso i miei occhi
polvere nel vento
tutto ciò che sono è polvere nel vento
la stessa vecchia canzone
solo una goccia d'acqua
in un mare infinito
facciamo tutti
briciole per terra
anche se ci rifiutiamo di vedere
polvere nel vento
tutto ciò che siamo è polvere nel vento
ora, smettila
niente dura per sempre
tranne la terra e il cielo
tutto scivola via
e tutti i tuoi soldi
non compreranno un altro minuto
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutti siamo polvere nel vento
polvere nel vento
tutto è polvere nel vento
venerdì 9 settembre 2011
I 10 Metallamenti
Gli Atroci non sono mai nati, Gli Atroci sono sempre esistiti!
Inizia così la storia di questa band oramai storica.
Non aggiungo altro, anche perchè hanno un bel sito dove tutto (e anche di più) viene spiegato e presentato.
Vengono definiti per eccellenza, la band metal più demenziale del panorama italiano, e credo che ne abbiano tutto il diritto. Dopotutto è cosa abbastanza rara trovare una formazione del genere.
Il Metal è un genere di nicchia (sempre meno), una branca de rock che seduce spesso gli adolescenti, attratti dalla rabbia delle canzoni e dall'attitudine delle band. Poi ci si appassiona e si ammira la tecnica, la ricerca dei suoni, i testi, le vocalità ecc..
Oggi il metal rivive una nuova primavera dopo gli anni in cui il grunge, il crossover e le contaminazioni con il rap, lo avevano relegato a genere "datato". Nonostante ciò, questo genere è sempre rispettato, grazie soprattutto ad alcune band storiche che hanno fatto la storia del rock e continuano a portare altissima la bandiera nera dell'heavy.
Nell'ultimo decennio le cose sono cambiate, la tecnologia e la tecnica ha permesso nuove mescolanze e una ventata di rinnovamenti (sempre meno originali ahimè) che conquistano gli amanti del punk, dell'hardcore, del metal tradizionale e dei tanti generi che oggi si mescolano in un disco "metal" o 'newmetal'.
Si è quindi un po' persa l'attitudine tradizionale che il buon Metallaro doveva avere qualche stagione fa, quando il genere richiedeva requisiti ben precisi, dall'abbigliamento alla gestualità, dagli argomenti allo stile.
Gli Atroci si rifanno a questo mondo, caricandolo degli eccessi e delle forzature che rendono assurdo tutto questo panorama, una forma di rispettosa e divertente parodia, che a volte risulta fin un po' maliconica (almeno per me).
Certo una cosa i metallari di ieri e di oggi non l'hanno persa: la propensione all'autocelebrazione.
E' molto frequente (spesso troppo) la tendenza a snobbare il resto dell'universo musicale, nella convinzione che l'estremizzare i propri ascolti, escludendo altri generi e artisti, sia sinonimo di integrità e coerenza, con il conseguente impoverimento del proprio background acustico, e, lasciatemelo dire, con una dilagante ignoranza ed ingenuità musicale.
Tutti questi elementi li si trova in questa antologia del metallo: i dieci metallamenti, un modo dissacrante di celebrare il lato più duro del rock, e un buon modo di ricordarsi che per apprezzare una cosa, la si deve conoscere bene, ma si deve anche poterla paragonare!
mercoledì 7 settembre 2011
Si spengono le insegne
Il finale del tredicesimo capitolo di questa bella storia deve ancora essere scritto, è presto per i bilanci ed è ancora presto per pensare al futuro.
Riprendendo la metafora del motel, stiamo chiudendo porte e finestre, dopo aver ripulito gli spazi, asciugato i pavimenti e rattoppato il tetto. Ma prima di andare, prima di etichettare questa edizione come ricordo e prima di affacciarci sull'eventuale quattordicesima, si resta un po' dentro le stanze fresche del motel, nella penombra, seduti in questi spazi ormai sgombri a massaggiarsi i muscoli indolenziti e ad ascoltare questo bel silenzio.
E' in questo momento che si realizza il Concerto per un Amico, quando finalmente ripensi a quanto è successo in questi giorni intensi, quando i giochi sono fatti ma prima di abbandonare le carte si tira ancora un sospiro, per celebrare quell'attimo che sa tanto di arrivederci quanto di addio.
Ora non importa, ora importa solo imprimersi bene in testa quello che abbiamo vissuto, perché questo nessuno ce lo toglierà.
E' stata un'edizione difficile, una scaletta importante, un tempo avverso, qualche intoppo ma anche speciale. Speciale perché proprio nelle difficoltà il Concerto tira fuori la sua anima.
Un anima forte che ha spinto i ragazzi a lavorare sotto la pioggia a non arrendersi al tempo che ha compromesso la domenica sera facendo annullare la serata. Incassato il colpo ci si è messi all'opera e abbiamo riattivato le cucine, messo in ordine l'area e accolto oltre 350 persone a cena.
350 persone che sono venute per supportarci e che ringrazio personalmente a nome di noi tutti.
Ci si alza e si va verso le teche dove sono contenuti gli album, le bacheche, i trofei e i fallimenti.
Nella bachecha della 13 edizione possiamo finalmente inserire gli AFTERHOURS, con un concerto magico e caldissimo che non dimenticheremo mai.
Tra le foto a colori possiamo metterci quelle dello staff, sul palco a ballare con il Dj set di Gabriele Giudici.
Tra le foto storiche ci mettiamo quella dei ragazzi che dopo aver ripulito l'area, con una cassa di recupero e una spillatrice da finire, hanno fatto festa fino alle 4 in barba ad una serata finita troppo presto.
Tra le foto in bianco e nero (quelle "che tristezza"), ci metterei quelle di una domenica pomeriggio sotto un nubifragio, immobili a guardarsi da una postazione all'altra alzando lo sguardo al cielo come a cercare una risposta.
Poi ce ne sono tante altre, ma qui ognuno ci mette le proprie..
Ora è tempo di andare, spegnere l'insegna e lasciare il motel con i suoi cimeli a riposare per un anno. Custodirà le tante storie che si sono intrecciate in questi giorni, le chiacchierate, i consigli, le sorprese, i pianti, le urla, le incazzature e le promesse.
Prima di uscire ci si ferma sull'uscio e si prende fiato, poi si riparte per la propria strada, magari ascoltando i Foo Fighters che ci parlano di questi giorni, ma ho la netta sensazione che qualcuno, con dolcezza, ci abbia sussurrato... "bel lavoro ragazzi!".
Riprendendo la metafora del motel, stiamo chiudendo porte e finestre, dopo aver ripulito gli spazi, asciugato i pavimenti e rattoppato il tetto. Ma prima di andare, prima di etichettare questa edizione come ricordo e prima di affacciarci sull'eventuale quattordicesima, si resta un po' dentro le stanze fresche del motel, nella penombra, seduti in questi spazi ormai sgombri a massaggiarsi i muscoli indolenziti e ad ascoltare questo bel silenzio.
E' in questo momento che si realizza il Concerto per un Amico, quando finalmente ripensi a quanto è successo in questi giorni intensi, quando i giochi sono fatti ma prima di abbandonare le carte si tira ancora un sospiro, per celebrare quell'attimo che sa tanto di arrivederci quanto di addio.
Ora non importa, ora importa solo imprimersi bene in testa quello che abbiamo vissuto, perché questo nessuno ce lo toglierà.
E' stata un'edizione difficile, una scaletta importante, un tempo avverso, qualche intoppo ma anche speciale. Speciale perché proprio nelle difficoltà il Concerto tira fuori la sua anima.
Un anima forte che ha spinto i ragazzi a lavorare sotto la pioggia a non arrendersi al tempo che ha compromesso la domenica sera facendo annullare la serata. Incassato il colpo ci si è messi all'opera e abbiamo riattivato le cucine, messo in ordine l'area e accolto oltre 350 persone a cena.
350 persone che sono venute per supportarci e che ringrazio personalmente a nome di noi tutti.
Ci si alza e si va verso le teche dove sono contenuti gli album, le bacheche, i trofei e i fallimenti.
Nella bachecha della 13 edizione possiamo finalmente inserire gli AFTERHOURS, con un concerto magico e caldissimo che non dimenticheremo mai.
Tra le foto a colori possiamo metterci quelle dello staff, sul palco a ballare con il Dj set di Gabriele Giudici.
Tra le foto storiche ci mettiamo quella dei ragazzi che dopo aver ripulito l'area, con una cassa di recupero e una spillatrice da finire, hanno fatto festa fino alle 4 in barba ad una serata finita troppo presto.
Tra le foto in bianco e nero (quelle "che tristezza"), ci metterei quelle di una domenica pomeriggio sotto un nubifragio, immobili a guardarsi da una postazione all'altra alzando lo sguardo al cielo come a cercare una risposta.
Poi ce ne sono tante altre, ma qui ognuno ci mette le proprie..
Ora è tempo di andare, spegnere l'insegna e lasciare il motel con i suoi cimeli a riposare per un anno. Custodirà le tante storie che si sono intrecciate in questi giorni, le chiacchierate, i consigli, le sorprese, i pianti, le urla, le incazzature e le promesse.
Prima di uscire ci si ferma sull'uscio e si prende fiato, poi si riparte per la propria strada, magari ascoltando i Foo Fighters che ci parlano di questi giorni, ma ho la netta sensazione che qualcuno, con dolcezza, ci abbia sussurrato... "bel lavoro ragazzi!".
domenica 4 settembre 2011
CONCERTO PER UNA AMICO 2011 - PT 2 / 3
Con non poca fatica chiedo scusa per aver saltato l'aggiornamento di ieri, ma sono giorni di fuoco! Grazie a tutti per la meravigliosa serata di Venerdì, per il bellissimo concerto degli Afterhours che non hanno deluso le aspettative e hanno incantato oltre un migliaio di presenti! Grazie per ieri sera, eravate più di 1700!! Grazie per aver sfidato la pioggia e grazie agli irriducibili che hanno ballato fino a notte fonda!
Oggi ci si prova di nuovo, il tempo non sembra il migliore, ma vedremo nel pomeriggio!
Si prospetta una serata magica, la NOTE DELLE CHITARRE!!
Vi aspettiamo!
Oggi ci si prova di nuovo, il tempo non sembra il migliore, ma vedremo nel pomeriggio!
Si prospetta una serata magica, la NOTE DELLE CHITARRE!!
Vi aspettiamo!
venerdì 2 settembre 2011
CONCERTO PER UNA AMICO 2011 - PT 1
Grazie alle oltre 1300 persone che sono passate a trovarci e a godersi l'esilarante show dei TRELILU!
Stasera AFTERHOUS, una presenza importante per il nostro concerto, la più grande rock band Italiana arriva sul nostro palco, per una notte speciale, per un momento che speriamo vogliate condividere con noi!
A stasera!
Stasera AFTERHOUS, una presenza importante per il nostro concerto, la più grande rock band Italiana arriva sul nostro palco, per una notte speciale, per un momento che speriamo vogliate condividere con noi!
A stasera!
mercoledì 31 agosto 2011
domenica 28 agosto 2011
Si riaccendono le insegne
Per il tredicesimo anno consecutivo rivivo assieme ai ragazzi dello staff, gioie e dolori dei preparativi.
Ogni anno provo le stesse sensazioni, anche se le emozioni sono sempre diverse..
C'è eccitazione, che ti fa sembrare più sopportabile la fatica, c'è allegria, che compatta il gruppo, c'è tensione, che mantiene concentrati, c'è nostalgia, "non abbiamo più vent'anni", c'è conspevolezza, "abbiamo ancore le palle quadre!".
Negli anni sono cambiate tante cose, tanti compagni di viaggio, tante location, tantissime band, tantissimo pubblico, tante difficoltà e tanta soddisfazione. Ma questo non ha intaccato il carattere del Concerto per Un Amico e, ancora una volta, eccoci in gioco, anzi, in ballo!
A volte mi piace avere una visione piuttosto pittoresca del Concerto.
A volte credo che Paolo ci abbia lasciato uno spazio libero, un terreno pianeggiante appena fuori dalle strade trafficate, su cui noi abbiamo costruito una sorta di Motel, un posto consumato ma robusto, un luogo caldo ed accogliente, anche se lontano dagli Hotel di lusso che aprono e chidono nei dintorni.
Questo Motel apre solo una volta l'anno, tre o quattro giorni, alla fine dell'estate, e raccoglie un sacco di gente, che durante l'anno percorrono le loro vite e che quando vedono accendersi l'insegna del Concerto per Un Amico, decidono di fermarsi per qualche giorno.
Il nostro Motel offre tanti servizi, ma è famoso per la musica, di qui sono passati centinaia di band, alcune affermate, altre scomparse, che hanno portato sul nostro palco i loro sogni e che hanno avuto anche qui la loro piccola grande occasione.
Questo Motel è gestito da un sacco di ragazzi, ogniuno con ambizioni, pensieri e vite diverse, che però, quando si apre diventano baristi, cuochi, cassieri o qualsiasi cosa venga richiesto da questa stramba gestione annuale del "locale".
Alcuni di noi sono gestori fin dalla prima apertura, hanno tirato su i muri e portano le cicatrici di tanti anni di attività. Altri sono venuti dopo, hanno portato l'energia necessaria a continuare questa tradizione e oggi sono di famiglia almeno quanto i "vecchi". Poi c'è chi se n'è andato, chi è passato da "gestore" a cliente, ma che ogni anno lascia la sua strada per fare un salto a trovarci, magari per un bicchiere con i vecchi amici o per godersi lo spettacolo della serata.
Ci sono poi i gestori di passaggio, ragazzi che ci provano, che decidono di vestire la divisa da lavoro e passare dietro il bancone, a volte perchè affascinati dalla magia del nostro Motel, a volte perchè sono usciti fuori strada e ci si sono ritrovati quasi per caso e bussando alla porta sono stati accolti a braccia aperte. Di questi chi può dire chi tornerà il prossimo anno e sotto che vesti, ma in fondo questa è la regola del nostro albergo.
Poi ci sono i clienti, che arrivano tutte le sere per godersi una notte speciale, per gustare i nostri piatti, la nostra compagnia, la nostra musica. Si, perchè nei quattro giorni di apertura non si lesina sulla musica e sulla cucina, sono i nostri punti forti e se continuiamo ad aprire da tredici lunghi anni, significa che la ricetta è piuttosto azzeccata.
Anche quest'anno stiamo dando una ripulita, è da un anno che qui è tutto chiuso, oggi si riaprono le finestre e si spazzano i pavimenti. Poi si monta il palco e si scaldano i fornelli, il Motel riapre giovedì e si spera arrivino molti viaggiatori.
E strano il nostro albergo, nessuno ci guadagna ma tantissimi si spendono per non vederlo chiudere, in fondo, come cantano i Killers nella canzone Glamorous Indie Rock'n Roll, è un po' ciò di cui tutti abbiamo bisogno.
Inoltre grazie a questo Motel abbiamo costruito tanto, per tante persone che se la passano peggio, senza contare che continuiamo a tener vivo quel terreno che Paolo ci ha lasciato e farlo fruttare anno dopo anno!
Insomma, stiamo per riaprire e stà a ciascuno di voi sceglere se fermarsi per venirci a trovare.
Noi ci saremo comunque, dopotutto qui, una volta l'anno si intrecciano le strade di migliaia di ragazzi, che per qualche giorno lasciano le loro strada abituali per raggiungere quell'insegna che lampeggia su quel piccolo e prezioso Motel, che tutti chiamano Concerto per Un Amico.
giovedì 25 agosto 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)